Greenstyle Benessere Giornata internazionale della felicità: cos’è e perché si festeggia

Giornata internazionale della felicità: cos’è e perché si festeggia

Oggi ricorre una delle Giornate mondiali più belle che esistano, quella dedicata alla felicità. Il 20 Marzo di ogni anno, infatti, molti Paesi del mondo celebrano la Giornata internazionale della felicità, una ricorrenza che rappresenta un'occasione per riflettere su quello che ci rende davvero felici. Vediamo da vicino le origini di questa ricorrenza e capiamo come portare la felicità nelle nostre vite.

Giornata internazionale della felicità: cos’è e perché si festeggia

Fonte immagine: Pexels

Oggi, amici, è un giorno speciale, è il giorno della felicità. Anzi, per essere esatti è la Giornata Internazionale della Felicità, una ricorrenza che si celebra il 20 Marzo di ogni anno ormai da circa 10 anni, dal 2013, quando fu organizzata la primissima giornata dedicata a una delle emozioni più belle che esistano.

La giornata mondiale di oggi mira a riconoscere la felicità come una vera e propria meta da raggiungere, un fattore da tenere in grande considerazione quando si valuta il livello di benessere di interi popoli del mondo. Un parametro essenziale per misurare il vero successo di una persona e di una Nazione.

Quella di oggi è un’occasione ideale per prendersi un attimo e riflettere su ciò che davvero ci rende felici, come persone, come Nazioni e come mondo. Prova a concederti qualche minuto per riflettere, forse ti sorprenderai nello scoprire che la felicità, per te, è qualcosa di ben diverso rispetto a ciò che hai sempre pensato.

Potresti capire che basta davvero poco per renderti felice, che non è un conto in banca a regalarti quella naturale sensazione di gioia, ma è qualcosa di più importante e allo stesso tempo di più semplice.

Perché il 20 marzo è la Giornata internazionale della felicità?

Giornata internazionale della felicità
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Ora che sappiamo quand’è il giorno della felicità, cioè oggi, forse ti starai domandando per quale ragione è stata stabilita questa strana ricorrenza annuale. Come anticipato, la data è stata stabilita da poco più di 10 anni, più esattamente il 28 giugno del 2012, quando fu fissata la prima giornata internazionale della felicità per il 20 Marzo 2013.

La proposta di istituire questa particolare giornata fu formulata dal Bhutan, il primo Paese ad aver riconosciuto come principale fattore di successo la “Felicità Nazionale Lorda”, rispetto al reddito nazionale, Prodotto Nazionale Lordo. Da allora, i centinaia di Stati nel mondo hanno aderito a questa giornata, hanno cominciato a dare maggiore priorità alla felicità dei cittadini.

E quindi, perché si festeggia la Giornata della felicità? L’obiettivo di questa ricorrenza è quello di prestare maggiore attenzione a ciò che è davvero determinante affinché ogni cittadino possa vivere felicemente. E se è vero che la felicità è estremamente soggettiva, esistono alcuni parametri globali che possono aumentare il tasso di felicità di ogni Paese.

Vivere in una società che sia davvero inclusiva, non dover patire fame, povertà e ingiustizie sociali, poter godere a pieno dei propri diritti, vivere in un mondo in cui la gestione delle risorse sia davvero sostenibile a breve e a lungo termine, un mondo che faccia del benessere delle persone il principale traguardo da raggiungere, sono questioni che determinano il benessere degli individui.

Come festeggiare la Giornata della felicità 2023?

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Il tema della Giornata della felicità è ogni anno diverso. Se nel 2014 la campagna spronava le persone a condividere immagini reali che, per loro, rappresentassero questa bellissima emozione, nel 2015 ci si è concentrati maggiormente sulle relazioni con il prossimo.

In un mondo che ci fa sentire spesso “disconnessi”, è il recupero delle connessioni umane la vera chiave per essere felici.

La Giornata della felicità 2022 era incentrata sull’obiettivo di costruire una nuova realtà più felice, un tema molto sentito all’indomani della pandemia, quando le restrizioni sociali avevano impedito alle famiglie e agli amici persino di riunirsi.

