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Falangio in casa: cura e proprietà

Il falangio rappresenta una delle piante ornamentali più diffuse per la decorazione delle case, anche in considerazioni delle sue interessanti proprietà. Questa pianta può infatti trattenere alcuni degli inquinanti più diffusi all'interno delle abitazioni, come lo xilene, il monossido di carbonio e la formaldeide. Si tratta quindi di un vegetale dalle capacità depuranti, che non dovrebbe mai mancare nelle nostre abitazioni. Ed è anche semplice da curare.

Falangio in casa: cura e proprietà

Fonte immagine: Unsplash

Il falangio rappresenta ormai da tempo una delle piante ornamentali più richieste per decorare la casa. Con le sue lunghe e bellissime foglie verdi, infatti, arreda gli ambienti e li rende più confortevoli da vivere. Non tutti però sanno che il falangio non è solo una coltivazione bellissima da ammirare, ma è anche una pianta ricca di proprietà utili per il benessere domestico. Di conseguenza, quali sono i suoi benefici e come si cura?

Come già accennato, il falangio è una specie ornamentale perfetta per la coltivazione in casa, poiché può rendere gli ambienti domestici più salubri, trattenendo numerosi inquinanti. È però necessario assicurare alla pianta il clima giusto e tutte le cure ideali per la sua crescita: a questo scopo, è utile anche chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, tutti i consigli utili.

Falangio in casa: cure e proprietà

Il Chlorophytum – noto anche come falangio, nastrino o pianta ragno – è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. Originario dell’Africa subshariana, questa pianta viene oggi coltivata a scopo ornamentale in tutto il mondo, in particolare all’interno degli appartamenti.

Esistono diverse varietà di falangio, tutte dalle caratteristiche abbastanza simili. In linea generale, la pianta si caratterizza per la presenza di un cespuglio abbastanza vigoroso di lunghe foglie, che spuntano direttamente dal terreno. Queste ultime possono essere verdi oppure prevedere più colori, come ad esempio striature gialle oppure bianche. Ancora, si tratta di foglie ricadenti e, per questa ragione, spesso i vasi di falangio vengono appesi, ottenendo così un originale effetto decorativo. Non è però tutto, poiché la pianta produce anche dei piccoli fiori di colore bianco, all’incirca poco dopo l’arrivo della primavera.

Proprietà del falangio

Falangio giallo
Fonte: Pixabay

Prima di analizzare la cura del falangio, per assicurare una crescita sempre rigogliosa, è utile parlare delle sue proprietà. In particolare, questa pianta è infatti nota per la sua capacità di depurare gli ambienti domestici, così come avviene per numerose altre piante ornamentali a foglia verde.

Purtroppo, spesso le abitazioni moderne non risultano salubri: vi sono una lunga serie di inquinanti che, a causa di vernici o di prodotti chimici che si utilizzano quotidianamente, si accumulano all’interno degli appartamenti, per poi essere inavvertitamente inalate. Fra gli elementi pericolosi più diffusi vi sono ad esempio i VOC, i cosiddetti composti organici volatili, delle sostanze dannose rilasciate da detergenti, vernici e pitture. Ma anche lo smog, che riesce in una certa percentuale a penetrare in casa tramite porte e finestre, così come fumo di sigaretta, formaldeide, benzene, xilene e molti altri ancora. A questi si aggiungono anche i ritardanti di fiamma bromurati, dei composti chimici presenti sulla superficie di mobili, tessili o elettrodomestici, pensati per rendere alcuni materiali più resistenti alle fiamme.

Alcuni studi condotti a partire dagli anni ’80, in particolare anche dalla NASA, hanno dimostrato la capacità del falangio di assorbire e trattenere alcune di queste sostanze. In particolare, la pianta pare sia molto efficace contro:

  • Monossido di carbonio: altamente nocivo, e purtroppo letale in grandi concentrazioni, viene rilasciato dal fumo di sigaretta e dalla cattiva combustione di stufe e camini;
  • Formaldeide: una sostanza altamente irritante, che può causare tosse, irritazione delle vie aeree, rush cutanei e, nei casi più gravi, anche difficoltà respiratorie;
  • Xilene: in grandi concentrazioni, può provocare vertigini, nausea, vomito e difficoltà respiratorie.

Naturalmente, non si deve pensare che un singolo vaso di falangio possa depurare l’intera abitazione. Di certo, coltivarne qualche esemplare è però d’aiuto per rendere l’aria domestica più salubre.

Cura del falangio

Falangio, foglia
Fonte: Unsplash

Il falangio è una pianta mediamente semplice da gestire, tuttavia richiede alcune cure specifiche per poter crescere rigoglioso, aumentando così le sue utili proprietà.

Necessità della pianta

Innanzitutto, è utile assicurare alla pianta tutte le necessità ideali alla sua crescita, sia dal punto di vista climatico che di apporto di nutrienti. In particolare:

  • Clima: ama gli ambienti miti, non eccessivamente freddi né estremamente caldi, tra i 15 e i 25 gradi centigradi;
  • Terreno: preferisce del terriccio morbido e ben drenante, anche con l’aggiunta di sabbia e torba, proprio per favorire il deflusso dell’acqua;
  • Esposizione: il falangio non ama particolarmente l’esposizione diretta ai raggi solari, soprattutto nelle giornate più calde e afose dell’anno. Meglio perciò scegliere una posizione mediamente ombreggiata;
  • Annaffiature: questa pianta non richiede un grande apporto d’acqua e può sopportare brevi periodi di siccità. Ci si può semplicemente orientare tastando il terreno, annaffiando quando risulta eccessivamente secco.

Altre cure per il falangio

Vi sono poi altre cure da assicurare alla pianta, affinché cresca senza intoppi e non vada incontro a un rapido deperimento. Fra le più frequenti, si includono:

  • Concimazione: la pianta ama i terreni abbastanza ricchi di sostanze azotate, all’incirca una volta al mese è possibile procedere con dei concimi organici, come ad esempio il compost;
  • Parassiti: sebbene si tratti di una specie abbastanza resistente, a volte il falangio può essere vittima di cocciniglie e ragnetti rossi, da eliminare anche con rimedi naturali come l’olio di neem;
  • Potatura: quando il cespuglio di falangio diventa troppo vistoso, si possono eliminare le foglie più esterne o ingiallite, così come quelle danneggiate. Si procede sempre dalla base, approfittando di una cesoia sterile.

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