Arboricoltura: 5 cose da sapere sul tree climbing
Una delle tecniche di arboricoltura sempre più in voga è il tree climbing, ovvero la cura e la manutenzione degli alberi in arrampicata. Una disciplina che deve essere eseguita da personale opportunamente formato e che permette di ottenere numerosi vantaggi. È infatti possibile analizzare da vicino le condizioni strutturali e di salute dell'albero, per procedere con degli interventi mirati, pensati per favorire la naturale rigenerazione dell'albero stesso.
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Il tree climbing è una tecnica di arboricoltura che sta prendendo sempre più piede, dati gli innumerevoli benefici che assicura alla crescita e alla salute delle piante. Grazie al tree climbing – letteralmente l’arrampicata sulle piante – si può infatti lavorare l’albero in modo preciso e minuzioso, ad esempio con delle potature mirate, per garantirne sempre il massimo del benessere. Ma cosa sapere sul tree climbing, quali sono i suoi vantaggi.
Innanzitutto, va detto che non è sufficiente essere degli scaltri arrampicatori per dedicarsi al tree climbing. Si tratta infatti di una precisa professione, con opportuni corsi di formazione e sicurezza, così come disciplinato dalla legge, così come prevede il Decreto Legislativo 81 del 2018 in materia di sicurezza sul lavoro. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Arboricoltura: cosa è il tree climbing
L’arboricoltura è quella disciplina che si occupa della coltivazione e della cura degli alberi, sia a scopo ornamentale che per opere di rimboschimento. Si tratta di un insieme di saperi e pratiche, sia a livello tecnico che scientifico, pensati per occuparsi del benessere delle piante davvero a tutto tondo: l’arbicoltura arriva infatti a studiare le caratteristiche delle piante anche a livello molecolare, per garantire sempre le migliori condizioni di crescita.
All’interno dell’arboricoltura, da qualche tempo si è sempre più diffusa la pratica del tree climbing. Di cosa si tratta? Chiamato anche “arrampicata in pianta”, si tratta di una tecnica che prevede di salire sull’albero, così da ispezionarne da vicino le condizioni ed eseguire operazioni di cura mirate. Il professionista passa infatti al vaglio tutti i rami e la chioma della pianta, identificando problemi strutturali, infestazioni, malattie e molto altro, per poi procedere con una minuziosa manutenzione. Quest’ultima può prevedere la potatura mirata di rami, così come altre tecniche.
Tree climbing e arboricoltura: 5 cose da sapere
Quella del tree climbing è certamente una disciplina affascinante, soprattutto nell’osservare i professionisti che, con grande maestria, si spostano da un ramo all’altro per vagliare le condizioni della pianta. Ma quali sono le 5 curiosità su questa disciplina?
Tree climbing: solo per esperti
Innanzitutto, così come già accennato in apertura, il tree climbing non può essere effettuato da semplici appassionati o abili arrampicatori, è infatti necessaria una formazione specifica. Questo per poter rispondere a due specifiche esigenze:
- saper identificare correttamente le problematiche che colpiscono l’albero;
- saper procedere in modo corretto ai problemi emersi;
- lavorare in piena sicurezza, così come prevede la normativa vigente.
Non a caso, il professionista si arrampica sempre sull’albero con le dovute protezioni, rappresentate ad esempio da appositi caschetti di sicurezza e corde anti-caduta.
Il tree climbing protegge l’albero
Il tree climbing rappresenta spesso una tecnica benefica e vantaggiosa per gli alberi, tanto che in alcuni casi può rappresentare una risposta per piante che, di primo acchito, sembrerebbero destinate all’abbattimento. Questa tecnica è infatti protettiva:
- non danneggia l’apparato radicale dell’albero;
- non altera o compatta il terreno;
- stimola l’albero ad approfittare delle sue naturali proprietà rigenerative.
Fatto di certo non meno importante, il treeclimbing permette di valutare con precisione la stabilità dell’albero stesso, operando così scelte più precise e mirate in merito a un abbattimento oppure a un salvataggio dell’albero stesso.
Nessun cantiere stradale
Gestire gli alberi tramite la tecnica dell’arrampicata, ancora, riduce gli intoppi dovuti alla gestione degli alberi, soprattutto in ambito urbano. Grazie a questa disciplina, per la maggior parte delle operazioni non è infatti necessario aprire un cantiere stradale, con tutto quello che ne consegue in termini di gestione del traffico automobilistico.
Inoltre, si riduce anche il rischio di caduta di rami potati e fronde, poiché spesso si utilizzano appositi cestelli e carrucole per la raccolta delle porzioni tagliate prima che cadano al suolo. In questo modo, si evita di danneggiare il terreno o le strutture sottostanti all’albero.
Minori costi di manutenzione
Il tree climbing rappresenta anche un risparmio per chi deve gestire alberi di qualsiasi grandezza, si tratti di opere di potatura, cimatura o di abbattimento. La possibilità di arrampicarsi sull’albero, infatti, evita il ricorso di costosi macchinari solitamente a noleggio: questi ultimi, oltre che ingombranti, devono essere operati da personale specializzato, con tutto quello che ne consegue sempre in termini di costi.
Un’altra riduzione dei costi è dovuta al fatto che, potendo intervenire in modo mirato sulle problematiche delle piante, il tree climbing evita il ricorso a soluzioni drastiche che, oltre a essere gravose per l’albero, hanno generalmente prezzi molto elevati.
Tree climbing come sport
Tra le tante curiosità, anche la possibilità di praticare il tree climbing come disciplina sportiva. Non a caso, vengono organizzati i Campionati Italiani di Tree Climbing dalla SIA, la Società Italiana di Arboricoltura.
I partecipanti devono superare diverse prove di destrezza, sia nell’arrampicarsi sugli alberi che nello spostarsi all’interno della chioma, nonché dimostrare la loro abilità in interventi di recupero e salvataggio.
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