Greenstyle Alimentazione Mangiare sano Zucchero di canna: proprietà e differenze con il raffinato

Zucchero di canna: proprietà e differenze con il raffinato

Lo zucchero di canna e quello raffinato hanno moltissime proprietà in comune: ecco le loro caratteristiche e le principali differenze.

Zucchero di canna: proprietà e differenze con il raffinato

Fonte immagine: Pixabay

Lo zucchero di canna è un dolcificante sempre più richiesto dai consumatori. Grazie al suo colore giallo o marrone, nonché alla presenza di granuli più grandi, viene comunemente considerato più salutare rispetto a quello raffinato. Eppure, a livello nutrizionale la differenza fra le due alternative non è così marcata. Di conseguenza, quali sono le proprietà dello zucchero di canna e quali sono le differenze con la versione raffinata?

Nonostante il nome suggerisca che lo zucchero di canna viene estratto dall’omonima pianta di origine Sudamericana, può essere ricavato anche dalle più classiche barbabietole. Di seguito, qualche informazione utile.

Zucchero di canna: cosa è?

Zucchero di canna

Lo zucchero di canna è un dolcificante sempre più diffuso, caratterizzato da una dolcezza intensa e dal tipico colore marrognolo, tra il giallo e il beige. Estratto principalmente dall’omonima pianta, ovvero la Saccharum officinarum, può essere ricavato anche dalla comune barbabietola da zucchero.

Chiamato anche zucchero bruno, si tratta di una tipologia di dolcificante naturale ricco di melassa. Si tratta, in altre parole, del normale zucchero prima di essere sottoposto al processo di raffinazione.

Questa proposta può essere completamente naturale, ovvero del saccarosio ricco di melassa sin dalla sua origine, che artificiale. Quest’ultimo non sembra essere nient’altro che normale zucchero bianco raffinato, a cui viene aggiunta proprio la melassa durante la fase produttiva.

Questa tipologia non va però confusa con il cosiddetto zucchero grezzo. Anche quello di canna è infatti sottoposto a una prima e preliminare fase di raffinazione, perdendo quindi alcune delle sue proprietà. Quello grezzo è così come si presenta dopo tutto il lavoro di estrazione dalle piante naturalmente ricche di saccarosio: viene offerto ai consumatori senza ulteriori modifiche.

Raffinato o di canna: valgono le differenze?

Zucchero

Lo zucchero di canna viene comunemente considerato più salutare rispetto a quello raffinato. Questo per la concezione diffusa, soprattutto nella popolazione più generale, di considerare le soluzioni integrali migliori rispetto a quelle raffinate. Ma questa tipologia può vantare effettivamente dei benefici sulle alternative?

Così come già accennato, lo zucchero di canna viene estratto dall’omonima pianta sudamericana oppure dalla barbabietola da zucchero. Si tratta di una tipologia di dolcificante ricca di melassa – tra l’1 al 10% a seconda delle qualità – proprio quella che viene eliminata durante la fase finale di raffinazione dell’alternativa classica. Sul fronte nutrizionale non vi sono tuttavia differenze: entrambi contengono le medesime qualità di saccarosio e garantiscono un apporto di 4 kcal per ogni grammo consumato. A differenziarli è pertanto soprattutto il colore.

Discorso diverso per lo zucchero grezzo o integrale, quest’ultimo effettivamente meno calorico, seppur di poco rispetto alle più conosciute soluzioni. Contiene infatti maggiori quantitativi di sali minerali – calcio, fosforo, potassio e magnesio – e di vitamine – A, B1, B2, B6 e C. Questo perché incorpora anche alcune fibre vegetali dalle piante di origine.

Anche sul fronte dell’apporto calorico si assiste a una media differenza: circa 350 kcal per il grezzo integrale contro le 385 di quello raffinato bianco oppure il marrone di canna.

Non si deve quindi pensare che avere a disposizione dello zucchero di canna, oppure del grezzo integrale, possa garantire un consumo maggiore perché più benefico. In linea generale gli eccessi di zuccheri dovrebbero essere limitati nella dieta, per non alzare in modo pericoloso i valori di glicemia e non imbattersi nell’apparizione di alcune malattie croniche, nonché all’accumulo di peso.

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