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Primule: come si coltivano e trucchi per curarle

Da sempre, le primule sono considerate i fiori che anticipano l'arrivo della primavera. Disponibili nella loro riconoscibile colorazione gialla, se anche non mancano varietà dal violaceo al blu, queste piante si adattano ottimamente sia ai climi rigidi più tipici dell'inverno che alle temperature di inizio estate. Ideali per essere coltivate sia in vaso che in giardino, colorano gli spazi verdi contrastando il tipico grigiore invernale. Ma quali sono i trucchi per coltivarle e come curarle?

Primule: come si coltivano e trucchi per curarle

Fonte immagine: Pixabay

Quando le primule iniziano a fiorire, sappiamo che la primavera è ormai alle porte. Questi bellissimi fiori sono infatti i primi ad apparire sui campi nelle ultime settimane dell’inverno, donandoci così un assaggio della bella stagione in arrivo.

Ma le primule non sono solamente varietà spontanee, questi fiori possono essere coltivati con grande soddisfazione: la loro fioritura è infatti molto estesa, dalla fine dell’inverno fino all’inizio dell’estate. Ma come si coltivano le primule e quali sono i trucchi per curarle al meglio?

In qualità di pianta per sua natura abituata al freddo, la coltivazione della primula si adatta a qualsiasi zona dello Stivale: dalle aree alpine del Nord Italia fino alle bellissime e assolate coste del Sud. Ma è sempre necessario tenere in considerazione una certa variabilità climatica, come sbalzi di temperatura repentini.

Per questa ragione, prima di procedere con la coltivazione è utile chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, tutte le informazioni utili.

Cosa sono le primule

Primule di campo

Con il termine botanico Primula si identifica un genere di piante appartenente alla famiglia delle Primulaceae, originario di Europa, America e Asia. Tuttavia, quando si parla di questo fiore, ci si riferisce più propriamente alla Primula vulgaris, nota in alcune regioni anche come occhio di civetta.

Della Primula vulgaris esistono decine di specie e varietà – se ne contano più i 500 – tutte però accumunate da caratteristiche comuni. La pianta è erbacea e presenta un aspetto cespuglioso, non più alto di una quindicina di centimetri, caratterizzato da generose foglie a rosetta, allungate e frastagliate.

Queste prendono proprio vita da una rosetta basale, che si sviluppa direttamente dalle radici della pianta, dove vi si dispongono attorno a cerchio. I fiori sono decisamente caratteristici e riconoscibili: presentano di solito quattro petali, dalla forma a cuore oppure doppia, disposti attorno a una corolla centrale arrotondata, appunto l’occhio di civetta così come chiamato nella tradizione popolare.

I fiori sono normalmente gialli, con la parte centrale più scura, ma non mancano anche varietà più colorate: bianco, violetto, rosa, rosso, blu e molti altri ancora. La fioritura, così come già accennato, avviene già dalle ultime settimane dell’inverno e prosegue fino all’inizio dell’estate, quando poi le temperature iniziano a essere troppo elevate per la delicata pianta.

Anche se può apparire scontato, il nome primula non è di certo casuale. Deriva infatti proprio dal comportamento di questa pianta, una delle prime a colorare i prati e i sottoboschi nei primi mesi dell’anno. Le primule sono in grado di anticipare la primavera anche di un mese, questo primato le ha portate ad essere insignite del loro nome.

Come coltivare le primule

Le primule sono solitamente piante abbastanza semplici da coltivare, proprio grazie alla loro capacità di adattarsi a temperature anche rigide, nonché alla possibilità di sopravvivere alle più svariate tipologie di terreno. Naturalmente, questo non significa che la pianta erbacea non abbia alcune necessità per poter crescere forte, sana e rigogliosa.