Nel 2023, invece, la Giornata internazionale della felicità sarà all’insegna del motto “Sii consapevole. Sii grato. Sii gentile”.

Oggi è un buon giorno per ascoltare se stessi, imparare a comprendere le proprie emozioni, magari attraverso la meditazione, essere grato per ciò che abbiamo ed esprimere il nostro amore per chi ci circonda.

Come si misura la felicità di un Paese?

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Ogni anno, in occasione della Giornata internazionale della felicità, il World Happiness Report stila una lista dei Paesi più felici del mondo. La classifica prende in esame circa 150 Paesi, e si basa su una lunga serie di parametri, come il PIL o la percezione o meno di vivere in un Paese corrotto.

Ma anche tasso di criminalità, la qualità dei servizi per il cittadino, livello di occupazione, l’aspettativa e la qualità della vita, come la possibilità di prendere liberamente le proprie decisioni. Negli ultimi anni, il livello di felicità dei Paesi è stato influenzato indubbiamente dalla pandemia. In base ai dati raccolti nel 2022, i Paesi più felici del mondo erano però quelli scandinavi:

  1. Finlandia
  2. Danimarca
  3. Islanda
  4. Svizzera
  5. Paesi Bassi
  6. Lussemburgo
  7. Svezia
  8. Norvegia
  9. Israele
  10. Nuova Zelanda.

E se le popolazioni scandinave ricoprono da molti anni i primi posti della classifica della felicità, ultimi Paesi della lista sono comprensibilmente quelli colpiti dai conflitti e dalla fame.

Qual è il paese meno felice del mondo?

Nel 2022, alle ultime postazioni della classifica stilata in occasione della Giornata internazionale della felicità, si trovavano i seguenti Paesi:

  • Afghanistan
  • Sud Sudan
  • Zimbabwe
  • Rwanda
  • Repubblica Centrafricana
  • Tanzania
  • Botswana
  • Yemen
  • Malawi
  • India.

E l’Italia? In che posizione si trova nella classifica dei Paesi più felici del mondo? Sempre nel 2022, il nostro Paese si trovava alla trentunesima posizione, mentre l’anno precedente al 25esimo posto.

Che cos’è la felicità e come si raggiunge?

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Ma che cos’è realmente la felicità? Dove si trova? Come si fa a essere felici e quando una persona è davvero felice? Queste sono alcune delle comuni domande che le persone si pongono su questo tema, un argomento apparentemente semplice, in realtà molto più complesso di quanto si possa pensare.

Paesi ad alto o altissimo reddito, come la Corea del Sud, il Giappone o gli Stati Uniti, possono raggiungere alcuni dei più elevati tassi di depressione e suicidi al mondo, a conferma del fatto che, no, i soldi non sempre fanno la felicità, a meno che non vengano usati per migliorare la vita della comunità.

Felicità: un’emozione, mille significati

Ma a ben pensarci, pensando alla “felicità” da un punto di vista più soggettivo, questa emozione ha davvero mille facce, è una sensazione che può mutare otto miliardi di volte, tante quante sono le persone che abitano questo mondo.

La felicità può essere una giornata di sole in un Paese del mondo quasi sempre gelido o nuvoloso, è sorseggiare una bevanda calda insieme alle persone care.

La felicità è sentirsi al sicuro, è poter ballare e ascoltare la propria musica preferita, è fare una scampagnata all’aperto lasciando alle spalle i pensieri negativi, è poter amare chi vuoi, è meravigliarsi per il sorriso dei propri nipoti e sapere di avere delle persone che ti amano e che ti sostengono.

Felicità vuol dire anche riuscire a vedere il bello delle cose, anche quando la vita ci mette alla prova.

È sentirsi connessi con milioni di persone, perché in fondo siamo tutto sotto questo grande cielo. Felicità è vedere sconosciuti che si comportano in modo gentile e premuroso gli uni con gli altri. È andare in palestra per prendersi cura del proprio corpo, meditare per offrire uno spazio sicuro alla propria mente, è l’odore dell’erba bagnata dopo la pioggia.

E per te cos’è la felicità?

 

Fonti

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