I principali cambiamenti nell’Assegno unico per il 2026(www.greenstyle.it)
Con l’avvicinarsi del 2026, crescono le attese per le novità dell’Assegno unico, una delle principali misure di sostegno alle famiglie.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha anticipato che l’importo dell’assegno subirà un adeguamento in linea con l’inflazione, mentre la revisione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) porterà a modifiche significative nelle fasce di reddito per l’accesso al beneficio. Questi cambiamenti, oltre a influire sugli importi percepiti, sono destinati a coinvolgere un numero crescente di famiglie italiane, soprattutto quelle con figli a carico e situazioni economiche variabili.
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico che viene erogato per ogni figlio a carico, fino al compimento dei 21 anni (salvo particolari condizioni) e senza limiti di età per i figli con disabilità. La misura è stata concepita per semplificare e potenziare gli interventi a favore della genitorialità e della natalità, riconoscendo un contributo economico commisurato alla condizione economica del nucleo familiare, determinata dall’ISEE valido al momento della domanda, all’età e al numero dei figli, nonché alle eventuali situazioni di disabilità.
Dal 1° gennaio 2026, è previsto un adeguamento dell’importo dell’assegno in rapporto all’inflazione, stimato intorno all’1,4-1,5% secondo le ultime rilevazioni dell’ISTAT e le proiezioni dell’INPS. Questo aggiornamento sarà ufficializzato da un decreto congiunto del Ministero dell’Economia e del Lavoro, previsto per novembre, che definirà le percentuali precise di rivalutazione.
Parallelamente, la riforma dell’ISEE 2026 introdurrà modifiche sostanziali nel calcolo e nelle soglie, con particolare attenzione al patrimonio immobiliare, che incide direttamente sull’accesso a numerose agevolazioni sociali, compreso l’Assegno unico. Una delle novità più rilevanti riguarda la esclusione della prima casa dal calcolo dell’ISEE fino a un valore catastale di 91.500 euro, quasi raddoppiato rispetto alla soglia precedente di 52 mila euro. Questa misura, insieme a maggiorazioni per nuclei numerosi, permetterà a molte famiglie di accedere a fasce più favorevoli, con un conseguente aumento dell’importo dell’assegno.
Ricalcolo delle fasce ISEE e maggiorazioni per le famiglie
La modifica delle fasce di reddito per il 2026 determina un cambiamento sostanziale nella distribuzione degli importi. La prima fascia ISEE sarà estesa fino a 17.468,51 euro, rispetto ai 17.227,33 euro del 2025, inglobando anche le due fasce intermedie che fino a quest’anno erano considerate a parte. La seconda fascia andrà da 17.468,52 a 46.582,71 euro, mentre la terza includerà tutti i redditi oltre questa soglia.
Questa ristrutturazione delle fasce implica che molte famiglie precedentemente collocate nelle fasce intermedie o più alte potranno beneficiare del massimo importo previsto dall’assegno unico. Ad esempio, nuclei familiari con un ISEE di circa 26 mila euro potrebbero ricevere fino a 15-20 euro in più al mese per figlio, grazie anche alla rivalutazione degli importi.
In termini concreti, l’importo massimo dell’assegno, con rivalutazione stimata all’1,4%, passerà da 201 euro a circa 203,8 euro per figlio, mentre la quota minima salirà da 57,5 a circa 61,2 euro. Inoltre, sono previste maggiorazioni specifiche legate a particolari condizioni:
- Figli non autosufficienti: aumento a 122,3 euro (da 120,6 euro nel 2025);
- Figli con disabilità grave: incremento a 110,6 euro (da 109,1 euro);
- Disabilità media: maggiorazione a 99,1 euro (da 97,7 euro);
- Madri con meno di 21 anni: contributo pari a 23,3 euro (leggermente superiore ai 23 euro precedenti).
Le maggiorazioni variabili in base all’ISEE, come quelle per i figli successivi al secondo e il bonus destinato al secondo percettore di reddito, subiranno anch’esse un lieve aumento, contribuendo a migliorare il sostegno complessivo alle famiglie.

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L’aggiornamento dell’ISEE ordinario per il 2026 si caratterizza non solo per l’esclusione della prima casa dal calcolo del patrimonio immobiliare fino a 91.500 euro, ma anche per l’introduzione di maggiorazioni per la scala di equivalenza, che influiscono direttamente sulla valutazione della condizione economica di famiglie numerose. In particolare:
- nuclei con due figli avranno una maggiorazione di 0,1;
- con tre figli la maggiorazione sarà di 0,25;
- con quattro figli 0,40;
- e con almeno cinque figli 0,55.
Questi interventi rendono l’ISEE 2026 più aderente alla reale situazione economica del nucleo familiare, facilitando l’accesso a prestazioni sociali agevolate, tra cui l’Assegno unico. Per esempio, una famiglia con tre figli e un ISE di 40.000 euro potrà vedere il proprio ISEE ridursi da 16.000 a circa 14.545 euro, ampliando così le possibilità di beneficiare di maggiori contributi.
La presentazione della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE 2026 sarà fondamentale per usufruire correttamente degli importi aggiornati. È consigliato presentarla entro il 30 giugno 2026 per evitare che l’assegno venga erogato in misura minima e per garantire l’erogazione degli arretrati successivamente.
