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Centrali a biomasse: come funzionano e dove sono in Italia

Le centrali elettriche a biomasse producono elettricità grazie al vapore rilasciato durante la combustione delle biomasse. Ma quanto conviene questo tipo di energia rinnovabile?

Centrali a biomasse: come funzionano e dove sono in Italia

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Le centrali a biomasse sono impianti elettrici e/o termici che vengono alimentati da materiali organici e biodegradabili di origine vegetale o animale, le cosiddette biomasse. Grazie a questo tipo di tecnologia, è possibile ridurre la dipendenza da combustibili fossili, in un processo di decarbonizzazione ormai considerato essenziale per la salvaguardia del nostro Pianeta.

Ma esattamente come funzionano le centrali a biomasse? E dove si trovano in Italia?

In questo articolo vedremo quali sono gli impianti a biomasse, come viene prodotta l’energia e quanto è effettivamente conveniente questa fonte rinnovabile. Prima, però, ricordiamo cosa sono le biomasse.

Cosa sono le biomasse? Una spiegazione semplice

Con il termine “biomasse” si intende del materiale biodegradabile che può derivare dai processi agricoli, dall’allevamento del bestiame, dalla silvicoltura o da scarti di origine industriale e urbana.

Con ciò si includono quindi tutti quei materiali organici (ossia derivanti dal processo di fotosintesi) che derivano da resti animali o vegetali.

Mediante la conversione di questi materiali – processo che avviene per l’appunto all’interno delle centrali a biomasse – è possibile produrre un’energia pulita e rinnovabile, grazie alla quale potremo ridurre sempre più la nostra dipendenza dai combustibili fossili.

Ma quali sono e come funzionano gli impianti a biomassa?

Come funziona una centrale a biomasse?

Come è possibile trasformare residui di legname, letame o scarti agricoli in energia elettrica? L’intero processo di conversione di questi materiali avviene all’interno di speciali impianti, le cosiddette “centrali a biomasse”.

L’energia può essere ottenuta tramite diversi processi, come quello di combustione diretta, mediante pirolisi o gassificazione. Uno dei metodi più comunemente impiegati per ottenere energia termica ed elettrica si basa proprio sulla combustione delle biomasse.

Come avviene la combustione delle biomasse?

In poche parole, la biomassa viene bruciata all’interno di un’apposita camera di combustione. Durante questo processo si rilascia calore, che riscalda l’acqua presente in una caldaia, producendo vapore.

Questo viene inviato sotto pressione verso delle turbine, che inizieranno a girare azionando un alternatore, che a sua volta produrrà energia elettrica.

Dopodiché, fuoriuscendo dalla turbina, parte del vapore verrà recuperata e impiegata per il riscaldamento, mentre il resto del vapore verrà trasformato nuovamente in acqua, che tornerà in circolo nella caldaia. E così inizia un nuovo ciclo.

Centrali a biomasse: vantaggi e svantaggi

energie rinnovabili
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Riuscire a ricavare energia sfruttando gli scarti dell’agricoltura o di altre attività rappresenta senz’altro un modo straordinario per ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e inquinanti.

La biomassa è dunque una risorsa ecologica e “verde”, una soluzione che consente, peraltro, di dare nuova vita a rifiuti che bisognerebbe altrimenti smaltire in modo appropriato. Inoltre, quella da biomasse è considerata una forma di energia più stabile e continua rispetto ad altre rinnovabili, come l’eolico o il solare-fotovoltaico, in quanto non dipende dagli eventi climatici e meteorologici.

Sebbene quella da biomasse sia un tipo di energia promettente, bisogna comunque considerare i potenziali “contro” di questa risorsa.

Quali sono gli svantaggi delle centrali a biomasse?

Solitamente gli impianti a biomasse si basano sulla combustione del legno. Una sempre maggiore richiesta di questo tipo di risorsa potrebbe dunque comportare un maggior fabbisogno di alberi, con un maggiore rischio di incrementare il dramma della deforestazione.

Inoltre, anche se in quantità ridotte rispetto ai combustibili fossili, la combustione di biomasse determina la produzione di gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici, ragion per cui bisogna valutare bene sia i pro che i contro prima di adottare questa o altre forme di energia.

Quante centrali a biomasse ci sono in Italia?

Dove si trovano le centrali a biomasse in Italia? Nel nostro Paese questi tipi di centrali sono in progressivo aumento. Si stima che siano circa 2700 gli impianti a biomasse sparsi sul territorio, perlopiù localizzati in Lombardia, in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.

Quanta energia produce una centrale a biomasse?

Secondo le stime, ad oggi le centrali a biomasse presenti in Italia coprono una produzione totale di 19.562.000 Mwh, e riescono a soddisfare circa il 6% del fabbisogno energetico nazionale.

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