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Acqua potabile ed energia dal moto ondoso

In Australia Occidentale progetto pilota permetterà di produrre acqua potabile ed energia idroelettrica dal mare allo stesso tempo.

Acqua potabile ed energia dal moto ondoso

Produrre acqua potabile ed energia allo stesso tempo. Questo l’obiettivo dell’accordo firmato da Water Corporation, che gestisce il sistema idrico dell’Australia Occidentale, e Carnegie Wave Energy, azienda di Perth che si occupa di desalinizzazione e celebre per aver progettato la prima centrale al mondo per la produzione energetica dal moto ondoso.

A Perth, capitale dello Stato dell’Australia Occidentale, sono già in funzione vari impianti per desalinizzare l’acqua: il primo, a Kwinana, è stato costruito dalla Water Corp nel 2006, mentre un secondo impianto sta per essere ultimato a Binningup. I due impianti sono in grado insieme di soddisfare metà del fabbisogno di acqua dolce della capitale.

L’accordo di cooperazione con la Carnegie prevede la costruzione di un impianto sperimentale a Garden Island, base navale vicino Perth, da integrare con l’esistente impianto basato sull’osmosi inversa: la tecnologia CETO, realizzata dalla Carnegie, sarà il cuore del progetto.

I galleggianti creati dall’azienda di Perth, dal diametro di 11 metri, saranno ancorati al fondale tramite boe che, a loro volta, saranno collegate a delle pompe idrauliche: queste manderanno sulla terra acqua ad alta pressione. L’acqua, una volta arrivata in superficie, azionerà delle turbine idroelettriche che produrranno energia: parte di quest’acqua sarà infine convogliata nell’esistente impianto di desalinizzazione, in modo da garantire i due servizi contemporaneamente.

Il progetto è il primo nel suo genere: nella fase di avvio, dovrebbe garantire energia elettrica per 2 MW. Il CEO di Carnegie, Michael Ottaviano, ha spiegato in una nota:

Il nostro impianto pilota, che permette la dissalazione grazie al moto ondoso, sarà una prima mondiale.

I lavori dovrebbero iniziare nel 2014, grazie ad un finanziamento pubblico da 1,27 milioni di dollari, nell’ambito del Federal Government’s AusIndustry Clean Technology Innovation Program.

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