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Come ricominciare ad allenarsi dopo le vacanze

Per ritornare in forma e riperdere i chili persi prima delle vacanze, è importante ritornare ad allenarsi. Ma in che modo? Di certo, è meglio non esagerare sin da subito: dopo un periodo di riposo, è facile correre il rischio di infortuni. Ma quali consigli seguire? Lo abbiamo chiesto ad un medico dello sport. Ecco cosa ci ha suggerito.

Come ricominciare ad allenarsi dopo le vacanze

Qual è il modo migliore per ricominciare ad allenarsi dopo le vacanze? Questo è quello che in molti si chiedono dopo un periodo trascorso senza fare attività fisica, come le vacanze estive, oppure altre festività. Abbiamo chiesto ad un medico dello sport di darci qualche consiglio.

Come ricominciare ad allenarsi dopo le vacanze

È bene sottolineare che il ritorno all’attività fisica dopo un lungo periodo di sedentarietà (come accade ad esempio durante le vacanze) è un momento delicato e allo stesso tempo importante, al punto che vanno osservate alcune indicazioni fondamentali per evitare di sovraccaricare il proprio fisico o parti di esso, causando ad esempio stiramenti. Il rischio, infatti, è quello di incombere in infortuni o in periodi di malessere, per il solo scopo di cercare di tornare allo stato di forma precedente.

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Meglio non esagerare

Uno degli aspetti più difficili da affrontare riguarda infatti la frenesia nella ripresa degli allenamenti dopo un periodo di stop, sottovalutando spesso che l’organismo (e nello specifico gli apparati muscoloscheletrico e cardiovascolare) necessitano di una lenta e graduale somministrazione dell’esercizio fisico per sviluppare nuovamente tutte quelle che sono le caratteristiche fisiologiche, biochimiche e ormonali dell’adattamento all’allenamento.

Pertanto, partendo dal noto presupposto che, se svolto con intelligenza, fare sport fa bene e che quindi il consiglio è sempre quello di riprendere l’attività dopo le vacanze, le indicazioni da seguire sono in linea di massima simili per tutti i soggetti sportivi, indipendentemente dal tipo di sport e dal grado di impegno.

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Fonte: Pexels

Conoscere il proprio corpo

È importante avere consapevolezza nei propri mezzi atletici e del proprio grado di allenamento. Infatti, saper conoscere il proprio corpo e avere coscienza dei propri limiti in ambito sportivo sono gli aspetti fondamentali per poter praticare una corretta attività fisica, senza eccedere nell’intensità e nella frequenza degli allenamenti. Queste devono essere le basi di una ripresa responsabile.

Quali allenamenti preferire?

L’ideale sarebbe ripartire con un programma settimanale di 2/3 sedute di 45/60 minuti ciascuna, alternando (in caso di attività in palestra) attività anaerobica (sala pesi, circuiti, ecc..) a quella aerobica (cyclette, tapis roulant, step, nuoto) e cercando di prediligere quest’ultima per permettere una miglior stimolazione del metabolismo lipidico, dell’apparato cardiocircolatorio, respiratorio e muscoloscheletrico, andando lentamente a incrementare la durata e/o le sedute, senza eccessi. Inoltre, all’inizio e alla fine dell’allenamento è fondamentale dedicare del tempo allo stretching muscolare.

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Allungare e riscaldare i muscoli da impegnare nell’allenamento è infatti fortemente indicato dopo un lungo periodo di riposo, così come è utile alla fine dell’allenamento per ridurre il rischio di sviluppare infortuni muscolari. Infine, è fondamentale affiancare la ripresa degli allenamenti a una dieta equilibrata e a un’idonea idratazione, che contribuiscono al ritorno a uno stile di vita sano, considerando che spesso questi due elementi vengono trascurati durante le vacanze per potersi concedere qualche libertà in più.

Lo sport fa bene, se fatto con intelligenza

Queste indicazioni valgono per tutti, ma appare ovvio che nei soggetti che presentano patologie, lesioni muscolo-scheletriche (come strappi) o cardiopatie, oltre alla ripresa intelligente dell’attività fisica dopo le vacanze, sia sempre da tenere sotto controllo la problematica di base. Sebbene sia risaputo che l’attività fisica sia quasi sempre benefica e funga da agente protettivo per una gran parte di patologie, questa deve essere svolta con intelligenza e consapevolezza.

Il contributo è del dottor Gabriele Tomassi, medico dello sport di MioDottore

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