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Quanta uva mangiare a dieta

La frutta è un cibo a cui non rinunciare, anche in caso di dieta per dimagrire, ma l'uva ci può creare dubbi. Di fatto, si tratta di un frutto molto zuccherino e per questo da limitare nelle quantità in caso di regime alimentare povero di zuccheri. Si tratta di valutare il consumo in modo saggio, non di evitarla del tutto, a patto che il nutrizionista o dietologo dia il via libera.

Quanta uva mangiare a dieta

Fonte immagine: Pixabay

La buonissima uva, un frutto che addolcisce le nostre giornate e non ci fa temere di eccedere con i grassi, in quanto ne ha quantità minime. Di certo è un alimento dalle molte proprietà e benefici per la salute, ma non è povera di zuccheri. Il che fa porre la domanda se si possa consumare e quanta in un regime dietetico ipocalorico.

Il consumo dell’uva, salvo diverso parere da parte del nutrizionista, non è sconsigliato in caso di dieta, ma va senza dubbio regolato nelle quantità, dato il suo contenuto di fruttosio. Se guardiamo i valori nutrizionali di questo cibo, a svettare è la quantità di carboidrati, soprattutto zuccheri, maggiori rispetto ad altra frutta.

E per questo il quesito del titolo, ossia quanta uva mangiare a dieta, non ha risposta facile. Di fatto, è possibile che il dietologo la voglia limitare nei regimi più restrittivi. Ma è anche possibile che ne suggerisca un consumo moderato, a fronte delle proprietà e del contenuto importante di vitamine, minerali e antiossidanti.

Di sicuro, chi ha problemi di malassorbimento del fruttosio, o non metabolizza in modo corretto gli zuccheri, come nei casi dei soggetti diabetici, non può sottovalutare i consigli del medico. In questi casi è importante seguire le direttive imposte e attenersi in modo scrupoloso alla dieta.

Quanta uva mangiare
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Uva: calorie e valori nutrizionali

Una porzione di uva, di norma tra i 90 e i 100gr, ha un valore calorico tra le 60 e le 70 Kcal, che sono più rispetto alla mela e meno rispetto alla banana. L’apporto di grassi è molto contenuto, ma lo è anche quello delle fibre. Di fatti, dei carboidrati presenti al suo interno, la maggior parte sono zuccheri semplici.

Di seguito la tabella nutrizionale fornita da USDA, dove possiamo notare le quantità dei macronutrienti e anche quelle di vitamine e minerali. Il riferimento è per una tazza di uva da 92gr.

  • Calorie: 62 Kcal
  • Grassi: 0,3 g
  • Sodio: 2 mg
  • Carboidrati: 16 g
    di cui fibra: 1 g
    e zuccheri: 15 g
  • Proteine : 0,6 g
  • Vitamina C: 3,68 mg
  • Vitamina K: 13,4 mcg
  • Vitamina A: 4,6 mcg

Per quanto riguarda l’indice glicemico dell’uva, si attesta sul 59, di fatto più elevato di altra frutta, con un carico glicemico pari a 11. Il che lo colloca nella fascia media. Per questo motivo l’uva è spesso evitata da chi soffre di malattie come il diabete.

L’uva aiuta a perdere peso

Lo abbiamo detto, un grappolo d’uva è buono ma anche zuccherino, ma ci sono anche ricerche scientifiche che sostengono i suoi benefici per la dieta. Di fatto, sembra che in generale mangiare frutta ogni giorno aiuti a ridurre l’aumento di peso, in modo particolare se consumiamo uva.

Il contenuto di acqua molto elevato dell’uva, di fatto aiuterebbe a sentirsi più sazi, come le fibre. La dottoressa Audra Wilson, dietista bariatrica presso il Northwestern Medicine Delnor Hospital, ne ha sostenuto i benefici, ma solo associando il frutto ad una dieta equilibrata.

La dottoressa suggerisce l’uva ai suoi pazienti come alimento di riempimento, di norma abbinandolo ad una proteina come il formaggio magro o lo yogurt per uno spuntino saziante e leggero. In questo modo si rallenta anche l’assorbimento dei glucidi, grazie alle proteine.

Quanta uva mangiare al giorno

Se non si è a dieta, il consumo giornaliero di uva considerato salutare, varia in base all’età e soprattutto al tipo di attività quotidiana svolta. Di solito vanno bene due porzioni al giorno, di circa 150 o 200 grammi in totale. Ma chi sta invece seguendo un regime dietetico controllato, deve ridurre le quantità normali.

Il medico di certo può suggerire le dosi corrette, come anche la frequenza di assunzione di questo tipo di frutta e, salvo diverso parere da parte del professionista, un grappolo da 100gr non dovrebbe essere un problema. Ma, come detto, al dietologo spetta l’ultima parola.

 

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