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Come coltivare la camomilla in vaso e le cure per la pianta

La camomilla è una pianta che richiede poche cure e da grandi soddisfazioni. Ma vediamo come coltivarla in vaso e giardino con questi semplici passaggi.

Come coltivare la camomilla in vaso e le cure per la pianta

Fonte immagine: Pixabay

La camomilla, con il suo delicato fiore bianco dal cuore giallo come un piccolo sole, è una delle piante più apprezzate al mondo, non solo per il suo aspetto semplice e delicato, ma anche per le sue innumerevoli virtù benefiche.

La pianta risponde anche al nome scientifico di “Matricaria chamomilla”, un illustre membro della famiglia delle Composite/Asteraceae.

Si tratta di una pianta annuale ed erbacea, caratterizzata da un delicato fusto dell’altezza di circa 50 centimetri, che sorregge una margheritina bianca che, nella nostra mente, tendiamo ad associare immediatamente a una calda tisana rilassante.

Come è fatta la pianta della camomilla?

In natura puoi trovare diverse varietà di piante di camomilla. In montagna puoi trovare la camomilla selvatica, che cresce indisturbata anche a grandi altitudini. Proprio questa varietà è apprezzata nel campo delle erbe officinali, in quanto cresce in terre incontaminate e in mezzo all’aria più pura.

In natura è possibile trovare anche altre varietà, come la rustica Anthemis Arvensis, detta anche camomilla bastarda e la profumata Anthemis nobilis, anche detta “camomilla romana”. Ma allora, come riconoscere la vera camomilla?

La Matricaria chamomilla è riconoscibile per le sue foglie verdi che sono attraversate da sottili incisioni e, soprattutto, per i petali, che dopo la fioritura, generalmente da maggio a settembre/ottobre, appaiono rivolti verso il basso. In più, il profumo della vera camomilla è inconfondibile.

Camomilla: la coltivazione della pianta in 8 passaggi

camomilla
Fonte: Pixabay

Ma è possibile coltivare camomilla in casa? In caso positivo, di quali cure ha bisogno questa pianta? A fronte dell’incredibile resa che può regalare, la coltivazione di questo vegetale è incredibilmente semplice, anche per te che intendi coltivare la camomilla bio.

Prima di metterti all’opera, studiamo quindi quali sono le caratteristiche del terreno necessarie, vediamo di quanta acqua ha bisogno la pianta e scopriamo tutto quello che ogni aspirante coltivatore di camomilla dovrebbe sapere.

La scelta del terriccio

Dove piantare la camomilla? La pianta Matricaria chamomilla è piuttosto umile, è capace di adattarsi a molti tipi di terreno, anche quelli più poveri. Questo vegetale predilige terreni asciutti.

Nonostante la grande adattabilità della Matricaria, sarà comunque benaccetta un’aggiunta di sostanze nutritive e organiche nel terreno. Dopodiché, non avrai più bisogno di concimare ulteriormente la terra.

La semina

Una volta stabilito il terreno ideale, è il momento di passare alla semina della camomilla. Il procedimento è davvero semplice. Infatti, ti basterà bagnare leggermente e in modo uniforme il terreno, quindi dovrai gettare a spaglio i semi, distribuendoli in modo uniforme.

Copri con un leggero velo di terra ed il gioco è fatto.

La semina dovrebbe avvenire in primavera, da aprile fino a giugno.

Come si coltiva la camomilla in vaso?

Se preferisci optare per la coltivazione della pianta di camomilla in vaso, bisognerà anticipare la semina di qualche mese, preferibilmente a Febbraio. In tal caso, durante la stagione fredda i vasi dovrebbero essere posizionati in un luogo che sia ben illuminato dal sole, ma anche riparato.

Se vuoi sfoggiare la camomilla in vaso sul balcone, scegli dei vasi rettangolari da appendere alla ringhiera.

Nella predisposizione del contenitore, versa uno strato di cocci o palline di argilla espansa per favorire un maggior drenaggio e una migliore areazione del terriccio. Durante la coltivazione potrai aggiungere anche del fertilizzante per favorire lo sviluppo della pianta.

Esposizione

Quando pensiamo alle piante di camomilla, ci viene in mente la delicata margheritina bianca baciata dal sole. Ed è proprio di questo che la Matricaria chamomilla ha bisogno, del sole diretto, per poter crescere rigogliosa.

Innaffiature

Di quanta acqua ha bisogno la pianta di camomilla? Finché non vedrai spuntare le piantine dopo la semina, è bene innaffiare il terreno regolarmente. Quando vedrai spuntare il fiore di camomilla, in piena terra sarà la stessa pioggia a provvedere alle necessarie irrigazioni.

In vaso, invece, dovremo innaffiare regolarmente la pianta, ricordando di mantenere il terreno umido ma non troppo bagnato.

Evita di creare i fastidiosi e dannosi ristagni di acqua.

Moltiplicazione per seme

Le piante di camomilla sono semplici da “moltiplicare”. In effetti, ci pensa la stessa pianta a fare tutto il lavoro. Sebbene i fiori siano la parte da raccogliere, alcuni di essi rilasceranno spontaneamente i propri semini, per cui la pianta provvederà a riprodursi in maniera pressoché è autonoma.

Non a caso, è considerata come una pianta “infestante” e invadente.

Se intendi avviare una coltivazione, tuttavia, sarà saggio provvedere alla moltiplicazione della camomilla lasciando alcune piante sul terreno.

Malattie e parassiti

Uno dei tanti punti a favore di questa pianta è che difficilmente viene attaccata da parassiti o altre malattie. Fra questi potrebbero però esservi gli afidi; irrigazione e umidità eccessive potrebbero invece causare peronospora, una malattia causata da funghi.

Raccolta e conservazione della camomilla

I capolini fioriti della pianta vanno raccolti da maggio a settembre/ottobre, quando sono in piena fioritura, preferibilmente la sera, dopo una giornata senza pioggia.

La raccolta dei fiori maturi può essere effettuata a mano o attraverso l’utilizzo di speciali pettini.

Potresti raccogliere solo i fiori o scegliere di recidere la pianta per poi farla essiccare in un luogo fresco, ventilato e all’ombra.

Curiosità sulla pianta

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Tutti noi ben sappiamo quali e quanti effetti benefici vengono attribuiti alla pianta di camomilla. L’infuso è considerato un valido calmante, viene impiegato per alleviare il mal di stomaco e l’ansia, per ridurre i dolori mestruali e persino per combattere il mal di testa in modo naturale.

L’utilizzo di questo rimedio va però evitato da chi manifesta una certa sensibilità verso le piante appartenenti alla famiglia delle compositae, come il carciofo e la lattuga.

Inoltre, sapevi che il nome “camomilla” deriva dal greco “chamáimēlon”? La parola è il risultato dell’unione di due termini, ovvero “chamáiterra e “melonmela, in riferimento all’odore della pianta, che somiglierebbe a quello di una mela.

Il significato simbolico della camomilla

Infine, vediamo qual è il significato della pianta di camomilla. Per via delle sue proprietà calmanti e per la grande adattabilità di questo vegetale, la pianta è considerata un simbolo di forza e della capacità di resistere alle avversità.

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