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Come risparmiare in bagno acqua ed energia elettrica

Risparmiare acqua ed energia in bagno è fondamentale non solo per alleggerire la bolletta, ma anche e soprattutto per ridurre l'impatto ambientale dei propri consumi. Dalla durata della doccia fino al recupero dell'acqua di scarico, passando per l'installazione di elettrodomestici a bassi consumi e di caldaie intelligenti, sono moltissimi gli interventi che si possono effettuare in casa. A volte, basta semplicemente cambiare le proprie abitudini.

Come risparmiare in bagno acqua ed energia elettrica

Fonte immagine: Pixabay

Come risparmiare in bagno acqua ed energia elettrica? È questa una delle domande che le famiglie italiane si pongono con più frequenza, anche in considerazione dei costi in crescita per la componente energetica.

Da un lato le bollette diventano sempre più care, dall’altro vi è la necessità di proteggere una risorsa sempre più scarsa come l’acqua potabile. E anche se spesso non è facile accorgersene, il bagno è proprio uno degli ambienti della casa dove avvengono gli sprechi maggiori.

Per fortuna, bastano piccole attenzioni e uno stile di vita più consapevole per ridurre sensibilmente i consumi in bagno. Delle piccole azioni quotidiane che possono arrivare a dimezzare anche del 50% le richieste d’energia, così come il consumo d’acqua: un bel vantaggio sia per il portafoglio che per l’ambiente. Di seguito, qualche utile consiglio.

Come risparmiare in bagno: l’acqua

L’acqua potabile è un bene davvero prezioso. Un bene necessario non solo per l’alimentazione umana, ma per moltissime necessità quotidiane, come l’igiene personale, la pulizia degli ambienti, la cura di vegetali e piante ornamentali. Eppure in bagno se ne sprecano grandi quantità, per comportamenti poco attenti, di cui spesso non ci si rende nemmeno conto.

Scarico a due flussi

WC, scarico a due flussi
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Ogni volta che si usa il WC e si aziona lo scarico, si utilizzano in pochi secondi fino a 15 litri di acqua potabile. Naturalmente, sarebbe impensabile chiedere di non scaricare la toilette dopo averla utilizzata, tuttavia a volte si utilizza più acqua di quanto realmente necessario.

Per questa ragione, una buona idea è quella di installare degli scarichi per WC a doppio flusso, uno pensato per i rifiuti solidi, l’altro per quelli liquidi. Questo sistema prevede infatti due differenti pulsanti, che permettono di risparmiare più del 50% di acqua. Quando infatti serve solo scaricare rifiuti liquidi, si impiegheranno 3-5 litri d’acqua anziché 15.

Installare soffioni e riduttori di flusso

Rubinetto d'acqua
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I soffioni e riduttori di flusso sono dei piccoli accessori che permettono davvero di fare la differenza sui consumi d’acqua domestici, soprattutto in bagno. Si tratta infatti di piccoli dispositivi in plastica che, installati sul profilo dei rubinetti, permettono di ridurre la quantità d’acqua senza però alterare le necessità quotidiane.

Come? In un modo molto semplice, tramite una speciale trama, questi accessori mescolano l’acqua con migliaia di bollicine d’aria. In questo modo, la potenza del flusso che sgorga dal rubinetto rimarrà invariata, tuttavia si sprecherà di meno.

Preferire la doccia al bagno

Doccia, risparmiare acqua
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Per quanto riguarda l’igiene personale e l’uso d’acqua, una falsa credenza è davvero dura a morire. In molti ritengono infatti che, poiché durante la doccia il flusso è costante e immediatamente scaricato, si sprechi più acqua rispetto a un bagno caldo. Così non è:

  • Bagno: dai 100 ai 170 litri d’acqua, a seconda della capienza della vasca;
  • Doccia: dai 60 ai 90 litri d’acqua per 5-10 minuti, a seconda dell’intensità del getto.

Per quanto la doccia rappresenti un flusso continuo e immediatamente scaricato, l’erogatore è pensato per emettere quantità minori d’acqua rispetto alla portata ben più generosa di un classico rubinetto per vasca.

