Yin e Yang: significato e storia del simbolo cinese
Un pochino tutti conosciamo il simbolo dello Yin e Yang, caro alla cultura cinese. Ma scopriamo di più sul significato e sulla storia alle sue spalle.
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Il simbolo cinese dello Yin e Yang si perde nella notte dei tempi, quanto a storia e origini. Pare che già in epoca neolitica, quindi nel periodo che va dal 10000 al 3500 aC se ne siano trovati accenni. Di sicuro è presente nell’I Ching, o Libro dei Mutamenti, o Zhou Yi, redatto intorno al 1000 aC.
In questo periodo storico, tra le dinastie Yin e Zhou, si danno i natali a confucianesimo e taoismo, che sembrano basarsi sul principio dello Yin e Yang, come altre scuole di pensiero orientali. Tale simbolo rappresenta infatti una vera e propria struttura filosofica che va a descrivere le origini dell’Universo.
Yin e Yang è infatti l’Universo che viene creandosi dal caos primordiale, una sorta di pre Big Bang, mutandosi in ordine, Tai Ji. C’è un’interdipendenza tra bianco e nero nel simbolo stesso, un equilibrio dolce rappresentato dalla linea curva che li separa. La presenza del puntino bianco e di quello nero è un’aggiunta più recente, che sta ad indicare il potenziale di trasformazione interiore.
Cosa rappresenta lo Yin e Yang
Come detto, il simbolo è una rappresentazione grafica dell’equilibrio dell’Universo, un bilanciamento dinamico di forze complementari e interconnesse, il Chi. Nella filosofia orientale il concetto di Yin e Yang ritorna spesso, in quanto parte dal principio che nel mondo fisico esiste una dualità in tutto.
Per questo al simbolo viene spesso associato l’amore, in quanto Yin e Yang è anche una sfaccettatura del dualismo tra maschile e femminile. Come anche tra bene e male.
Ma capiamo meglio la questione
Qual è lo Yin e qual è lo Yang
Yin è il femminile, rappresenta l’energia terrestre profonda, ricettiva, è legato all’inverno, alla Luna e all’ombra, per questo è di colore scuro. Le donne sono associate a Yin perché il loro ciclo mestruale è di 28 giorni, come appunto quello lunare.
È interessante sapere che in cinese, il momento di passaggio tra fanciullezza e età adulta di una ragazza prende il nome di Tian Gui, che significa acqua celeste. La combinazione con Yang, nella fase fertile della donna, porta alla nascita della vita.
Yang è il maschile, è il Sole, il calore, la forza e il movimento ed è simbolo di luce, per questo è disegnato con un colore chiaro.
Cosa significa Il bianco e il nero?
Lo Yin è nero e lo Yang è bianco, lo sappiamo, ma se ci stiamo chiedendo come mai, la risposta è molto semplice. Il bianco ed il nero sono rispettivamente la presenza di tutti i colori e l’assenza di colori. Un principio di dualità massimo, che riecheggia anche nel contrasto tra luce e ombra.
Come detto, in origine il simbolo riportava solo due aree divise dalla ancora presente separazione sinusoidale centrale. Ma in seguito c’è stata l’aggiunta di una macchia tonda nera nel bianco e bianca nel nero.
Non è corretto dire, come molti effettivamente pensano, che sia la presenza di sentimenti negativi e positivi che squarciano ombra e luce. Il simbolo è infatti la rappresentazione dell’equilibrio cosmico e quei punti indicano, come già scritto, il potenziale di trasformazione che c’è nell’uomo e in natura.
Come si fa a capire se una persona è Yin o Yang
Si sente talvolta parlare di persone Yin e Yang, inserendo nell’una o nell’altra categoria un soggetto che si esprime in determinate caratteristiche. Come scritto, in linea di massima lo Yin è legato al femminile, mentre Yang all’energia maschile. Ma ci sono sfumature diverse a cui guardare.
Ad esempio, i temi legati a Yin sono contemplazione, morbidezza, tranquillità, silenzio e ricerca interiore. Quelli Yang azione, crescita, movimento, espansione.
Ci sono persone che abbracciano alcune di queste caratteristiche, mostrandosi come solari e attive, o invece lunari e riflessive. Da qui la rappresentazione con l’una o con l’altra faccia del simbolo duale per eccellenza.
Yin e Yang: elementi e stagioni
Il simbolo dello Yin e Yang è la rappresentazione di ogni equilibrio cosmico e la base da cui parte ogni riflessione è la natura. La filosofia cinese, a differenza di quella Occidentale, riconosce 5 elementi distinti del cambiamento ciclico: acqua, legno, fuoco, terra e metallo.
Tali cinque elementi possono essere correlati alle nostre quattro stagioni, con una quinta che potremmo inserire tra estate e autunno. Per ogni stagione ed elemento si possono trovare associazioni con lo Yin o con lo Yang e persino con i sapori.
Yin sono autunno e inverno, sapore salato e piccante, elementi acqua e metallo. Yang sono invece primavera e estate, sapore acido e amaro, elementi legno e fuoco. La quinta stagione, una sorta di estate inoltrata, è equilibrio tra Yin e Yang, sapore dolce, elemento terra.
Perché molti considerano Yin e Yang un simbolo giapponese
La Cina è la patria, come sappiamo, della religione taoista, che fa originare l’equilibrio dello Yin e Yang dal dinamismo primordiale, il Qi. Ma il principio della dualità, che in patria e per secoli ha permeato ogni aspetto del pensiero cinese, dalla divinazione fino alla medicina, è conosciuto anche in Giappone.
Il paese del Sol Levante ha adottato lo Yin e Yang in tempi relativamente recenti, diciamo circa tra il 600 e il 700 dC. Pare infatti che fosse presente un vero ufficio governativo per consigliare il governo secondo i principi dello in – yō.
Lo in – yō, che sarebbe lo Yin e Yang in giapponese, sebbene caduto in disuso a livello istituzionale, ha continuato a fare parte della vita comunitaria e delle sue abitudini. Non è un caso che, ancora oggi, esistano tecniche numerologiche e astrologiche, legate al principio di Yin e Yang, che determinano la scelta di giorni propizi e non.
Non è naturalmente una scienza, tutt’altro, ma chi ha la fortuna di conoscere una coppia nipponica in odore di matrimonio, probabilmente saprà che la scelta del giorno delle nozze non sarà casuale. Già, l’Universo e le famiglie dei due sposi, lavoreranno insieme per scegliere quello più fortunato.
E tutto resta in equilibrio.