Autovelox, cambia tutto a settembre: dove verranno tolti e chi tira un sospiro di sollievo - greenstyle.it
Autovelox, da settembre cambieranno moltissime cose e molti potranno tirarei un sospiro di sollievo: ecco cosa sta per accadere.
I dispositivi di rilevazione della velocità installati in modo permanente sulle strade italiane rappresentano uno strumento fondamentale per il controllo del traffico e la sicurezza stradale. Tuttavia, nel corso del tempo, diverse sentenze hanno messo in evidenza come non tutti gli autovelox fissi rispettino appieno le disposizioni di legge, in particolare quelle relative all’omologazione, alla taratura e alla corretta segnalazione preventiva agli automobilisti.
Da settembre 2025, il quadro normativo si fa più stringente, soprattutto per quanto riguarda gli autovelox gestiti dagli enti locali. Le prescrizioni contenute nel Codice della Strada e nei regolamenti attuativi richiedono che tali apparecchiature siano sottoposte a controlli periodici e che la loro installazione sia accompagnata da una segnaletica chiara e ben visibile, elemento spesso carente in molte realtà comunali.
Le recenti pronunce della Corte di Cassazione e di tribunali amministrativi hanno evidenziato come la mancata osservanza di questi requisiti possa determinare l’illegittimità delle sanzioni emesse sulla base delle rilevazioni degli autovelox fissi. In particolare, si sottolinea l’importanza di garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure, per tutelare sia l’amministrazione pubblica sia gli automobilisti.
Autovelox, da settembre maggiori restrizioni
Il rischio di invalidità delle multe emanate tramite autovelox fissi comunali può generare un’ondata di ricorsi da parte dei cittadini, mettendo in difficoltà le casse degli enti locali e compromettendo l’efficacia stessa degli strumenti di controllo della velocità. Secondo stime recenti, migliaia di verbali potrebbero essere annullati se verranno accertate irregolarità nella gestione degli autovelox.

L’attenzione si concentra anche sulla gestione tecnica degli apparecchi, che devono essere omologati e calibrati secondo le norme europee e nazionali. La mancata revisione o taratura può infatti rappresentare un motivo di invalidità delle sanzioni, come più volte ribadito dalla giurisprudenza.
Di fronte a questa situazione, molti comuni si stanno attivando per mettere in regola i propri impianti, aggiornando le verifiche tecniche e migliorando la segnaletica stradale. Tuttavia, la complessità e i costi di tali interventi rappresentano un ostacolo non da poco, soprattutto per gli enti di dimensioni più ridotte.
Per i cittadini, è fondamentale essere consapevoli dei propri diritti e delle modalità di contestazione delle multe. Nel caso in cui si ritenga che un verbale emesso tramite autovelox fisso sia illegittimo, è possibile presentare ricorso, facendo leva sulle normative che regolano la validità degli strumenti di rilevazione e la loro corretta installazione.
Le amministrazioni comunali, dal canto loro, sono chiamate a rispettare scrupolosamente le normative e a garantire la trasparenza nella gestione dei dispositivi. L’adeguamento degli impianti e la corretta segnalazione preventiva diventano imperativi per evitare che le sanzioni diventino facilmente impugnabili.
Il mese di settembre rappresenta un momento critico per la regolamentazione degli autovelox fissi in Italia, con conseguenze importanti sia per le politiche di sicurezza stradale sia per l’efficacia delle misure sanzionatorie adottate dagli enti locali.
