Germania: 69 centrali elettriche sostituiranno quelle nucleari
La Germania continua a crescere ma diminuisce i suoi consumi. E si prepara a sostituire completamente le sue centrali nucleari.
La svolta energetica della Germania, che ha definitivamente rinunciato all’energia nucleare, procede a passi da gigante. Alla Fiera di Hannover, che termina oggi, il presidente dell’Associazione tedesca delle industrie produttrici di energia (BDEW) Hildegard Mueller ha annunciato quale sarà la rotta per il futuro.
Le nuove centrali elettriche già autorizzate, che andranno a sostituire quelle nucleari entro il 2020, sono 69. La potenza complessiva di queste nuove centrali è pari a circa 42 GW. Di queste centrali dieci saranno idroelettriche a ripompaggio, 23 saranno parchi eolici offshore e il resto saranno centrali a gas naturale o carbone.
Quest’ultima non è affatto una buona notizia, viste le emissioni di CO2 del carbone. La Germania, tuttavia, deve sostituire in fretta almeno 12 GW di potenza nucleare che saranno spenti entro il 2022 e fronteggiare le richieste energetiche di un’economia che è l’unica che ancora cresce in Europa.
Nel 2011, tuttavia, i tedeschi sono riusciti a consumare lo 0,1% di energia in meno rispetto al 2010 nonostante un PIL che è cresciuto del 3%. La Germania, infatti, fa progressi nell’efficienza energetica soprattutto nel settore industriale (che divora il 46% della produzione di energia elettrica). Persino i consumi di gas sono diminuiti nel 2011 del 23%, il che fa presupporre robusti interventi di efficienza energetica negli edifici.