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Piante da interni alte: quali scegliere

Alcune piante da interni raggiungono altezze elevate anche se adatte alla coltivazione indoor: i migliori esemplari.

Piante da interni alte: quali scegliere

Fonte immagine: Pixabay

Le piante da interni si rivelano una preziosa risorsa sia per abbellire e arredare la casa, sia per poter godere delle loro proprietà benefiche per quanto riguarda la capacità di migliorare e purificare l’aria. Esistono alcune tipologie di piante che si sviluppano soprattutto in altezza, raggiungendo un’estensione anche superiore ai due metri. Conoscerle e informarsi sulle singole caratteristiche è indispensabile qualora si scelga di acquistarne alcune di queste specie, in modo tale da poter predisporre al meglio lo spazio e permettere alle piante di crescere in modo sano e rigoglioso. Ecco una raccolta di piante da interni alte particolarmente decorative.

Yucca

Yucca

La yucca appartiene alla famiglia Agavaceae, tipica delle zone a clima tropicale secco e comprendente oltre trenta specie complessive. Se in natura può raggiungere anche i venti metri, quando cresce all’interno delle case riesce a svilupparsi fino a due metri di altezza. Si caratterizza per un fusto cilindrico poco ramificato, foglie persistenti di colore verde intenso che si presentano spinose nella punta. I fiori, invece, sono rappresentati da infiorescenze di colore chiaro o bianco che tendono a svilupparsi nella parte centrale del ciuffo. Per crescere al meglio, la yucca necessita di un’ottima illuminazione e di poche attenzioni. Durante la stagione vegetativa da marzo ad ottobre, è indispensabile tuttavia procedere con annaffiature abbondanti prestando attenzione alla formazione di ristagni d’acqua, mentre nei mesi più freddi è possibile fornire acqua in modo meno frequente.

Filodendro

Un’altra pianta alta che vive bene all’interno è il filodendro, specie perenne e sempreverde che appartiene alla famiglia delle Araceae. Si tratta di una pianta a portamento rampicante che può raggiungere anche i due metri di altezza anche all’interno di un appartamento. Il fusto è nodoso mentre le foglie sono di colore verde chiaro nella fase giovanile, mentre tendono a intensificare la tonalità nella pianta adulta. I fiori sono costituiti da infiorescenze chiare. Per quanto riguarda le esigenze di cura, il filodendro necessità di molta luce sebbene indiretta e teme le basse temperature, prediligendo gli ambienti umidi e non troppo secchi.

Ficus benjamin

Ficus Benjamin
Fonte: Pixabay

Il ficus benjamin è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Moracee, originaria dell’Asia e in grado di raggiungere anche un’altezza di trenta metri in natura. Coltivata in vaso, all’interno delle case, può arrivare fino a tre metri di altezza. Si caratterizza per un portamento elegante, rami sottili e foglie verdi e lucide. Non è una pianta particolarmente difficile da curare, purché si presti attenzione alla temperatura e all’esposizione al sole: è preferibile tenere la pianta al riparo dalle temperature troppo basse e da eventuali correnti d’aria, assicurando la luce naturale senza tuttavia esporla direttamente ai raggi del sole. È anche importante garantire un’umidità costante soprattutto durante la stagione estiva, procedendo con annaffiature regolari e facendo in modo di vaporizzare le foglie con dell’acqua abbastanza spesso.

Sterlizia

Particolarmente decorativa e apprezzata è la sterlizia, pianta che può raggiungere anche i due metri di altezza che appartiene alla famiglia delle Musaceae. Chiamata anche “uccello del paradiso”, è originaria dell’Africa meridionale e non è particolarmente difficile da coltivare.  Richiede un ambiente caldo e soleggiato che si caratterizzi per una buona umidità soprattutto durante la stagione calda. Le foglie sono lunghe e lanceolate, mentre dai lunghi steli spuntano le caratteristiche infiorescenze costituite da tre petali di colore arancio e da uno centrale di colore blu. È fondamentale annaffiare abbondantemente la pianta in estate, mentre in inverno l’apporto d’acqua deve essere ridotto progressivamente.

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