Viaggi gratis per tutti, questo Paese sta regalando 200.000 biglietti aerei - greenstyle.it
Chi volerà verso questo paese tra settembre e novembre potrà ricevere un volo gratuito verso una nuova meta interna, fuori dalle rotte turistiche classiche.
Chi visiterà la Thailandia nei prossimi mesi potrebbe scoprire luoghi mai visti, senza spendere un euro in più. Il ministero del Turismo e dello Sport thailandese ha annunciato che a partire da settembre 2025 i turisti internazionali potranno ottenere un volo aereo gratuito di andata e ritorno verso una destinazione nazionale, diversa da Bangkok, Phuket o Chiang Mai. L’iniziativa mira a rilanciare il turismo interno e favorire l’esplorazione delle zone meno conosciute del Paese, anche per compensare il calo dei visitatori registrato nei primi mesi dell’anno.
Secondo le stime ufficiali, nei primi sette mesi del 2025 sono stati 20,8 milioni i turisti internazionali giunti in Thailandia. Un dato in flessione, pari a un -7% rispetto al 2024, che ha spinto il Governo a studiare misure capaci di stimolare i flussi turistici nei mesi finali dell’anno. L’obiettivo è portare i visitatori lontano dai grandi centri urbani, spingendoli verso itinerari culturali e naturalistici in aree meno sviluppate ma altrettanto affascinanti.
Come ottenere il volo gratuito per esplorare nuove aree della Thailandia
La misura prevede 200.000 biglietti aerei nazionali gratuiti riservati esclusivamente a turisti stranieri non residenti. Per usufruirne, sarà necessario prenotare un volo internazionale verso la Thailandia nel periodo compreso tra settembre e novembre 2025, utilizzando compagnie aeree convenzionate o piattaforme di prenotazione online. Dopo l’acquisto, i viaggiatori potranno registrarsi su un sito dedicato, attualmente in fase di allestimento, inserendo i dettagli della prenotazione internazionale.

Il sistema genererà un codice elettronico o un biglietto gratuito da utilizzare per un volo interno verso destinazioni alternative. Le tratte saranno coperte da compagnie come Thai AirAsia, Bangkok Airways, Nok Air, Thai Lion Air e Thai Vietjet, con la possibilità di portare con sé un bagaglio fino a 20 kg. Non ci saranno costi aggiuntivi per i turisti: il Governo rimborsa direttamente le compagnie aeree, alleggerendo completamente il peso economico dell’iniziativa sui viaggiatori.
L’iniziativa prende ispirazione da un progetto simile adottato tempo fa in Giappone e si inserisce all’interno di una strategia più ampia di valorizzazione delle aree interne, con percorsi a tema, turismo slow e pacchetti esperienziali. Sono previste, ad esempio, esperienze sportive a Buri Ram, itinerari lungo il fiume Mekong a Ubon Ratchathani e viaggi naturalistici nel nord del Paese.
Una manovra da 700 milioni di baht per sostenere l’economia turistica locale
Il budget stanziato dal Governo thailandese per coprire l’iniziativa è pari a 700 milioni di baht (circa 18 milioni di euro). In cambio, l’esecutivo si attende un ritorno economico di circa 8,8 miliardi di baht, generato dall’indotto che i turisti porteranno nelle zone meno battute. L’obiettivo non è solo economico, ma anche culturale e sociale: portare i visitatori in comunità che non sempre beneficiano della grande macchina del turismo internazionale, aiutando così a ridurre le disuguaglianze territoriali.
La strategia punta anche su un tema ricorrente nel turismo post-pandemia: sostenibilità e sicurezza. Le autorità thailandesi, infatti, stanno lavorando a una campagna informativa per chiarire quali aree siano più sicure da visitare, specie in relazione a tensioni locali al confine con la Cambogia. Questo per garantire che il viaggio sia piacevole, ma soprattutto sereno.
Gli operatori turistici locali hanno accolto positivamente il progetto, ma raccomandano ai viaggiatori di non improvvisare. È preferibile rivolgersi ad agenzie ufficiali, capaci di garantire itinerari affidabili e assistenza in caso di necessità. Un turismo più distribuito, organizzato e meno caotico potrebbe aiutare a riscoprire una Thailandia autentica, fatta di piccoli mercati, tradizioni locali, paesaggi incontaminati e contatti umani.
L’operazione si colloca a metà strada tra una promozione e una politica strutturale. E sarà probabilmente osservata da altri Paesi asiatici, alla ricerca di formule simili per rivitalizzare il settore. La scommessa della Thailandia è quella di riprogettare la geografia del turismo nazionale, rendendola meno concentrata, più diffusa, e forse anche più equa.
