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Ammonium Carbonicum

Ammonium Carbonicum, rimedio omeopatico: proprietà curative e indicazioni sul dosaggio.

Ammonium Carbonicum

Fonte immagine: Globuli | Shutterstock

L’Ammonium Carbonicum è una soluzione omeopatica derivata dal sale di ammonio dell’acido carbonico. Dall’aspetto esteriore che ricorda i grani di sale grosso, questo composto ha formula chimica (NH4)2CO3 e presenta un forte odore d’ammoniaca. I suoi cristalli risultano caustici ed estremamente solubili in acqua.

Prima di divenire soluzione omeopatica, l’Ammonium Carbonicum viene generato in natura dalla decomposizione di sostanze organiche. A questo stadio risulta tossico e necessita quindi in maniera obbligata, al contrario di altre soluzioni omeopatiche derivate dall’erboristeria, di attraversare il processo di diluizione e dinamizzazione affinché possa essere utilizzato nel trattamento di alcune tipologie di affezioni.

Omeopatia
Fonte: Homeopathy pills on the green leaf closeup | Shutterstock

Proprietà curative

Sulla base del principio cardine dell’omeopatia, ovvero che il “il simile interviene sul simile”, l’Ammonium Carbonicum potrà essere utilizzato nel trattamento di affezioni che interessano ad esempio l’irritazione dei tessuti, problemi legati all’espulsione incontrollata di sangue (emorragie, epistassi, emottisi o emorroidi) e a varie affezioni dell’apparato respiratorio.

L’irritazione delle mucose di naso, bocca, gola, genitali femminili, stomaco e intestino oltre che degli occhi è trattabile qualora vengano rispettate alcune caratteristiche specifiche:

  • Naso: le mucose nasali devono presentare striature di sangue e/o escoriazioni lungo il bordo delle narici;
  • Bocca: saliva troppo acida che escoria le labbra;
  • Gola: gonfia, tendente al violaceo, con sanguinamento e/o tonsille doloranti;
  • Genitali femminili: escoriazioni a labbra e vagina, con tendenza al gonfiore e dolore. Colorito scuro del sangue mestruale, che può risultare irritante per la pelle;
  • Stomaco: bruciore dopo i pasti;
  • Intestino: feci che tendono a irritare l’area intorno all’ano;
  • Occhi: secchezza e palpebre ulcerate.

Pruriti, escoriazioni, foruncoli ed eruzioni cutanee sono le possibili aree di intervento dell’Ammonium Carbonicum per quanto riguarda la pelle, mentre le affezioni dolorose trattate interessante in generali i dolori reumatici e le nevralgie. I reni vengono invece trattati con questa soluzione omeopatica in caso di comparsa di macchie edematose e il soggetto presenti dispnea, disturbi cardiaci e risulti cianotico.

Rimedi omeopatici in granuli su foglia
Fonte: Homeopathic globules on leaf | Shutterstock

Tosse, asma, catarro che dà irritazione e dispnea sono invece le affezioni a carico dell’apparato respiratorio per le quali è possibile utilizzare l’Ammonium Carbonicum.

Dosaggio

Tutti i casi descritti possono essere trattati con una diluizione a 4 CH, salvo differenti indicazioni del medico omeopata basate su diagnosi specifica, con dosaggio pari a 3 granuli (5 gocce) per 2 o 3 volte al giorno.

L’omeopatia prevede inoltre alcuni casi specificati un dosaggio differente da quello sopra descritto. Un esempio è rappresentato dai casi un’affezione dell’apparato respiratorio come il raffreddore, qualora questo si presenti con striature di sangue all’interno delle secrezioni prodotte.

La diluizione resterà la medesima, così come il quantitativo assunto, ma la frequenza passerà a un’assunzione ogni ora fino al miglioramento dei sintomi.

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