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Spreco alimentare, nei rifiuti 27 kg di cibo a testa nel 2020

Giornata per la prevenzione dello spreco alimentare: in Italia finiti nei rifiuti 27 kg di cibo a testa nel corso del 2020.

Spreco alimentare, nei rifiuti 27 kg di cibo a testa nel 2020

Fonte immagine: iStock

Oggi 5 febbraio è la Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare. Un appuntamento nato per sottolineare la necessità di gestire meglio le risorse di cibo presenti sul Pianeta.

Una migliore gestione del cibo che passa anche dalla riduzione dello spreco alimentare sia a livello domestico che della filiera produttiva. Alla vigilia della Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare sono stati diffusi i risultati ottenuti da Waste Watcher International ObservatoryUniversità di Bologna e Last Minute Market. Le conclusioni sono contenute nello studio “Spreco, il caso Italia” ed elaborate in base ai dati Ipsos.

Al Sud spreco più consistente, i risultati dello studio

Secondo lo studio al Sud vengono sprecati circa 600 grammi a settimana (pro capite) tra alimenti e avanzi. Minore l’impatto al Nord e al Centro, rispettivamente di 489 grammi settimanali e 496. Lo spreco alimentare maggiore è riferito alle famiglie con figli, che destinano all’immondizia il 15% in più di cibo rispetto ai single.

Altra differenza per quanto riguarda il livello di spreco alimentare è relativa al reddito. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare chi guadagna meno tende a gettare nell’immondizia maggiori quantità di cibo (circa il 10-15%) rispetto a chi percepisce un reddito più alto.

Per quanto riguarda gli insegnamenti trasmessi ai figli, per l’83,9% delle famiglie italiane al primo posto figura il non sprecare. Stando ai risultati del sondaggio 8 su 10 non sprecano quasi mai il cibo o comunque meno di una volta a settimana. Se ciò avviene l’alimento gettato è nel 37% dei casi la frutta fresca, seguita dalla verdura fresca (28,1%), da cipolla, aglio e tuberi (25%) e dal pane fresco (21%).

Spreco alimentare e lockdown, il commento di Andrea Segrè

Ha commentato Andrea Segrè, agroeconomista e fondatore della campagna Spreco Zero e della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare:

Dalle loro case e dalle loro cucine, reduci dai mesi di lockdown e distanziamento, gli italiani lanciano un’OPA sul loro futuro. La tendenza a una netta diminuzione dello spreco alimentare domestico, che a livello nazionale e globale gioca la parte del leone con un’incidenza del 60/70% sullo spreco di filiera, si conferma saldamente in questo primo scorcio del 2021, attraverso il report Waste Watcher International su rilevazioni Ipsos monitorato nella settimana del 18/21 gennaio.

Colpisce l’attenzione degli italiani al tema: l’85%, quindi una percentuale quasi plebiscitaria, chiede di rendere obbligatorie per legge le donazioni di cibo ritirato dalla vendita da parte di supermercati e aziende ad associazioni che si occupano di persone bisognose, in seguito all’aumento della povertà generato dalla pandemia Covid-19.

Fonte: Adnkronos

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