Necessità della pianta

Primule colorate

Come poc’anzi accennato, nonostante la sua natura rustica anche le primule hanno bisogno di alcune precise condizioni per poter crescere senza intoppo alcuno. Di seguito, le più importanti:

  • Clima: quasi tutte le varietà di primula si sono adattate a un clima mediamente mite, come quello che caratterizza l’Europa centrale e meridionale. Possono resistere agevolmente al freddo, anche addirittura fino a -5 C°, ma non tollerano temperature particolarmente afose, soprattutto se superano i 25 gradi centigradi;
  • Terreno: le primule si adattano a una grande quantità di terreni, anche se tendono a prediligere i terricci morbidi, altamente drenanti e possibilmente ricchi di sostanze nutritive, anche d’arricchimento con il ricorso a fertilizzanti di origine organica quali il compost;
  • Esposizione: questa pianta non disdegna un buon apporto di luce a livello quotidiano, tuttavia è meglio coltivare in mezz’ombra. Questo perché le alte temperature dei raggi solari possono danneggiare i petali dei fiori, soprattutto nelle giornate più afose dell’estate;
  • Annaffiature: la richiesta d’acqua da parte delle primule non è elevata. Se coltivate all’aperto, possono essere più che sufficienti le comuni precipitazioni che caratterizzano il periodo primaverile. Se coltivate in casa, può essere necessario intervenire con l’irrigazione a livello settimanale, vagliando preventivamente l’umidità del terreno.

Coltivazione in vaso oppure in giardino

Primule gialle

Come già ricordato, le primule sono delle varietà floreali abbastanza semplici da coltivare, tanto da crescere sia in pieno campo che in vaso senza grande sforzo. Nel secondo caso, sarà utile però predisporre in modo corretto il vaso: sul fondo andrà infatti adagiato un letto di ghiaia, cocci e palline di argilla espansa, affinché vi sia un buon deflusso dell’acqua.

In giardino, nel frattempo, può essere utile una fertilizzazione con concimi organici quali il compost, seguiti da una leggera vangatura per assicurare una buona distribuzione delle sostanze nutritive su tutto il terreno.

La coltivazione avviene perlopiù per semina, da effettuare solitamente a spaglio sul livello più superficiale del terreno. I semi andranno quindi ricoperti con un finissimo strato di terreno. Se invece si vuole regolare la distribuzione dei cespugli, ad esempio se si ha la necessità di coltivare per file, i semi possono essere inseriti in fori poco profondi praticati sul terreno.

È comunque sempre ideale mantenere una distanza di 10 oppure 15 centimetri tra una pianta e l’altra. In alternativa, è possibile acquistare delle pianticelle già cresciute, che in genere si trovano attorno ai dieci centimetri d’altezza, da travasare direttamente nella loro dimora definitiva.

Cura delle primule nel tempo

Ma come curare le primule nel tempo, affinché fioriscano a lungo e, soprattutto, colorino le proprie aree verdi di sfavillanti colori?

Annaffiatura e cura d’inverno e d’estate

Primule bianche

Bisogna sempre ricordare che le primule sono dei fiori dalla natura decisamente rustica e, per questo motivo, non hanno bisogno di grandi quantità d’acqua per sopravvivere. Sul fronte dell’annaffiatura, dall’autunno alla primavera possono bastare anche le comuni precipitazioni.

Durante l’estate, invece, se risultano ancora fiorite è bene procedere quotidianamente, preferendo il primo mattino oppure le ore più tarde della sera affinché l’acqua non evapori troppo rapidamente.

Ma come si curano le primule in inverno? Non sono necessarie grandi attenzioni poiché la pianta, nel suo stato vegetativo, può sopravvivere anche fino a -5 gradi.

È invece utile provvedere alla pacciamatura del terreno con cortecce oppure paglia, per aumentare la resistenza termica. Al contrario, in estate la pianta avrà bisogno di adeguato riparo dall’esposizione diretta ai raggi solari che, soprattutto nelle giornate più afose, potrebbero danneggiare sia i petali che le foglie.

Concimazione e parassiti

Afidi
Fonte: Pixabay

Le primule si adattano a una grande varietà di terreni, prediligendo quelli morbidi e ricchi di azoto. Per questa ragione, può essere utile di tanto in tanto provvedere alla loro concimazione, approfittando di un compost finemente tritato oppure di altro concime organico da spargere direttamente sulla superficie del terreno.

Purtroppo, anche la primula può essere colpita dall’azione di fastidiosi parassiti. Soffre infatti l’attacco di acari, mosca bianca, afidi e muffa grigia.

Tutte infestazioni da tenere sotto controllo anche con dei rimedi naturali, come il sapone molle potassico oppure l’olio di neem. Poiché petali e foglie sono molto delicati, queste sostanze dovranno sempre essere applicate diluite in acqua, vagliando sempre la loro resistenza su foglie e fiori nascosti, da utilizzare come test.

 

Fonti

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