
Swimply: l’Airbnb delle piscine private(www.greenstyle.it)
Comprare una casa con piscina può rappresentare un investimento oneroso ma anche una fonte di reddito significativa.
Grazie a piattaforme come Swimply, è infatti possibile affittare a ore la propria piscina privata, coprendo non solo le spese di manutenzione ma addirittura il mutuo dell’abitazione.
Ispirata al modello di Airbnb, Swimply è una piattaforma che consente ai proprietari di piscine di mettere a disposizione gli spazi esterni delle proprie abitazioni per brevi periodi, offrendo agli utenti la possibilità di prenotare una vasca per qualche ora. L’app, nata negli Stati Uniti e ora diffusa in diversi Paesi tra cui Canada e Australia, sta rapidamente conquistando anche l’Europa.
Registrarsi su Swimply è semplice: il proprietario carica foto, descrizioni, orari di disponibilità e prezzi, scegliendo se offrire anche servizi aggiuntivi come lettini, barbecue o docce. I clienti possono così selezionare e prenotare la piscina che preferiscono in base a criteri come zona e costo. Le tariffe variano generalmente tra 20 e 200 dollari l’ora, in base a qualità, posizione e optional della piscina.
Un punto importante è che l’affitto è riservato a maggiorenni e non è permessa l’organizzazione di feste o eventi, per garantire sicurezza e rispetto della proprietà privata. La piattaforma trattiene una commissione, mentre il resto del compenso spetta direttamente al proprietario.
Un caso di successo: l’esperienza di Jim Beach
Tra i racconti più noti c’è quello di Jim Beach, conduttore radiofonico statunitense, che ha condiviso la sua esperienza sul New York Post. Jim e sua moglie hanno iniziato ad affittare la piscina del giardino di casa a 52 euro l’ora, riuscendo a generare un guadagno tale da coprire le rate del mutuo. Oggi, dopo aver estinto il debito, i profitti derivanti dall’affitto della piscina sono diventati una fonte di reddito supplementare con cui hanno potuto effettuare lavori di ristrutturazione, come il rinnovo della cucina.
La piscina dei Beach ha ricevuto oltre 200 recensioni a cinque stelle, con gli utenti che la definiscono una vera “oasi privata”. È interessante notare che per venire incontro anche agli amanti degli animali, è consentito portare cani pagando un supplemento per le operazioni di pulizia.

L’affitto di piscine private tramite app come Swimply sta diventando un vero e proprio fenomeno, soprattutto negli Stati Uniti. Nelle aree suburbane e periferiche, alcuni proprietari dichiarano di guadagnare fino a 2.000 euro al mese con questa attività. Durante la scorsa estate, in particolare in California, famiglie e privati sono riusciti a incassare anche dodicimila dollari in pochi mesi, esclusa la quota trattenuta dalla piattaforma.
Il servizio rappresenta un’opportunità sia per chi desidera godersi una piscina senza acquistare casa, sia per chi vuole ammortizzare i costi di manutenzione e mutuo. Inoltre, consente di valorizzare spazi privati spesso inutilizzati, creando un modello di sharing economy che coniuga guadagni e socialità.
Come funziona la prenotazione e quali sono i costi?
L’utente interessato scarica l’app Swimply, seleziona la piscina desiderata e prenota l’orario in modo semplice e veloce. La prenotazione viene confermata dal proprietario, che può impostare regole precise per l’utilizzo, come il numero massimo di persone o il divieto di feste. Il prezzo dipende da fattori quali la tipologia di piscina – ad esempio un’infinity pool o una vasca con idromassaggio – la posizione della casa e i servizi accessori.
In alcune località, l’affitto può includere accesso a scivoli d’acqua, trampolini, barbecue e lettini, contribuendo a rendere l’esperienza più completa e gradevole.
Lanciata negli Stati Uniti, Swimply sta estendendo la sua presenza anche in altri Paesi, aprendo la strada a un modello di sharing economy innovativo nel settore immobiliare e del tempo libero. L’aspettativa è che, grazie al clima mediterraneo e alla diffusione di seconde case con piscina, la piattaforma possa presto affermarsi anche in Italia e nel resto d’Europa, offrendo ai proprietari una nuova fonte di reddito e agli utenti un modo accessibile per godersi momenti di relax.