Forse non lo sai, ma ti stai perdendo uno sconto importante sulla TARI: richiedilo subito e paga meno tasse -greenstyle.it
In Italia, la TARI, tassa sui rifiuti urbani istituita nel 2014, continua a rappresentare un onere importante per molte famiglie e imprese.
Tuttavia, numerosi contribuenti ignorano che esistono diverse opportunità per ottenere sconti e riduzioni sul pagamento di questa imposta. Con l’avvicinarsi delle scadenze per il saldo annuale, è essenziale conoscere le possibilità offerte dai comuni per ridurre l’importo dovuto e pagare meno.
La TARI è una tassa locale che finanzia i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. È dovuta da chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, immobili o aree scoperte che producono rifiuti urbani. L’importo viene stabilito dai comuni, che definiscono sia la quota fissa sia quella variabile.
Forse non lo sai, ma ti stai perdendo uno sconto importante sulla TARI: richiedilo subito e paga meno tasse
La quota fissa si calcola in base al numero dei componenti del nucleo familiare e alla metratura dell’immobile, mentre la quota variabile dipende dalla quantità di rifiuti prodotti. Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione o rateizzato, secondo le modalità stabilite dall’ente locale di riferimento.

Tra le riduzioni più significative previste per la TARI ci sono quelle obbligatorie, che i comuni devono applicare in specifiche situazioni. Ad esempio, quando il servizio di raccolta dei rifiuti è stato mancante o irregolare, è prevista una riduzione della tariffa che può variare dal 20% al 40%, a seconda della gravità e della durata dell’interruzione del servizio.
Un’altra riduzione obbligatoria riguarda i casi di abitazioni occupate da non residenti titolari di pensioni estere: in questi casi la tariffa può essere ridotta fino a due terzi dell’importo totale. Queste misure sono state introdotte per tutelare i cittadini in situazioni di disagio o di ridotto utilizzo dei servizi comunali.
Oltre alle riduzioni obbligatorie, molti comuni prevedono riduzioni facoltative, ovvero agevolazioni che possono essere concesse a discrezione dell’ente locale. Queste non sono quantificate dalla legge in modo preciso ma si applicano a diverse casistiche particolari.
Ad esempio, possono beneficiare di riduzioni facoltative le abitazioni utilizzate in modo discontinuo o stagionale, quelle con un solo residente, e i fabbricati rurali ad uso abitativo. Inoltre, proprietari che risiedono all’estero per più di sei mesi all’anno possono richiedere una riduzione. Anche i locali non ad uso abitativo, ma impiegati in modo ricorrente e non continuativo (come nel caso di seconde case per le vacanze), possono essere soggetti a sconti.
Per accedere a queste riduzioni è fondamentale presentare apposita domanda al proprio comune, allegando la documentazione che attesti la situazione che dà diritto allo sconto. Ogni ente locale stabilisce modalità e termini specifici per la richiesta, quindi è consigliabile informarsi preventivamente presso gli uffici tributi o sul sito istituzionale.
Negli ultimi anni, molti comuni hanno implementato piattaforme digitali che semplificano la presentazione delle domande di riduzione o esenzione, permettendo ai cittadini di controllare lo stato della propria richiesta in tempo reale. Inoltre, è importante ricordare che alcune riduzioni sono automatiche (come quelle per interruzione del servizio), mentre altre richiedono un’attivazione su richiesta.
