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Cosa si intende per agroecologia?

Definire cos'è e cosa si intende per agroecologia può apparire un compito complesso: in poche parole, si tratta di una serie di tecniche agricole volte non solo a tutelare la biodiversità e proteggere l'ambiente, ma anche a garantire un'equità economica e sociale a livello globale. Ma in che modo si possono raggiungere questi obiettivi?

Cosa si intende per agroecologia?

Fonte immagine: iStock

Quando si parla di cambiamenti climatici, sostenibilità ambientale e di “salute del Pianeta”, il settore agricolo gioca sempre un ruolo di enorme rilievo. Puntare sull’agroecologia, quindi, potrebbe rappresentare non più una semplice opzione, bensì un passo da compiere in modo quanto più deciso e consapevole possibile. Ma esattamente cosa si intende per “agroecologia”?

Dare una definizione di questa parola potrebbe essere un’impresa non proprio facilissima. In effetti, nel corso degli ultimi anni sono state formulate molte espressioni per spiegare di cosa si tratti esattamente.

Per poter capire cos’è l’agricoltura ecologica, però, bisogna prima comprendere in che modo l’agricoltura industriale o intensiva ha inciso sulla salute del nostro Pianeta.

Un’agricoltura insostenibile

Per poter spiegare cosa si intende per “agroecologia”, dobbiamo quindi capire qual è stata e qual è l’impronta dell’agricoltura intensiva sull’ambiente.

Oggi sappiamo che l’agricoltura industriale contribuisce all’emissione di una buona percentuale dei gas serra. Ergo, questa forma di agricoltura contribuisce alla crisi climatica in maniera consistente.

Per di più, le tecniche agricole applicate nel corso degli ultimi secoli sono state fondate sull’idea secondo cui il clima sarebbe rimasto invariato. Ciò non è chiaramente accaduto, come abbiamo potuto ampiamente constatare negli ultimi anni.

L’agricoltura intensiva sfrutta inoltre risorse esauribili (acqua, energia e combustibili fossili), ragion per cui si rivela una forma di agricoltura insostenibile sotto molti aspetti.

La sfida dell’agroecologia

È in questo quadro che si colloca l’agroecologia, da molti definita come una “scienza” che tiene conto dei processi ecologici e sociali nella produzione di cibo, materie prime per l’industria tessile, carburanti e altri prodotti.

A scanso di equivoci, l’agroecologia non si concentra solamente sulla realizzazione di coltivazioni ecologiche prive di pesticidi pericolosi per l’ambiente e la salute, ma si impegna anche a progettare sistemi economicamente e socialmente sostenibili ed egualitari a tutto tondo.

Cosa si intende per agroecologia?

piantine
Fonte: Pixabay

Tirando le somme, cosa vuol dire davvero “agroecologia”? Come anticipato, non esiste una definizione unica per questa parola. Tuttavia, possiamo provare a formularne una.

Questo termine si riferisce a una forma di agricoltura orientata verso un utilizzo consapevole delle terre e delle risorse. Si tratta di un’agricoltura che tiene in grande considerazione l’importanza della biodiversità e della sostenibilità (agricoltura sostenibile), un’agricoltura che vuole essere resiliente di fronte ai mutamenti climatici che stiamo vivendo, che punta a creare attività che supportino la popolazione a livello globale, rispettando un principio di equità sociale che rappresenta ancora oggi un traguardo lontano ma certamente auspicabile.

Concretamente parlando, l’agroecologia mira a coltivare le terre in modo sostenibile per l’ambiente e per gli animali, preservando la biodiversità di ciascun luogo, e rendendo le attività agricole quanto più eque possibili a livello sociale ed economico.

Obiettivi e principi dell’agro-ecologia

Per raggiungere gli obiettivi che si è prefissata, l’agricoltura ecologica persegue una lunga lista di principi.

Alcuni di questi li abbiamo già citati: la tutela della biodiversità e dell’ambiente (limitando lo sfruttamento e l’inquinamento di suolo, aria e acqua), la resilienza nei processi produttivi e l’importanza del valore umano, sociale ed economico.

A questi si aggiungono il principio del riciclo e riutilizzo delle risorse, nell’ottica di ridurre al minimo gli sprechi (in primis, lo spreco alimentare); la condivisione delle conoscenze nel settore agricolo globale; la tutela del benessere animale e l’introduzione di un’economia circolare, solidale e sostenibile.

Da tutto ciò, a trarre beneficio non saremo solamente “noi”: l’agroeconomia mira infatti a preservare le risorse naturali, per poter garantire anche alle generazioni future l’accesso a un’alimentazione sana ed equilibrata.

Prospettive per il futuro

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Fonte: Pixabay

Nell’immaginario comune, fra le più importanti sfide future del settore agricolo vi sono quasi esclusivamente il riscladamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici. Certo, le condizioni climatiche estreme rappresentano un grandissimo problema, ma non è di certo l’unico da affrontare.

Anche l’aumento dei prezzi (dei prodotti e dell’energia), la progressiva distruzione delle terre e lo sfruttamento di risorse esauribili (a cominciare dall’acqua), sono tutte sfide che l’agricoltura è chiamata ad affrontare.

In un simile scenario, l’agroecologia non può che rafforzare un settore essenziale per la razza umana, e si rivela una risorsa fondamentale per promuovere un’agricoltura sostenibile e resiliente, in grado di preservare le risorse e fronteggiare le sfide che si presenteranno nel prossimo futuro.

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