Tutti vorremmo abitare ogni giorno in ambiente sicuri, salutari, salubri. Ma quanto ne sappiamo di potenziali sostanze che possono mettere a rischio la nostra salute e la salute di chi ci circonda? I composti organici volatili dovrebbero essere conosciuti da tutti. Così come andrebbero evitati da ognuno di noi. Sapere cosa sono i COV e […]
Per inquinamento elettromagnetico si intendere la generazione di campi elettromagnetici di natura antropica, ovvero prodotti dall’uomo e non derivanti dal fondo naturale terrestre. Questo fenomeno si è notato a partire dai primi decenni dello scorso secolo, ad esempio con lo sviluppo della rete elettrica oppure degli impianti per le trasmissioni televisive, radiofoniche e per le comunicazioni cellulari. L’Italia adotta limiti di esposizione rigidi, come principio di precauzione.
L’inquinamento domestico è un problema che riguarda tutti noi; le sostanze pericolose che si annidano nelle nostre case sono parecchie, e possono mettere a rischio la nostra salute. La buona notizia è che possiamo evitare gli inquinanti domestici, ma per farlo dobbiamo prima imparare a riconoscerli.
La cremazione delle salme diventa sempre più richiesta, tuttavia non bisogna sottovalutarne l’impatto ambientale. Ogni singola procedura può rilasciare dai 240 ai 400 chilogrammi di anidride carbonica in atmosfera, a cui si aggiungono metalli pesanti, particolato sottile e ultrasottile, composti organici volatili e molte altre sostanze chimiche inquinanti. In linea generale, un forno crematorio presenta livelli di inquinamento simili agli inceneritori per i rifiuti.
Sebbene sia forse meno noto rispetto a quello da plastica o all’inquinamento dei mari, l’inquinamento dei suoli è uno dei più grandi problemi con cui dobbiamo fare i conti oggi e nell’immediato futuro. Questa forma di inquinamento colpisce la Terra nelle sue profondità, alterandone l’equilibrio chimico, fisico e biologico, e comportando gravi conseguenze a catena.
L’inquinamento da plastica è un problema globale che coinvolge tutti gli ecosistemi del nostro Pianeta, con conseguenze gravi per la vita animale, vegetale e umana. Ma come affrontare questo problema per ridurlo in modo efficace?
Sono diverse e tutte potenzialmente preoccupanti: includono rischi cardiovascolari e respiratori, come bronchiti e asma. Le particelle sottili penetrano nei polmoni, causando danni a lungo termine. Gas quali ozono e biossido di azoto possono danneggiare il sistema respiratorio e aumentare l’incidenza di malattie cardiache. Le conseguenze includono irritazione delle vie respiratorie, riduzione della funzione polmonare e possono contribuire a malattie croniche, compreso il cancro polmonare.
L’inquinamento luminoso, causato dall’eccessiva illuminazione notturna, ha un impatto negativo sulla biodiversità: disturba gli animali notturni e altera i cicli naturali. Le fonti luminose incontrollate influenzano il comportamento degli animali, con effetti diretti sulla riproduzione e la migrazione. Nell’uomo, può causare disturbi del sonno, alterare i ritmi circadiani e avere implicazioni sulla salute fisica e mentale.
La scelta delle lampadine per la casa potrebbe non essere così semplice o scontata come sembra. Prima di acquistare un prodotto a caso, bisogna capire quali lampadine consumano e inquinano meno, quali certificazioni cercare e i migliori modelli da scegliere.
Anche la tecnologia e internet possono inquinare. Secondo recenti dati, infatti, pare che questo settore possa avere un impatto ambientale maggiore rispetto a quello del traffico aereo, soprattutto per quello che riguarda le emissioni di CO2 emesse nell’aria. Ad avere un impatto maggiore sono i data center, ma anche i materiali con cui i device sono costruiti, che devono essere smaltiti in modo consono e magari recuperati per creare nuovi dispositivi.
Il biossido di zolfo, anche detto anidride solforosa (o SO2) è un gas tossico presente nell’atmosfera. Questo gas può avere un profondo impatto sull’ambiente e sulla nostra salute.
Il mondo della fast fashion, o moda veloce, ci sta mostrando una serie di problemi di carattere ambientale. Ci sono infatti rifiuti tessili che affollano le discariche, ma anche microplastiche che stanno inquinando le falde acquifere. I tempi del “compro bene e conservo per una vita” sono passati, ma le conseguenze di scelte di acquisto a tempo determinato stanno piegando il pianeta.
Non solo emissioni di CO2 da carbone, ma anche metalli pesanti e particolati sono legati alla sua combustione. Il carbone è uno dei combustibili fossili più adoperati, ma è anche un inquinante potente che può danneggiare ambiente e salute pubblica. Ed è per questo che si cerca di sostituirlo con fonti di energia più pulite, in grado di eliminare gli effetti negativi a cui accennavamo.
I PFAS sono delle sostanze chimiche impermeabilizzanti, diffuse in moltissimi strumenti di uso quotidiano. Di recente si è scoperta la loro pericolosità.
Ovunque le cerchi, le trovi: stiamo parlando delle microplastiche, microscopici pezzettini di plastica che galleggiano nei mari e si accumulano nel suolo e nell’aria. Ma cosa sono esattamente? E qual è l’impatto di queste minuscole particelle sull’ambiente e sulla nostra salute?
Il benzene è un idrocarburo aromatico utilizzato nell’industria chimica, presente anche nel fumo di tabacco e negli scarichi delle auto. È altamente tossico e può causare gravi danni per la salute, incluso il rischio di leucemia. L’inquinamento da benzene deriva principalmente dalle emissioni industriali, dai veicoli a motore e dalle attività di combustione. La sua pericolosità deriva dalla sua volatilità e dalla sua persistenza nell’ambiente, causa di danni anche all’ecosistema.
Le capsule del caffè rappresentano una fonte significativa di inquinamento, con una stima di poco meno inferiore alle 98.500 tonnellate di rifiuti generate solo nell’Unione Europea. La Commissione europea ha deciso che d’ora in poi dovranno essere compostabili ed equiparabili agli imballaggi al fine di renderne più semplice lo smaltimento.
I danni da inquinamento acustico non riguardano loro il nostro udito. Questa forma di inquinamento ambientale può danneggiare la nostra salute in molti modi, aumentando il rischio di depressione, cardiopatie, disturbi del sonno e problemi di concentrazione. Il rumore, però, non danneggia solo l’uomo, ma anche gli animali, sia quelli domestici che quelli selvatici.
Il poliestere è un tessuto sintetico diventato sempre più popolare a partire dagli anni ’70. Relativamente economico, facile da produrre, elastico, resistente e versatile, ha trovato larga applicazione sia nella produzione di abiti che di tessili per la casa. Eppure, si tratta di un materiale decisamente inquinante: oltre a contaminare suolo e acqua, è uno dei primi responsabili del rilascio di microplastiche nell’ambiente.
Cos’è l’ossido di etilene e cosa ha a che vedere con i cibi che mangiamo? Questa sostanza chimica è un gas incolore e dall’odore dolciastro, estremamente infiammabile e potenzialmente tossico e cancerogeno. L’ossido di etilene viene impiegato in molti settori, ma nell’UE ne è vietato l’utilizzo nell’industria alimentare.