Greenstyle Sostenibilità Design Edilizia sostenibile: i 4 materiali ecologici più innovativi

Edilizia sostenibile: i 4 materiali ecologici più innovativi

L’obiettivo dell’edilizia sostenibile è quello di creare modelli che salvaguardino l’ambiente naturale. Ma devono anche essere in grado di migliorare il risparmio energetico e idrico, per bollette meno salate ma soprattutto per un minore impatto ambientale. I materiali scelti nei progetti devono, per questo, essere ecologici e garantire una buona efficienza e tutela delle risorse.

Edilizia sostenibile: i 4 materiali ecologici più innovativi

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Di edilizia sostenibile ne sentiamo parlare ormai da tempo, ma forse non sempre abbiamo cognizione di causa e comprensione del significato. Il diavolo, come si è soliti dire, sta nei dettagli e in questo caso il discorso non varia. Il mondo della bioedilizia è immenso, ma per capirlo si deve partire dalle sue basi, in modo da afferrarne la sua essenza.

Di fatti, il concetto di edilizia sostenibile parte dal presupposto di costruire nel rispetto dell’ambiente, con materiali solidi, ma anche a basso impatto ambientale. Si cerca sia di adoperare elementi che non abbiano subito processi di produzione invasivi a livello di inquinamento, ma anche in grado di migliorare l’efficienza energetica o idrica della casa.

Le risorse del pianeta sono di meno rispetto al passato e sta all’essere umano riuscire a tutelare il pianeta, evitando di saccheggiarlo. La bioedilizia va in questa direzione, per riciclare il riciclabile e impattare poco a livello ecologico. In questo contesto, dopo la progettazione green, ad avere importanza sono di certo i materiali impiegati.

Le nuove case verdi, o le ristrutturazioni di quelle vecchie, spesso ormai seguono il principio dell’edilizia sostenibile, che aiuta a non sprecare le risorse. Se abbiamo intenzione di costruire o rinnovare, il consiglio è di affidarsi ad un’azienda qualificata e che abbia conoscenza delle sfide della bioedilizia e possa darci i giusti suggerimenti.

Edilizia sostenibile materiali
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Edilizia sostenibile: la scelta dei materiali

La scelta dei materiali, in ambito di edilizia sostenibile, parte da alcune basi importanti che riconducono sempre all’esigenza di impattare sul pianeta il meno possibile. In linea di massima, si dà la precedenza a quelli di recupero. Ma non manca anche l’accesso alla lista di quelli naturali rinnovabili, a patto che siano abbondanti sul pianeta.

Il ricondizionato o rigenerato non si butta, ma si adopera nei migliori progetti architettonici, con un occhio di riguardo verso i materiali considerati non tossici. Ossia, elementi che non contengano sostanze che possono interagire in modo negativo con la salute umana, tipo vernici con piombo e cromo.

In generale, in bioedilizia si premiano tutti i componenti a basso contenuto di composti organici volatili, oltre ai già citati materiali poveri di metalli pesanti. L’obiettivo è infatti non solo costruire o ristrutturare una casa in armonia con la natura, ma anche e soprattutto un nido sicuro per i suoi abitanti.

Ma siccome anche l’efficientamento energetico è parte della bioedilizia, tali materiali devono anche garantire un risparmio in termini di acqua ed energia. Si cerca infatti, come accennato, di adoperare elementi che favoriscano la tutela delle risorse esistenti, migliorando i consumi di gas, elettricità e acqua.

Bioedilizia: i materiali più innovativi

Se il riciclato, il rigenerato e il Km0 sono preferiti rispetto a materiali che non rientrano in queste categorie, nella lista del costruttore green ci sono anche elementi innovativi. Ci sono infatti materie che sono parte integrante della bioedilizia moderna. La loro durata nel tempo è lunga, la produzione poco impattante, la resa ottimale.

Il calcestruzzo flessibile

Lo possiamo trovare anche col nome di composito cementizio ingegnerizzato, o ECC, ma in ogni modo lo si chiami, il calcestruzzo flessibile ha delle caratteristiche che lo rendono un ottimo materiale. A differenza del normale calcestruzzo, fragile per sua natura, quello flessibile è cinquecento volte più resistente alle fessurazioni ed è anche più efficace nell’assorbire gli urti.

La differenza la fa l’infusione di anidride carbonica, che rinforza il calcestruzzo utilizzando meno cemento e riducendo le emissioni di carbonio. La duttilità dell’ECC riduce anche i costi finanziari e ambientali degli edifici, al contrario del calcestruzzo tradizionale, che si rompe spesso e richiede riparazioni periodiche.

Il bambù

Un’altra alternativa sostenibile ai materiali da costruzione convenzionali è il bambù, un materiale flessibile che consente ai costruttori di adoperarlo sia per scopi strutturali che decorativi. È una risorsa facile da reperire, che è abbondante sul nostro pianeta, il che significa non correre il rischio di impoverimento.

Il bambù, tra l’alto, produce pochissimi rifiuti, in quanto un intero stelo di un albero di bambù può essere utilizzato nella costruzione e tutti gli scarti sono compostabili. Il che significa non gravare sullo smaltimento globale per questo tipo di risorsa.

I funghi

Se diciamo micelio, tutto possiamo immaginare tranne che i funghi possano essere adoperati per dei progetti di costruzione edile. Ma se combinato con materiali come legname, segatura e rifiuti di demolizione, il micelio può essere modellato in mattoni, solidi e utili per i progetti di edilizia sostenibile.

Il micelio non è ancora utilizzato su larga scala, ma ci sono alcuni esempi degni di nota. Nel 2014, nel Queens, a New York, è stata costruita una struttura in mattoni organici nota come Hy-Fi. L’edificio era parte del programma Young Architects del MoMA e utilizzava mattoni organici e biodegradabili fatti di questo materiale.

Il calcestruzzo stampato in 3D

La stampa 3D può avere un impatto notevole sulla produttività e sulla sostenibilità delle costruzioni. La stampa 3D del calcestruzzo consente infatti di progettare digitalmente qualsiasi forma e trasformarla in un oggetto reale.

A differenza della costruzione tradizionale, che consuma molta energia a causa del trasporto di materiali e delle complessità della catena di approvvigionamento, la stampa 3D consente ai costruttori di progettare e costruire in modo più veloce, risparmiando tempo, denaro ed energia. E la produzione di rifiuti è anche minima.

 

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