Greenstyle Benessere Salute Esterasi leucocitaria: cos’è e cosa fare in caso di valori alti

Esterasi leucocitaria: cos’è e cosa fare in caso di valori alti

L'esterasi leucocitaria è un enzima prodotto da neutrofili e macrofagi in caso di infezione: rilevato nelle urine, è segno di una infezione.

Esterasi leucocitaria: cos’è e cosa fare in caso di valori alti

Fonte immagine: Injection via pixabay

L’esterasi leucocitaria è spesso segno di infezioni al tratto urinario assieme ai valori dei leucociti superiori alla norma. Per scoprire se si soffre di un’infiammazione è sufficiente sottoporsi ad un test per le urine. Approfondiamo di cosa si tratta, come si effettua il test e quando è bene chiedere il consulto del medico.

Cos’è l’esterasi leucocitaria

L’esterasi leucocitaria è un enzima dei neutrofili e dei macrofagi che viene rilasciato in seguito a un danno del tessuto o a un’infezione. La rilevazione di una certa concentrazione di questo enzima nelle urine è un segno della possibile presenza di un’infezione o, più in generale, di una condizione patologica che deve essere approfondita. Infatti, mentre rilevare una minima quantità di globuli bianchi nelle urine può considerarsi una condizione normale, entro un certo limite, l’esterasi leucocitaria non dovrebbe essere presente. Perciò l’esame delle urine che ne rilevi una minima concentrazione suscita l’attenzione del medico e la necessità di ulteriori approfondimenti o, ancora, la conferma un sospetto diagnostico.

In linea generale, si può affermare che qualsiasi condizione che aumenti significativamente il numero di globuli bianchi nelle urine e determini la presenza di esterasi leucocitaria produrrà un risultato positivo al test delle urine.

Come eseguire il Test per l’esterasi leucocitaria

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Questo esame di laboratorio richiede alcuni speciali accorgimenti prima di essere eseguito. Prima di tutto, è preferibile che il paziente raccolga il campione dopo almeno due o tre ore dall’ultima minzione: il campione che è rimasto in vescica facilita di solito l’esecuzione del test, dando risultati più marcati.

Prima di raccogliere il campione nella provetta sterile, è bene lavarsi attentamente e pulire i genitali con una salvietta disinfettante: tutte le indicazioni, e talvolta anche i disinfettanti, vengono forniti prima di eseguire il test. Una volta eseguita l’igiene, è meglio fare qualche goccia di urina, quindi interrompere la minzione e riprenderla nella provetta. Una volta raccolto il campione, chiudere e finire la minzione in modo normale.


Il campione raccolto viene di solito sottoposto d una rapida diagnostica con una striscia che, immersa nell’urina, rilevi in modo rapido con il cambiamento del colore la quantità di leucociti. Ulteriori indagini diagnostiche procedono con metodiche di laboratorio.

Test dell’esterasi leucocitaria positivo: che significa

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Un risultato positivo della esterasi leucocitaria, abbinato a una maggior valore di leucociti nelle urine, significa che il paziente potrebbe essere affetto da un’infezione del tratto urinario. Se il valore è basso, come +1 o +25, non dovrebbe trattarsi di nulla di grave – ciò non implica il non dover contattare il proprio medico, tuttavia – al contrario, è necessario approfondire le analisi per valori parecchio alti come l’esterasi leucocitaria a 500.


Condizioni patologiche come l’uretrite e la cistite sono altre cause di positività dell’esame, così come le infezioni sessualmente trasmissibili, come la gonorrea e la clamidia. È probabile che il medico richieda ulteriori test diagnostici.

Una coltura di urina può identificare l’agente patogeno che sta alla base dell’infezione e, di solito, viene abbinato un test di sensibilità dei patogeni per identificare il farmaco antibatterico più appropriato. Nel caso in cui il medico dovesse prescrivere una terapia antibiotica, sarà necessario seguirla in modo scrupoloso per tutto il ciclo di trattamento.

Falsi positivi e falsi negativi

A volte un risultato “falso positivo” può verificarsi in presenza di contaminazione involontaria durante la raccolta del campione. Il medico può chiedere di ottenere un altro campione di urina pulita. Al contrario, risultati “falsi negativi” possono verificarsi quando è presente una quantità elevata di proteine ​​o glucosio. Se sono presenti sintomi di infezione ma il risultato di esterasi è negativo, altri test stabiliranno la diagnosi di un’infezione del tratto urinario.

In alcuni casi, anche in caso di test dell’esterasi leucocitaria positivo, la successiva coltura dell’urina fallisce nel rilevare l’agente infettante. In questo caso si potrà procedere a una seconda coltura: la clamidia e la gonorrea sono anche note per produrre un risultato negativo.

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