Monete da un euro con errori di conio: i pezzi più ricercati(www.greenstyle.it)
Nel mondo della numismatica, alcune monete da un euro si distinguono per la loro rarità e valore, soprattutto quelle con errori di conio.
Questi esemplari, spesso sottovalutati, possono raggiungere quotazioni sorprendenti, fino a superare anche mille euro. Un fenomeno che ha attratto l’attenzione di collezionisti e appassionati, spingendoli a esaminare con cura il contenuto delle proprie tasche alla ricerca di queste preziose eccezioni.
Tra le monete da un euro più ambite per la presenza di errori di conio spiccano alcune emesse da Paesi come Francia, Spagna e Portogallo. Le monete francesi del 1999, infatti, sono tra le prime coniate e presentano numerosi errori, soprattutto sul retro, che possono far lievitare il loro valore da 500 fino a 1500 euro in base allo stato di conservazione.
Un altro tipo di difetto molto ricercato è il conio decentrato, caratterizzato da immagini stampate disallineate o parzialmente fuori dal bordo della moneta. Questi esemplari, se mantenuti in ottime condizioni, possono raggiungere valori di circa 500 euro.
Le monete portoghesi coniate tra il 2012 e il 2013 si distinguono per il sigillo reale portoghese sul retro, con stemmi araldici e castelli. Qualsiasi anomalia come la mancanza di uno stemma o una forma diversa di un castello incrementa notevolmente il valore del pezzo.
Le monete spagnole coniate tra il 2012 e il 2015 mostrano il volto dei sovrani Juan Carlos I e, successivamente, di Felipe VI. La tiratura limitata di questi anni, unita alla presenza di errori di conio, può far arrivare il valore fino a 1000 euro. Tra queste, quelle coniate durante il regno di Juan Carlos I sono particolarmente preziose e ricercate.
Tirature limitate e rarità: le monete da un euro più preziose in Europa
La definizione di moneta rara si basa principalmente sulla scarsa circolazione e sul numero limitato di esemplari emessi. Tra le monete da un euro più rare e preziose si trovano anche quelle vaticane del 2005, anno in cui venne coniata una serie speciale in memoria di Papa Giovanni Paolo II. Queste monete, provenienti dalla Zecca di Città del Vaticano, sono tra le più difficili da reperire e possono superare facilmente il valore nominale.
Le monete italiane da un euro, pur essendo tra le più comuni, presentano alcune eccezioni. I pezzi più rari sono quelli coniati nel 2004 e 2005, con tirature limitate a circa 5 milioni di esemplari, mentre quelli della seconda serie degli anni 2018-2020 sono ancora più rari, con solo un milione di pezzi prodotti. Anche in Italia, alcune monete con errori di conio sono oggetto di attenzione, in particolare quelle con date mancanti o con particolari difetti nella stampa.
La Grecia, con la sua moneta raffigurante una civetta, ha anch’essa alcune edizioni rare, anche se molte di queste sono spesso vendute online a cifre che non rispecchiano sempre il reale valore di mercato.
In Germania, le monete da un euro della prima serie sono generalmente comuni, ma quelle emesse dal 2008 in avanti, soprattutto se con errori di conio, possono raggiungere quotazioni superiori a 500 euro.

Le monete spagnole degli anni 2012-2015 mostrano il volto di due sovrani importanti: Juan Carlos I, re di Spagna dal 1975 al 2014, e suo figlio Felipe VI, salito al trono nel 2014 dopo l’abdicazione del padre. Juan Carlos I, nato a Roma nel 1938, ha avuto un ruolo cruciale durante la transizione spagnola verso la democrazia e la modernizzazione del paese. La sua immagine su alcune monete da un euro di tiratura limitata contribuisce oggi a rendere questi esemplari particolarmente ricercati dai collezionisti.
Dopo aver abdicato nel 2014, Juan Carlos I ha avuto un ruolo istituzionale minore fino al suo ritiro dalle funzioni ufficiali nel 2019. Dal 2020 si è trasferito ad Abu Dhabi, dove risiede tuttora sull’isola privata di Nourai, dopo vicende giudiziarie e controversie fiscali che ne hanno segnato gli ultimi anni.
Le monete spagnole che recano la sua effigie, soprattutto quelle con errori di conio, sono oggi considerate veri e propri pezzi da collezione, capaci di raggiungere prezzi anche superiori a mille euro.