Recuperare l’acqua fredda

Quante volte capita di aprire il rubinetto dell’acqua calda e dover attendere anche parecchi minuti prima che effettivamente il flusso del rubinetto risulti confortevole? Si tratta di un problema fisiologico, dovuto all’acqua rimasta ferma nei tubi nel tratto successivo alla caldaia, che aumenta a seconda delle distanza del rubinetto con la caldaia stessa.

Una buona idea potrebbe essere quella di recuperare quest’acqua. Ad esempio posizionando una vaschetta all’interno del lavandino o, ancora, un secchio sotto la doccia. In attesa che il flusso si scaldi, l’acqua fredda verrà raccolta e la si potrà utilizzare per le pulizie domestiche o, ancora, per annaffiare i fiori.

Chiudere i rubinetti quando si lavano i denti

Risparmiare acqua, lavarsi i denti

Può sembrare una banalità, ma chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti può evitare degli sprechi incredibili. Considerando una durata media di tre minuti, il consumo è infatti pari a:

  • Rubinetto aperto: 20-30 litri;
  • Rubinetto chiuso: 1.5 litri.

Come risparmiare in bagno: l’energia elettrica

Non solo acqua, in bagno è necessario anche risparmiare energia elettrica: tra lavatrici, accessori per l’igiene e la bellezza, riscaldamento e illuminazione, le fonti di spreco sono davvero tantissime.

Scegliere elettrodomestici di classe A+

La scelta degli elettrodomestici, in particolare la lavatrice, può avere un impatto importante su come risparmiare in bagno l’acqua. Meglio infatti scegliere apparecchi di classe A+ o successiva, pensati per lavare il bucato con quantità inferiori d’acqua rispetto ai modelli più classici.

Il numero dei risciacqui è poi solitamente inferiore – ma non meno efficace – e questo può ridurre anche del 30% le necessità d’acqua per ogni ciclo di lavaggio.

Installare lavatrici A+

Risparmiare in bagno, lavatrice A+
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In modo simile al consumo d’acqua, le lavatrici di classe A+ o successiva sono ideali per ridurre sensibilmente l’energia consumata a ogni singolo lavaggio. Basti pensare che una lavatrice tradizionale consuma circa 415 kWh l’anno, contro i soli 218 kWh di una classe A+.

È utile poi regolare le temperature. Se i panni devono essere solo rinfrescati e non vi sono macchie resistenti, è possibile ricorrere al lavaggio a 30 gradi. Non si attiveranno le resistenze riscaldanti della lavatrice, per un consumo davvero ridottissimo.

Non utilizzare l’asciugatrice

Aciugatrice

L’asciugatrice è uno degli elettrodomestici più famelici di energia presente all’interno delle abitazioni. A seconda della classe, può richiedere dai 2 ai 5 kWh per ogni ciclo di bucato. Questo vale sia per gli elettrodomestici stand-alone che per le funzioni d’asciugatura integrate nelle lavatrici.

Meglio quindi preferire l’asciugatura naturale, anche più ecologica. Non solo a livello di consumi, ma anche di inquinamento. L’asciugatrice è una delle principali fonti di emissione di microplastiche tessili.

Cambiare lampadine, anche agli specchi

Le vecchie lampadine a incandescenza si possono cambiare per ridurre i consumi energetici. Ed è una regola valida anche in bagno: sostituendo i bulbi classici con luci LED, si può arrivare a consumare anche solo il 5 o il 10% dell’energia richiesta dalle soluzioni tradizionali.

Ciò vale anche per specchi e armadietti, a cui spesso non si presta attenzione. Vi sono in commercio moltissimi faretti LED che si avvitano perfettamente ai piccoli connettori di questi mobili da bagno.

