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Agricoltura sostenibile: Riso Gallo ed il rispetto per natura e persone

Riso Gallo è tra i primi ad aver attuato l'agricoltura sostenibile in Italia. Ecco perché l'azienda può vantare un riso che sostiene ambiente e persone.

Agricoltura sostenibile: Riso Gallo ed il rispetto per natura e persone

Fonte immagine: moritz

Una nuova parola, da qualche anno a questa parte, si affianca a Riso Gallo: si tratta di sostenibilità. La scelta della riseria è quella di un’azienda di famiglia che punta ad offrire un riso sostenibile, sì, ma che allo stesso tempo sostiene. Oltre naturalmente alla sapienza con la quale il cereale viene trattato in ogni fase della sua produzione, all’attenzione nei confronti del consumatore e delle sue preferenze.

Non a caso l’offerta della Gallo è in continua evoluzione. A motivare l’impresa, così all’avanguardia nel panorama nazionale, è infatti la cura nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e umano. La stessa cura che accompagna il percorso verso quell’agricoltura amica dell’ambiente e delle persone, che costituisce un punto a suo favore, in un’epoca nella quale tutti noi abbiamo il dovere morale di fare del nostro.

Cos’è l’agricoltura sostenibile

Agricoltura sostenibile: Riso Gallo ed il rispetto per natura e persone
Fonte: pictavio

Per definizione, l’agricoltura sostenibile è la produzione efficiente di prodotti agricoli sicuri e di alta qualità, in modo da proteggere l’ambiente naturale, migliorare le condizioni sociali ed economiche degli agricoltori, dei loro dipendenti e delle comunità locali e salvaguardare la salute e il benessere di tutte le specie allevate. Come attuarla, nel concreto?

Un buon punto di partenza è rappresentato dalle nuove tecnologie e dal loro uso nella modernizzazione dell’agricoltura, che si serve delle innovazioni già introdotte in altri settori produttivi. Ad esempio digitalizzando i processi, sfruttando la geolocalizzazione e la connessione a Internet. Ciò porta a metodi di coltivazione e di cura delle piante cuciti addosso alle specifiche esigenze di ognuna di esse.

Tali metodi si basano sulla valutazione delle caratteristiche di ogni singolo vegetale e del terreno nel quale questo cresce, ma anche sull’adattamento, in tempo reale, alle condizioni meteorologiche. Nonché ottimizzando i consumi energetici e razionalizzando le risorse. Ciò che ne deriva, oltre che una riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale è una cura del prodotto, fin dalla sua coltivazione, più attenta ed efficace.

I principi dell’agricoltura sostenibile

I principi che sottendono tale tipologia di agricoltura sono sostanzialmente 5 e a stilarli ci ha pensato la Fao:

  1. Aumentare la produttività, l’occupazione e il valore aggiunto nei sistemi alimentari riducendo gli sprechi idrici ed energetici;
  2. Proteggere e migliorare le risorse naturali favorendo la conservazione dell’ambiente, riducendo la distruzione di habitat ed ecosistemi e il deterioramento dei suoli;
  3. Migliorare i mezzi di sussistenza e favorire una crescita economica inclusiva;
  4. Accrescere la resilienza di persone, comunità ed ecosistemi;
  5. Adattare la governance alle nuove sfide: ad esempio assegnando incentivi e garantendo equità e trasparenza.

Riso Gallo, il riso è sostenibile quando sostiene

Chi dice riso, in Italia, dice Gallo. Fondata nella seconda metà del 1800, la nascita della riseria si deve alla famiglia Preve che, di generazione in generazione, l’ha resa una tra le maggiori esportatrici di riso italiano in Europa, facendo forza sul connubio imprescindibile tra tradizione – la stessa alla quale si deve un prodotto la cui qualità è sinonimo di certezza – e innovazione.

Con i suoi 165 anni di storia alle spalle, è una delle più antiche della nostra Penisola. E proprio per onorare la propria lunga storia, l’azienda ha lanciato qualche anno fa un progetto di agricoltura sostenibile – dal campo fino al packaging – con la massima attenzione nei confronti dell’uso delle risorse.

