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I cani predicono il comportamento umano

I cani capiscono e predicono il comportamento umano e miglioreranno in questo compito nel tempo: lo rivela una ricerca sull'addomesticamento.

I cani predicono il comportamento umano

I cani predicono il comportamento umano ed evolvono progressivamente nel tempo per acquisire sempre più capacità cognitive. È questo il risultato di uno studio della Abertay University, che svela come secoli di addomesticamento abbiano creato nei quattrozampe delle risposte automatiche alle esigenze dell’uomo.

I proprietari di un cane non avranno forse bisogno di una conferma scientifica alla tipica fedeltà di Fido, ma pare proprio che la capacità unica dell’animale di predire, soddisfare e rispondere ai comandi umani sia insita nella genetica. E si evolve con il tempo, tanto che le future generazioni di cani saranno via via sempre più intelligenti. In particolare, pare che nel processo evolutivo di secoli di vicinanza all’uomo i cani abbiano selezionato dei comportamenti che non sarebbero automaticamente insiti nella loro natura, ma che risponderebbero unicamente alle necessità dei proprietari. Tali comportamenti – riportare un oggetto, sedersi, rispettare gli spazi abitativi, capire l’umore e regolarsi di conseguenza – sarebbero quindi stati tramandati da generazione a generazione, tanto che molte razze oggi non hanno bisogno di uno specifico training per compiere tali azioni. Così spiega Clare Cunningham, a capo del progetto:

Con l’addomesticamento dei cani, una delle abilità che gli animali hanno selezionato è l’attenzione al comportamento umano. Più vivono con gli umani, più sono attenti e questo significa che sanno leggere, e addirittura prevedere, il comportamento umano con sempre più efficienza man mano che la familiarità cresce.

Per raggiungere questo risultato, l’equipe di ricerca ha analizzato 24 cani, tutti con diversi livelli di addestramento, dai cuccioli abbandonati ai cani guida. In tutti i casi, gli animali comprendono degli indizi umani per il loro comportamento, come ad esempio il dito puntato per indicare una direzione di movimento. Non è però tutto: anche gli esemplari che non hanno mai vissuto a stretto contatto con l’uomo – o comunque per periodi molto limitati – sono in grado di interpretare in modo innato le azioni degli umani, segno di come probabilmente si tratti di una caratteristica che viene tramandata da una generazione all’altra. È sempre la ricercatrice poc’anzi citata a sottolinearlo:

Se queste abilità possono essere trasmesse da una generazione alla successiva, nel tempo vedremo i cani migliorare nella predizione del comportamento umano.

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