Evitare stufette e aeratori

La stufetta elettrica è uno degli alleati per combattere il freddo invernale in bagno, soprattutto in case non più giovanissime. Eppure, per quanto rimanga accesa per pochi minuti, è molto vorace di energia. Anche 1200w a ogni accensione. Meglio allora pensare di migliorare l’isolamento termico del proprio ambiente, individuando fessure che danno sul muro esterno e sigillando i profili delle finestre.

Un discorso analogo per gli aeratori, anche se in alcune situazioni necessari. Quando il bagno è cieco, ossia privo di finestre, ci sono proprio dei regolamenti che impongono l’utilizzo degli areatori, per garantire un corretto ricircolo dell’aria. Ma se il bagno è dotato di opportune finestre, non vale la pena installarlo.

Usare l’acqua calda solo se necessario

Risparmiare in bagno, boiler
Fonte: Pexels

Se l’impianto per la produzione di acqua calda è elettrico, sia istantaneo oppure con boiler, ogni volta che si apre l’acqua calda si ha un consumo di energia. Ma è davvero necessario ricorrere sempre all’acqua calda?

A volte, ad esempio, si apre il rubinetto dell’acqua calda per lavarsi le mani e si finisce prima che effettivamente l’acqua tiepida possa sgorgare, a causa della distanza tra caldaia e rubinetto. Ma nel momento in cui si apre il rubinetto, la caldaia si attiva, stiamo quindi sprecando energia.

Scollegare accessori in stand-by

Spazzolino elettrico
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I rasoi, le piastre per capelli, phon di ultima generazione, spazzolini elettrici: meglio scollegare qualsiasi accessorio da bagno quando non in utilizzo, per evitare finisca in stand-by. La piccola lucina rossa di segnalazione, infatti, consuma inutilmente energia e può avere anche un peso di 20/50 euro l’anno sulla bolletta, sommando tutti i dispositivi a disposizione.

Se il dispositivo è a batteria, come nel caso degli spazzolini elettrici, è bene anche scollegare il suo caricatore una volta ripristinati i livelli di autonomia.

Risparmiare in bagno: i dubbi più comuni

Risparmiare in bagno
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Ma quali sono i dubbi più comuni sul risparmio di acqua ed energia in bagno, quali le abitudini che bisognerebbe adottare sin da subito per evitare di vedere la bolletta lievitare e, naturalmente, ridurre il proprio impatto ambientale?

Quanto dovrebbe durare una doccia?

Spesso si possono ottimizzare i consumi domestici anche semplicemente riducendo la durata delle nostre attività in bagno. Ad esempio, limitando il tempo trascorso in doccia si possono ridurre i consumi idrici annuali anche del 15% e almeno del 5% quelli energetici.

Ma qual è la durata ideale di una doccia? Gli esperti parlano di 5 minuti massimi, chiudendo sempre i rubinetti mentre ci si insapona. Si tratta di tempistiche davvero ristrette e, per questo, il consiglio è quello di non superare i 7-10 minuti.

Quanto si risparmia lavando a freddo in lavatrice?

Un ciclo di lavaggio a freddo in lavatrice arriva a consumare anche il 20% in meno del corrispondente ciclo a 40 oppure a 60 gradi. Per questa ragione, quando lo sporco non è troppo ostinato, è utile disattivare il riscaldamento dell’acqua, con l’apposito pulsante previsto sull’apparecchio.

Le lavatrici moderne sono anche dotate di cicli di lavaggio “ecologici”, che permettono di dimezzare l’acqua utilizzata all’interno del cestello e ridurre il più possibile la temperatura dell’acqua.

Il boiler va tenuto sempre acceso?

Spesso ci si chiede se il boiler di casa debba essere sempre tenuto acceso o, al contrario, utilizzato al bisogno. Rispondere non è semplice, poiché molto dipende dagli stili di utilizzo.

Per una famiglia che trascorre molto tempo in casa, e composta da quattro o più membri, mantenere sempre acceso il boiler potrebbe rappresentare un risparmio. Al contrario, per chi trascorre molto tempo lontano da casa, è più vantaggioso installare boiler e caldaie smart, ovvero connessi alla rete, da accendere da remoto circa un’ora prima di rincasare.

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