Greenstyle Benessere Salute Vitamina D, lavorare al sole riduce il rischio tumore al seno del 17%

Vitamina D, lavorare al sole riduce il rischio tumore al seno del 17%

Un recente studio avrebbe sottolineato la correlazione tra l'assenza di vitamina D con la possibilità di sviluppare il cancro al seno.

Vitamina D, lavorare al sole riduce il rischio tumore al seno del 17%

Fonte immagine: Unsplash

Un recente studio danese avrebbe sottolineato una probabile correlazione tra tumore al seno e lavoro all’aperto, secondo i ricercatori l’esposizione ai raggi del sole ridurrebbe la probabilità di sviluppare la forma tumorale. Una condizione agevolata da un maggiore assorbimento di vitamina D innescato dalla luce solare.

Nonostante lo studio non abbia verificato nel dettaglio i valori della vitamina, l’eventuale integrazione di una dieta e i rischi legati al tumore al seno, ha comunque suggerito un forte legame.

Il team ha valutato 38375 donne danesi di età inferiore ai 70 anni a cui era stato diagnosticato un cancro al seno primario, confrontandole con cinque donne sorteggiate a caso, nate nello stesso anno e nello stesso stato. Lo studio si è soffermato in particolare sulla tipologia di lavoro svolto e sull’eventuale presenza di una correlazione tra la professione, l’esposizione solare e la presenza della malattia.

Ricavando un dato significativo ovvero le professioni praticate all’esterno garantivano una probabilità minore di sviluppare la malattia tumorale, pari al 17% e la possibilità di ridurre i rischi dopo i 50 anni. Come ha confermato anche al Julie Elbæk Pedersen, autrice dello studio presso il Danish Cancer Society.

Smart working all’aperto

Esiste una correlazione diretta tra una minore produzione di vitamina D e la tipologia di professioni attuali, negli ultimi decenni il lavoro d’ufficio è aumentato in modo esponenziale riducendo quello all’aperto. Favorendo così una vera e propria carenza di vitamina D in grado di colpire ampie fasce di popolazione a livello globale, con un impatto negativo sulla salute.

La vitamina D è una presenza preziosa per il benessere delle ossa, è in grado di contrastare le infezioni e la produzione è agevolata dall’esposizione al sole in particolare durante la prima parte della giornata.

Non a caso un minore assorbimento di raggi solari o una minore presenza della vitamina sarebbero correlati alla possibilità di sviluppare il cancro al seno, come mostrano le percentuali in aumento degli ultimi anni. Non solo perché una scarsa esposizione solare favorirebbe un aumento della mortalità per malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e alcune forme tumorali.

Vitamina D e Covid-19

Alcuni recenti studi evidenzierebbero anche un ulteriore legame tra l’assenza di vitamina D e il Covid-19, la prima sembra riesca a svolgere un ruolo importante di protezione contro l’infezione stessa. Non a caso nel Regno Unito è stata avanzata la proposta di distribuire integratori alla vitamina D, così da seguire l’esempio già portato avanti dalla Spagna. Una condizione ancora tutta da confermare e verificare ma che pare sottolineare una diminuzione dei decessi nella stessa Spagna dati dal Coronavirus.

Fonte: Occupational & Environmental Medicine

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