
C’è una tradizione antica che supera i confini del tempo e dello spazio e che utilizza le piante come coloranti naturali: caffè, buccia di cipolla e barbabietola sono solo alcune delle numerose opzioni che abbiamo a disposizione in casa per tingere i tessuti.
I coloranti naturali, che vengono utilizzati anche per corpo e capelli, sono un’alternativa green ad un problema piuttosto diffuso. Oggi scopriamo come utilizzare la cipolla e quale meccanismo ci può portare ad ottenere il risultato sperato.
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Buccia di cipolla: il colorante per vestiti
Iniziamo il nostro processo dall’acquisto della materia prima (cipolle rosse e gialle) per tessuti come cotone, lino, lana e seta; una tovaglia sbiadita, dei fazzoletti rovinati a cui serve una nuova vita. La cipolla rossa ci regalerà un colore amaranto che può essere regolato in fase di cottura.  Procuriamoci un colino a rete, una pentola, stendibiancheria, 10 cipolle rosse o gialle e il tessuto.
Immergete il tessuto da colorare in una pentola piena di acqua. Accendete il fuoco e scaldate lentamente, lasciando bollire l’acqua per circa venti minuti. Contemporaneamente riempite di acqua un’altra pentola da tintura e ponete all’interno le bucce di cipolla. Lasciate sobbollire le bucce per un’ora, fino a quando l’acqua ha assunto un colore intenso e le bucce di cipolla sono diventate trasparenti.
Filtrate le bucce della cipolla con un colino. Il liquido ottenuto è il colorante. Aggiungete il tessuto e lasciatelo a mollo per 40 minuti, poi fate raffreddare per 12 ore. Risciacquate con acqua fredda e il risultato finale è un tessuto completamente nuovo e 100% green. Per regolare il colore ricordatevi in fase di abolizione di sfruttare il vapore per alleggerirne l’intensità . La lana va risciacquata con acqua che ha la stessa temperatura del tessuto, perché non si rovini.