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Economia circolare: Italia leader in Europa davanti UK e Germania

L'Italia si conferma leader in Europa nell'economia circolare, ma preoccupa il rallentamento del processo di transizione rispetto ai competitor europei.

Economia circolare: Italia leader in Europa davanti UK e Germania

Fonte immagine: iStock

Italia-Germania 103 a 88. Non si tratta in questo caso di una storica partita di calcio, ma del confronto tra il Bel Paese e la nazione tedesca in merito all’indice complessivo di circolarità. Un valore che sostanzialmente rappresenta il livello dell’economia circolare in un determinato Paese, inteso come “grado di uso efficiente delle risorse, utilizzo di materie prime seconde e innovazione nelle categorie produzione, consumo, gestione rifiuti”.

Queste sono alcune delle indicazioni che provengono dal primo “Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2019”, realizzato dal Circular Economy Network ed ENEA e presentato presentato oggi durante la Conferenza nazionale sull’Economia Circolare. Segue l’Italia al secondo posto in Europa il Regno Unito con 90 punti, solo terza la Germania con 88. Quarto e quinto posto rispettivamente per Francia (87) e Spagna (81).

A preoccupare però sono i ritmi attuali, che vedono il Bel Paese procedere con minore brillantezza rispetto ad alcune concorrenti dirette. Per l’Italia appena un punto in più dello scorso anno, mentre la Francia si è migliorata di 7 punti e la Spagna di 13. Come ha dichiarato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e del Circular Economy Network:

L’Italia vanta sicuramente grandi risultati vista la rilevanza che l’economia circolare ha avuto e ha nel nostro Paese. Dobbiamo però impegnarci a tenere alto il livello delle nostre performance. Servono un piano e una strategia nazionale, una regolazione sull’end of waste che permetta ai numerosi progetti industriali in attesa di autorizzazione di partire. Ma serve anche una visione politica e amministrativa che manovri le leve della fiscalità, degli incentivi all’innovazione in favore dell’economia circolare, che va pensata non come un comparto, ma come un vero e proprio cambiamento profondo di modello economico.

Come ha sottolineato il direttore del Dipartimento Sostenibilità dell’ENEA, Roberto Morabito, l’Italia dispone dei titoli per un rapido passaggio a un’economia pienamente circolare, ma occorre rimuovere alcuni ostacoli presenti sul cammino:

Oggi il nostro Paese ha tutte le qualifiche per una transizione di successo dall’economia lineare all’economia circolare, ma occorre superare ancora ostacoli e barriere. Da qui l’importanza di dar vita a un’Agenzia Nazionale per l’uso e la gestione efficiente delle risorse che possa supportare la transizione verso l’economia circolare in termini di tecnologie, metodologie e strumenti di pianificazione, gestione e misurazione.

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