Inizialmente, ad essere interessati da tale attività sono stati i risi Carnaroli, Arborio e Roma. Il progetto, dopo essere stato lanciato all’Estero, ha preso il via anche in Italia. L’azienda è stata la prima nella nostra penisola, e tra le primissime in Europa, a commercializzare in maniera sostenibile anche il Basmati. È recentissima l’aggiunta del riso nero e di quello rosso, tra i primi risi pigmentati da agricoltura sostenibile

Perché il Riso Gallo è sostenibile

L’impegno nell’ottica dell’eco-sostenibilità non si riduce al solo prodotto. Anche la produzione è sostenibile: zero sprechi e all’insegna del riciclo, perché non si butta via niente. L’impegno della famiglia Preve in una produzione che sia in grado di rispondere alla popolazione in crescita da un lato e ai cambiamenti climatici dall’altro, nel pieno rispetto delle risorse naturali, è tangibile.

In che modo? Mettendo in atto il più alto sostegno ai risicoltori, alle persone ed al territorio; sostenendo l’economia circolare, la qualità, l’ambiente ed il riciclo. Alcuni dei motivi per i quali Riso Gallo è sostenibile:

  • Le energie impiegate sono provenienti da fonti rinnovabili
  • La plastica delle confezioni è riciclabile (per i risi sostenibili)
  • Il metodo di lavorazione è a pietra, con un’abrasione gentile per salvaguardare le proprietà del riso, proprio come si faceva una volta
  • Ai lavoratori dei campi viene riservata massima tutela e garanzia di giusto compenso

In questo quadro, la riseria offre al consumatore un prodotto più etico e green allo stesso prezzo di quelli che non lo sono.

Carta del riso, a sostegno dei risicoltori

La “Carta del Riso” Riso Gallo, strumento attraverso il quale si concretizza il percorso intrapreso dall’azienda, è un patto tra persone e territori. È un documento condiviso tra produttori agricoli ed industria risiera che si sviluppa in 8 punti, i quali comprendono non solo gli aspetti agronomici, ma anche misure che hanno un impatto diretto sulla tutela del territorio, dell’ambiente e delle persone che ci operano.

È un patto stipulato prima di tutto con gli agricoltori, le realtà agricole partner dell’azienda, le quali sono tenute a sottoscriverlo. Tuttavia, sottende un ulteriore, fondamentale, passaggio: quello che segna il cambiamento di prospettiva da “riso sostenibile” a “riso che sostiene”.

È significativo, a tal proposito, l’ottavo punto della carta, con il quale Riso Gallo si impegna a promuovere nelle aziende agricole l’utilizzo di strumenti per migliorare la biodiversità, ridurre l’inquinamento delle acque e per la razionalizzazione dei mezzi tecnici attraverso l’utilizzo di tecnologie satellitari, a partire proprio dal 2022.

Agricoltura sostenibile: Riso Gallo ed il rispetto per natura e persone

Agricoltura sostenibile ed Unione Europea cosa dice la PAC

La Pac, la politica agricola comune varata nel 1962, costituisce un punto di incontro tra agricoltura e società, tra l’Europa e i suoi agricoltori. Essa combina approcci sociali, economici e ambientali sulla via della realizzazione di un sistema agricolo sostenibile nell’UE. A questo proposito, la Commissione europea ha adottato una serie di proposte per trasformare le politiche dell’UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità.

A queste appartengono, ad esempio, gli eco-schemi approvati dal Parlamento europeo nell’ambito della riforma della Politica europea comune (PAC) per il 2023-2027. Questi premieranno gli agricoltori che decideranno di adottare pratiche innovative e in grado proteggere i livelli unici di biodiversità che caratterizzano le aree rurali della nostra penisola.

Altra importante vittoria segnata dalla riforma è il fatto di essere riusciti a raggiungere un equilibrio tra dimensione sociale, ambientale e economica della PAC. Ricordiamo come il suo scopo sia quello di incrementare la produttività dell’agricoltura e di migliorare il reddito individuale di chi lavora le terre, fornendoci i prodotti che, ogni giorno, arrivano sulle nostre tavole.

Riso Gallo, come abbiamo visto, sta già facendo molto in fatto di agricoltura sostenibile. La scelta verso la sostenibilità della coltivazione e della produzione è in atto da almeno quattro anni, quando la famiglia Preve è stata la prima, in Italia, a commercializzare prodotti caratterizzati da tali requisiti. Ma il suo impegno è costante e cresce progressivamente. Come?

Nel dettaglio, prevedendo un continuo miglioramento dato da una sempre maggiore e stretta collaborazione con la comunità di aziende Agricole, dal monitoraggio dei principali indicatori ambientali, ma anche dalla volontà di alimentare un’economia circolare capace di generare valore dai sottoprodotti della lavorazione del riso. Insomma, non ci resta che godere dell’attuale offerta sostenibile ed attendere ciò che – sicuramente – Riso Gallo ha in serbo in futuro per i suoi estimatori.

 

In collaborazione con Riso Gallo

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