Greenstyle Ambiente Come risparmiare soldi e aiutare il pianeta e l’Ucraina: i consigli dell’Agenzia internazionale dell’energia

Come risparmiare soldi e aiutare il pianeta e l’Ucraina: i consigli dell’Agenzia internazionale dell’energia

Come risparmiare soldi, aiutare il pianeta e l'Ucraina? Un rapporto dell'EIA e della Commissione Europa ci dà 9 consigli da seguire.

Come risparmiare soldi e aiutare il pianeta e l’Ucraina: i consigli dell’Agenzia internazionale dell’energia

Sono passati ormai due mesi dall’invasione russa dell’Ucraina e il cessate il fuoco o un qualche tipo di accordo, purtroppo, non sembrano così vicini. Fin dai giorni successivi all’inizio del conflitto è parso chiaro a tutti i cittadini d’Europa, e ancor più alle istituzioni, che la dipendenza dalla Russia per gas e petrolio deve finire nel modo più veloce possibile. È vero, non è certo colpa dei cittadini se si è arrivati a questo punto, ma questo non significa che tutti insieme non si possano fare dei piccoli sforzi collettivi per ridurre quella dipendenza, risparmiare soldi e, allo stesso tempo, portare degli importanti benefici all’ambiente e, quindi, anche a tutti noi.

I governi di tutta Europa si stanno muovendo in questo senso, e l’Italia non è certo da meno, ma la stessa Commissione Europa ha deciso di contribuire a sensibilizzare i cittadini europei sui benefici del risparmio energetico e l’importanza di avere a cuore l’efficienza energetica con una collaborazione con l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) che ha pubblicato un rapporto sulle azioni quotidiane che possiamo compiere per risparmiare soldi e anche aiutare l’Ucraina riducendo la necessità di gas e petrolio russo e, di conseguenza, riducendo l’afflusso di denaro verso la Russia, denaro che viene poi utilizzato anche nel conflitto alle porte dell’Europa.

Nove raccomandazioni che, secondo il rapporto dell’IEA, possono portare un nucleo familiare in Europa a risparmiare più di 450 euro all’anno sulla bolletta dell’energia, ma anche all’intera Europa di risparmiare fino a 220 milioni di barili di petrolio e circa 17 miliardi di metri cubi di gas.

Vediamo insieme come possiamo collaborare tutti in un piccolo sforzo a livello europeo senza stravolgere troppo le nostre abitudini e migliorare la qualità della nostra vita.

Abbassare il riscaldamento e usare meno aria condizionata

Lo studio dell’IEA stima che la temperatura media all’interno di un’abitazione in territorio europeo sia superiore a 22 gradi centigradi. Il sacrificio chiesto ai cittadini è davvero minimo: anche d’inverno, e questo non vale ovviamente per tutti i Paesi, ma nel caso dell’Italia è più che sensato, basterebbe impostare la temperatura tra i 19° e i 20°, e quindi abbassare soltanto di uno o due gradi, per arrivare a risparmiare il 7% dell’energia utilizzata e veder scendere il costo annuale da sostenere di oltre 70 euro.

Questo vale per le abitazioni con riscaldamento autonomo, mentre per i condomini è necessario mettersi d’accordo e intervenire sulla caldaia generale. Allo stesso modo anche aumentare di un grado l’aria condizionata durante il periodo primaverile o estivo permetterebbe di risparmiare fino a 20 euro all’anno per nucleo familiare.

Regolare le impostazioni della caldaia o dello scaldabagno

Molto spesso, spiegano dell’IEA, le caldaie o gli scaldabagno installati nelle case o sui posti di lavoro vengono lasciati con le impostazioni di default, senza considerare che si può giocare un po’ con le stesse per arrivare a risultati che non impattano troppo sulla nostra quotidianità e che permettono però di risparmiare fino all’8% di energia usata per i riscaldamenti e per scaldare l’acqua. La stima di risparmio fatta dall’Agenzia internazionale dell’energia è di 100 euro all’anno.

Lavorare da casa

Può sembrare un’ovvietà, ma dopo due anni di pandemia ci siamo resi conto di quanto si risparmia in benzina nel lavorare da casa. Va da sé che non è sempre possibile rimanere in smart working, ma sempre più spesso le aziende stanno dando la possibilità di alternare la presenza in ufficio con giornata di lavoro da casa. Incoraggiare questa modalità alternata, lavorando da casa anche soltanto tre giorni a settimana, ci permetterebbe di risparmiare in media 35 euro al mese in benzina, considerando anche l’aumento dell’energia elettrica utilizzata durante la permanenza in casa.

Usare l’automobile in modo più economico

Secondo i dati dall’IEA la maggior parte dei viaggi in auto in territorio europei è fatta da singoli viaggiatori. La soluzione? Quando è possibile sarebbe sufficiente condividere l’auto con colleghi e amici, risparmiando benzina e soldi. Questo, soprattutto per chi vive nelle grandi città, non è sempre possibile, ma anche chi non ha alternative al viaggiare da solo può fare la propria parte non esagerando con l’aria condizionata ed ottimizzando così il consumo della propria auto.

Ridurre la velocità sulle autostrade

Anche la velocità in auto influisce sul consumo e anche in questo caso lo sforzo richiesto per ridurre i consumi è minimo: basterebbe ridurre la velocità di 10 chilometri orari per risparmiare fino a 60 euro all’anno.

Lasciare a casa l’automobile di domenica se si vive in città

Le domeniche a piedi non sono una novità nelle grandi città, ma anche quando non sono le autorità locali ad imporlo si può fare un piccolo sforzo basterebbe imporsi di organizzare le proprie domeniche senza dover prendere l’automobile. Lasciare a casa l’auto un giorno a settimana, spiega l’IEA, farebbe risparmiare fino a 100 euro all’anno per nucleo familiare.

Camminare o usare la bicicletta per piccole distanze

L’auto è al centro dei suggerimenti dell’IEA, è chiaro. Anche questo punto, per quanto ovvio, merita menzione: lasciare a casa l’auto per piccoli spostamenti, preferendo muoversi a piedi o usando una bicicletta, non ci fa soltanto risparmiare fino a 55 euro all’anno per nucleo familiare, ma aiuta anche a ridurre l’inquinamento e il traffico.

Secondo i dati dall’IEA e dell’Unione Europea, un terzo dei viaggi in auto vengono effettuati per meno di 3 chilometri. Le alternative non mancano, serve soltanto un piccolo sforzo da parte dei cittadini.

Usare i mezzi pubblici

Per ridurre il consumo di benzina, è evidente, bisogna rinunciare il più possibile all’automobile. Non sempre, però, i mezzi pubblici sono una valida alternativa ed è qui che lo sforzo deve essere fatto non soltanto dai cittadini, anche a costo di un lieve fastidio in più, ma anche dalle autorità cittadine, comunali o provinciali per aumentare i mezzi pubblici negli orari di punta o riducendo il costo dei biglietti come ulteriore incentivo.

Prendere il treno invece dell’aereo

Non solo automobili. Lo studio dell’Agenzia internazionale dell’energia e della Commissione Europea evidenzia quello che i viaggiatori abituali sanno già: per distanze inferiori ai mille chilometri i treni ad alta velocità costituiscono una valida alternativa, mentre per distanze più lunghe ci sono i treni notturni che permettono di ottimizzare i tempi. Questo, però, è valido soltanto in pochi casi: secondo lo studio circa il 5% dei viaggi in aereo nel territorio dell’UE potrebbero essere sostituiti dai treni. Prima di prenotare un viaggio in aereo, quindi, il suggerimento è di controllare sempre se esiste una valida alternativa.

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