
Un altro alimento che può essere utilizzato dopo la scadenza indicata in etichetta è la farina bianca. Questa può risultare commestibile anche alcuni anni dopo, anche se potrebbe essere opportuno verificare che non vi siano insetti all'interno della confezione.
Stessa motivazione per due richiami emanati dal Ministero della Salute che nel suo portale ha messo in guardia i consumatori per l’assenza dell’allergene Soia nelle confezioni di alcuni tipi di farina di grano tenero “tipo 00”. Nessuna contaminazione batterica per questo ritiro, ma un errore di etichettatura che comunque potrebbe rivelarsi molto rischioso per un eventuale consumatore allergico alla soia.
Entrambi gli ingredienti, sebbene fossero commercializzati con due marchi diversi, sono stati confezionati dallo stesso stabilimento. Entrambi hanno riportato nella confezione la dicitura “prodotto in uno stabilimento in cui si utilizza soia” che non è sufficiente per allertare della presenza dell’allergene. I due lotti richiamati sono:
- Il lotto L 19 008 scadenza 08/02/2020, confezione 1 kg prodotto della ditta Molino Rossetto di Pontelongo (Pd) e commercializzato con il marchio “Cuore mediterraneo” in vendita nella zona di Fiano Romano.
- Il lotto L 19 009 scadenza 09/02/2020, confezione 1 kg sempre della ditta Molino Rossetto di Pontelongo (Pd) fa riferimento al prodotto a marchio “Selex“ commercializzato dalla Selex di Trezzano sul Naviglio (Mi).
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La raccomandazione per tutti i consumatori allergici alla soia è quella di non consumare il prodotto, ma di consegnarlo al punto vendita d’acquisto per il rimborso o la sostituzione. Non trattandosi di cibo contaminato, ma di un errore di etichettatura per tutti i non allergici alla soia il cibo è sicuro e consumabile.