Greenstyle Sostenibilità Consumi Sviluppo sostenibile: Sofidel taglia del 50% l’uso di plastica

Sviluppo sostenibile: Sofidel taglia del 50% l’uso di plastica

Sofidel annuncia il taglio del 50% entro il 2030 per quanto riguarda l'utilizzo di plastica, in Italia il cambiamento sarà guidato dal marchio Regina.

Sviluppo sostenibile: Sofidel taglia del 50% l’uso di plastica

Il Gruppo Sofidel ridurrà del 50% entro il 2030 l’impiego di plastica convenzionale all’interno della propria produzione. Il taglio fa riferimento ai valori registrati nel 2013 ed equivale a eliminare dal processo produttivo più di 11mila tonnellate all’anno di nuova plastica. Già ridotto negli scorsi anni lo spessore del film plastico impiegato all’interno della produzione.

Sono stati introdotti negli scorsi mesi anche nuovi packaging in carta kraft, mentre crescono in alcuni mercati le quote per quanto riguarda la plastica riciclata e le bioplastiche. Come ha dichiarato Luigi Lazzareschi, amministratore delegato Sofidel:

Per Sofidel si tratta di una scelta di coerenza e di responsabilità. Un impegno che rientra in una più ampia strategia di innovazione e differenziazione di prodotto che stiamo portando avanti. Un nuovo contributo a favore di uno sviluppo sostenibile che intende rispondere in modo ancora più organico alla crescente domanda di attenzione ambientale.

Sofidel percorrerà tale strada soprattutto grazie ad alcuni dei suoi brand più famosi, tra i quali Regina, KittenSoft, Nalys, Cosynel, Le Trèfle e Sopalin. Grazie all’impegno dei vari marchi si punterà a eliminare dal ciclo produttivo almeno 600 tonnellate di plastica entro la fine del 2020.

In Italia a guidare il taglio all’utilizzo di plastica di Sofidel sarà la nuova linea di Rotoloni Regina, denominata Rotoloni Regina Eco. L’imballaggio sarà in carta kraft, un materiale di origine vegetale. Si tratta di un composto facilmente riciclabile e rinnovabile, oltre che biodegradabile.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Isole di plastica: cosa sono e dove sono
Inquinamento

Le correnti oceaniche e i vortici marini posso sospingere i rifiuti e formare le cosiddette isole di plastica. Al mondo ce ne sono almeno cinque, di cui la più famosa è quella che risiede nel Pacifico settentrionale, tra le Hawaii e la California. Si chiama Great Pacific Garbage Patch, ma quello che si vede in superficie è solo la punta dell’iceberg, causa microplastiche invisibili.