Ticket sanitario per reddito “E02”: il limite da considerare nel 2025 per ottenere esami e visite gratis-greenstyle.it
Ticket sanitario per reddito “E02”, qual è il limite da non superare per godere delle agevolazioni.
La decisione del TAR del Lazio, che ha accolto parzialmente i ricorsi di alcune strutture sanitarie private, ha sancito la sospensione della revisione tariffaria, mantenendo temporaneamente valido il sistema di contribuzione già applicato, in attesa di una nuova definizione entro il prossimo anno.
Dopo mesi di tensioni e ricorsi, la questione delle nuove tariffe dei ticket sanitari ha subito una battuta d’arresto. Il nuovo tariffario, entrato in vigore ufficialmente nel gennaio 2025, aveva uniformato il costo dei ticket a livello nazionale, eliminando le differenze regionali che si erano accumulate nel tempo. Tuttavia, alcune strutture sanitarie private hanno sollevato obiezioni, giudicando insostenibili i nuovi importi fissati.
Ticket sanitario per reddito “E02”: il limite da considerare nel 2025 per ottenere esami e visite gratis
Il TAR del Lazio ha accolto alcune di queste contestazioni, sottolineando carenze nell’istruttoria ministeriale e annullando il tariffario, ma ha concesso al Ministero della Salute un termine di un anno per predisporre un nuovo quadro tariffario. Nel frattempo, quindi, restano in vigore le tariffe già aggiornate e uniformate dall’inizio del 2025, garantendo così una continuità nell’applicazione dei ticket.

Tra le novità più rilevanti introdotte con il nuovo tariffario nazionale, in vigore dal 1° gennaio 2025, figura il ticket sanitario per reddito “E02”, un codice che identifica la condizione di esenzione o riduzione della compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito familiare. Questo sistema attribuisce ai cittadini la possibilità di accedere gratuitamente a visite ed esami diagnostici qualora il loro reddito non superi una determinata soglia, che nel 2025 rimane fissata nei limiti precedenti.
Il ticket sanitario per reddito “E02” è fondamentale per garantire un accesso equo alle prestazioni del SSN, soprattutto per le fasce di popolazione a basso reddito. Per il 2025, non sono stati registrati cambiamenti significativi nei parametri di reddito che consentono di usufruire dell’esenzione, elemento che rassicura chi si trova in condizioni economiche più fragili.
Prima del 2025, ogni Regione e Provincia autonoma gestiva autonomamente il proprio nomenclatore tariffario, con conseguenti differenze significative tra territori sia nelle tariffe che nell’elenco delle prestazioni rimborsate.
La riforma nazionale ha introdotto un tariffario unico per tutto il territorio italiano, garantendo così omogeneità e trasparenza nei costi a carico dei cittadini. Analizzando le prestazioni più comuni, si evidenziano alcune variazioni importanti rispetto alle tariffe regionali vigenti fino al 31 dicembre 2024:
- La prima visita specialistica ha subito un aumento medio del 3,6%, passando da una tariffa regionale media di 24,12 euro a 25 euro a livello nazionale. Tuttavia, in alcune Regioni come Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, dove il costo superava i 29 euro, si è registrato un risparmio per i pazienti.
- La visita di controllo ha visto un incremento più marcato, con una variazione media del +13,5%, salendo da 15,78 euro a 17,90 euro.
- Al contrario, alcune prestazioni diagnostiche come l’elettrocardiogramma e la radiografia del torace hanno registrato una diminuzione rispettivamente del 3,8% e del 12,3%.
- Anche l’ecografia all’addome inferiore ha subito un leggero calo, passando da 38,35 euro a 37,80 euro.
Questi aggiustamenti tariffari rispecchiano un tentativo di bilanciare l’accessibilità economica delle prestazioni con la sostenibilità finanziaria del SSN. Il nuovo nomenclatore nazionale ha introdotto anche una maggiore specificità nelle tariffe applicate, distinguendo i ticket in base alla tipologia di visita specialistica:
- La prima visita cardiologica, per esempio, si attesta a 34 euro, un importo superiore alla media per via dell’inclusione obbligatoria dell’elettrocardiogramma.
- La prima visita otorinolaringoiatrica ha un costo di 26,20 euro, leggermente superiore alla tariffa standard per visite di primo accesso, giustificato dalla possibilità di effettuare esami strumentali contestuali.
