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Fucsia, pianta perfetta per balconi in ombra: coltivazione

La fucsia è una pianta dagli splendidi fiori a calici, perfetta per i balconi in ombra: ecco le caratteristiche del vegetale e di coltivazione.

Fucsia, pianta perfetta per balconi in ombra: coltivazione

Fonte immagine: Pixabay

È una delle varietà ornamentali più amate, grazie ai suoi fiori delicati ma anche molto appariscenti: la fucsia è una pianta perfetta per abbellire i balconi, soprattutto se in ombra. La crescita avviene infatti rigogliosa nelle aree di penombra, senza un’eccessiva esposizione solare e a temperature miti. Ma quali sono i consigli per coltivare questa splendida pianta?

Naturalmente, prima di procedere con la coltivazione della fucsia, è necessario chiedere informazioni al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, per vagliare la compatibilità della crescita con il clima tipico del proprio luogo di residenza. Di seguito, qualche indicazione utile.

Fucsia: cosa sapere prima di coltivarla

Fucsia

Per Fuchsia si intende un genere di piante appartenenti alle Onagraceae. Si tratta di arbusti dalle origini nel Centro e nel Sud America, sebbene alcune varietà spontanee siano state rinvenute anche in Nuova Zelanda. D’altronde questo genere incorpora centinaia di specie, anche con caratteristiche molto variegate da un esemplare all’altro, un fatto che ne giustifica una distribuzione naturale in diverse zone del Pianeta. Oggi le piante di fucsia sono coltivate in tutto il mondo, perlopiù a scopo ornamentale: per questa ragione, nei secoli ne sono state create le più svariate ibridazioni e create diverse cultivar. Tra le specie maggiormente richieste e apprezzate, si elencano la Fuchsia exorticata, la Fuchsia magellanica, la Fuchsia procumbens, la Fuchsia corymbiflora, la Fuchsia triphylla e molte altre ancora.

In linea generale, le piante di fucsia si caratterizzano per un portamento arbustivo e cespuglioso, con foglie ovali e allungate di intenso colore verde e numerose ramificazioni. I fiori, dalla forma a calice e rivolti verso il basso “a campana”, sono ovviamente di colore fucsia, anche se esistono varietà di altre gradazioni, dal rosa al più intenso viola. Questi fiori, inoltre, sono ricchi di nettare e spesso attirano insetti impollinatori, uccelli e colibrì.

Quasi tutte le varietà di fucsia, come accennato in apertura, amano un clima temperato non eccessivamente caldo, preferendo le zone di media ombra rispetto alla diretta esposizione alla luce solare. Per questa ragione, sono ideali per abbellire balconi, davanzali e giardini rivolti a nord, nord-ovest e nord-est. Il terreno favorito è morbido e ricco di sostanze nutritive, anche arricchito con compost e torba, nonché il più possibile drenante: la pianta non sopporta infatti i ristagni d’acqua, preferendo invece l’umidità dell’ambiente. Per quanto riguarda l’annaffiatura, nel periodo invernale può essere assente o limitata ai fenomeni atmosferici, mentre dalla fine della primavera all’inizio dell’autunno – quando le temperature sono elevate – deve essere praticamente quotidiana.

Coltivazione in vaso o in giardino

Fucsia

Tutte le varietà di fucsia possono essere efficacemente coltivate sia in vaso che in giardino, preferendo delle esposizioni a nord, per evitare l’irrorazione diretta del sole. Se si opta per il vaso, sarà necessario predisporre un fondo di ghiaia e cocci – oppure di palline di argilla espansa – per aumentare la capacità drenante del terriccio. Quest’ultimo dovrà essere morbido e nutriente, con concimazioni regolari nelle stagioni più calde, anche con fertilizzanti organici. Ancora, è bene scegliere vasi pesanti e ben fissati al suolo, poiché la fucsia è una pianta leggera che teme il vento, incline alla rottura dei suoi rami.

La fucsia può essere coltivata per seme, anche se la modalità più diffusa è quella della talea dai rami – un metodo veloce ed efficiente, che permette di mantenere intatte le caratteristiche genetiche dell’esemplare originario – oppure il trapianto di piantine d’acquisto. Se coltivata in vaso, richiede un singolo esemplare per ogni contenitore, anche perché l’apparato radicale tende a svilupparsi rapidamente. In giardino, invece, è necessario mantenere una sufficiente distanza tra un esemplare e l’altro, di circa 30 centimetri. Il trapianto in dimora definitiva avviene verso la fine della primavera, da pianticelle alte almeno 25 centimetri, mentre per la coltivazione in vaso è bene procedere a un rinvaso almeno ogni quattro anni.

Tra le cure di manutenzione, oltre a un’eventuale potatura se la pianta dovesse svilupparsi troppo, il controllo di malattie e specie infestanti, come la ruggine, la muffa griglia, gli afidi e molto altro ancora.

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