Formaldeide: cos’è e dove si trova
La formaldeide è una sostanza chimica dalle caratteristiche cancerogene: ecco cosa è, dove si trova e come minimizzarne l'esposizione.
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La formaldeide è un gas incolore, caratterizzato da un odore molto forte e pungente. La molecola fu scoperta a metà del 1800 da un chimico tedesco. Si impiega da tempo nell’industria dei materiali da costruzione e anche dei prodotti per la casa. La sua presenza nel legno pressato, come ad esempio il truciolato, nei pannelli di compensato o di fibra, nelle colle, nei tessuti per stampa e nei rivestimenti isolanti è diffusa da molto tempo. La formaldeide si dissolve rapidamente sia nell’aria che nell’acqua. Nell’industria cosmetica è stata impiegata come solvente per cosmetici e deodoranti, ma anche in shampoo, balsamo, gel doccia e alcuni smalti per unghie.
Lo scarico delle automobili contribuisce in maniera sostanziale alla concentrazione di formaldeide nell’aria che respiriamo. L’incremento transitorio della molecola nell’aria è dovuto anche all’uso di apparecchi a combustione non ventilati, come stufe a gas, stufe a legna e stufe a kerosene. Molto nota a livello industriale è anche la soluzione della formaldeide in acqua, composto che prende il nome di formalina, impiegato come disinfettante industriale, come conservante nei laboratori medici nonché in campo alimentare. La presenza della formaldeide nell’ambiente è diffusa e anche noi, così come tutti gli altri organismi viventi, ne produciamo in piccole quantità con i normali processi metabolici.
Alla quantità totale di formaldeide contribuiscono anche tutte le reazioni di combustione, domestiche e personali, incluso il fumo di sigaretta, gli incensi profumati per la casa e il gas alimentare. Il contatto con questa sostanza avviene per la maggior parte per via inalatoria, meno comune è quello con la forma liquida. Nell’organismo la formaldeide viene scomposta in acido formico, molecola che successivamente viene trasformata in anidride carbonica. Queste reazioni avvengono per la maggior parte nella bocca, nel naso e nelle prime vie respiratorie: ciò fa sì che solo una minima parte della formaldeide venga assorbita e finisca nel sangue.
Chi è maggiormente esposto

Oggi si possono considerare maggiormente esposti alla formaldeide i lavoratori dell’industria e alcuni operatori sanitari, nonché gli addetti alle pompe funebri.
La formaldeide causa irritazione oculare, nasale e alla gola, starnuti, tosse, affaticamento ed eritema cutaneo.
La formaldeide è cancerogena?
Gli studi condotti in laboratorio, anche su cavie, hanno dimostrato che l’esposizione a quantità molto elevate di questa molecola può causare il cancro: la correlazione diventa meno diretta nel caso dell’uomo e dell’esposizione controllata in ambito medico e lavorativo.
La letteratura scientifica riporta casi di esposizione professionale e sviluppo di cancro alla rinofaringe: i dati sono stati ritenuti sufficienti dallo IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che già nel 2004 ha incluso la formaldeide tra i composti del gruppo I, cioè certamente cancerogeni. A tal proposito, è assolutamente raccomandabile che sia presente in concentrazioni controllate: l’OMS ha fissato un valore guida pari a 0,1 mg per metro cubo di aria.
Limitare l’esposizione

Per contenere l’esposizione alla formaldeide è utile evitare l’installazione di tappezzerie, moquette, mobili in truciolato che la contengono e prodotti a base di legno truciolare. Assicurare agli ambienti in cui si soggiorna la massima ventilazione possibile, nonché impiegare sistemi di riscaldamento controllati.
In ambiente lavorativo la concentrazione di formaldeide deve essere monitorata e i datori di lavoro devono fornire agli addetti protezioni respiratorie e indumenti adatti.