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Canile della Muratella, arriva la petizione

Nasce dai social network una petizione per evitare la chiusura del canile della Muratella di Roma: al momento, vi sono già oltre 13000 firmatari.

Canile della Muratella, arriva la petizione

Fonte immagine: Pixabay

I canili comunali di Roma rischiano la chiusura: dopo la proroga di un mese, è giunto il parere negativo dell’Anac alla prosecuzione dell’affidamento. E così, dal prossimo 31 gennaio, le strutture del Poverello e della Muratella resteranno senza gestione e verranno conseguentemente chiuse: i cani ospitati, circa 600, sembra verranno trasferiti in canili privati convenzionati e i 100 lavoratori rischieranno le loro occupazioni. Mentre la questione viene dibattuta sul piano politico, con diverse prese di posizione sulla stampa capitolina nelle ultime ore, dai social network giunge un accorato appello: una petizione, già firmata da quasi 13.000 sostenitori.

La petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org, spiega come il canile della Muratella accolga ogni anno oltre 2.000 tra cani e gatti. La chiusura del 31 gennaio, si legge sempre nell’appello, sarebbe dovuta al susseguirsi di proroghe negli ultimi 14 anni anni, un fatto che avrebbe determinato il mancato bando di affidamento, fino alla situazione attuale. Gli organizzatori della mobilitazione online spiegano come a rischio non vi siano solo gli animali, che verranno trasferiti in canili privati, ma anche e soprattutto 100 lavoratori, i quali si occupano da anni degli amici a quattro zampe, spesso anche 7 giorni su 7. Una struttura indispensabile, secondo i firmatari, capace di ridurre il problema del randagismo e di gestire al meglio la saluta pubblica, nonché il recupero degli animali.

L’appello, indirizzato al Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca, è accompagnato da un video di testimonianze sull’utilità della struttura. Nel testo, così si legge:

I cittadini di Roma saranno privati di un servizio che garantisce la salute pubblica con il contrasto alle malattie trasmissibili dagli animali alle persone (prima fra tutte la rabbia), la lotta agli abbandoni di animali e il recupero comportamentale dei cani strappati alle mafie dei combattimenti. Le istituzioni del soccorso pubblico, come i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato perderanno un luogo di reperimento di cani da utilizzare per servizi di pubblica utilità.Tutto questo sarebbe un danno enorme al benessere di cani e gatti, ai lavoratori, ai cittadini e alle istituzioni. Con questa petizione le chiediamo di annullare la decisione, di non chiudere il canile e di trovare la soluzione che garantisca la legalità, l’interesse pubblico, il benessere dei cani e dei gatti e di fermare il licenziamento dei 100 lavoratori.

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