Greenstyle Ambiente Animali Puzzola: caratteristiche, razze e stranezze che la riguardano

Puzzola: caratteristiche, razze e stranezze che la riguardano

Puzzola e moffetta sono due animali diversi appartenenti a famiglie differenti che condividono il fatto di avere ghiandole dall'odore molto intenso.

Puzzola: caratteristiche, razze e stranezze che la riguardano

Fonte immagine: Pixabay

Parlare della puzzola non è semplice. E questo perché c’è un po’ di confusione su questo termine. La parola “puzzola”, infatti può riferirsi sia alla puzzola europea, appartenente alla famiglia dei Mustelidae, la Mustela putorius, sia alla puzzola americana, la quale comprende 11 specie appartenenti alla famiglia Mephitidae, il cui nome è già un programma!

Proprio di quest’ultima famiglia fa parte la puzzola striata, la quale entra di diritto anche nella categoria degli animali a strisce. Di cui fanno parte anche tigre e zebra.

Generalità sui Mustelidae

Puzzola, Mustela putorius
Fonte: Pixabay

Partiamo dai Mustelidi: si tratta di una famiglia di carnivori caniformi di cui fanno parte le puzzole propriamente dette, le lontre, i tassi, i visoni, le donnole, i furetti, la faina e la martora comune. In passato anche le moffette facevano parte di questa famiglia, ma adesso sono state distinte in una famiglia a parte. Sono diffusi quasi in tutto il mondo, assenti solamente in Australia, Oceania, Madagascar, Caraibi e Antartide.

A seconda del tipo di mustelide di cui parliamo, li possiamo trovare nelle foreste temperate, in quelle pluviali tropicali, nella savana, nella steppa e nella tundra. Non amano, invece, i climi troppo aridi, mentre parecchie specie tendono a vivere vicino a fiumi e laghi.

Questa è la classificazione scientifica dei Mustelidi:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Mammalia
  • Infraclasse: Eutheria
  • Superordine: Laurasiatheria
  • Ordine: Carnivora
  • Sottordine: Caniformia
  • Superfamiglia: Musteloidea
  • Famiglia: Mustelidae
  • Sottofamiglie: Guloninae, Helictidinae, Ictonychinae, Lutrinae, Melinae, Mellivorinae, Mustelinae, Taxideinae

Aspetto e caratteristiche

Puzzola nella tana
Fonte: Pixabay

Pur con le debite differenze fra i diversi tipi, i mustelidi in generale hanno corpo allungato e snello (ma tassi e ghiottoni sono più tozzi). Il mantello è solitamente marrone o nero, ma alcune specie possono avere macchie o strisce. A proposito delle strisce: i tassi eurasiatici hanno un disegno facciale a bande bianche e nere, mentre la puzzola marmorizzata e la zorilla della Libia hanno strisce su tutto il corpo.

Altre specie, come l’ermellino e la donnola, cambiano il colore del mantello a seconda della stagione: sono bianchi d’inverno e marroni d’estate. La coda è lunga e pelosa, anche se i tassi hanno una coda più corta. Le zampe tendono a essere corte e hanno cinque artigli ricurvi non retrattili per zampa.

Il muso della puzzola è corto, con vibrisse molto sviluppate e le orecchie piccole; il numero di denti va da 28 a 38. Ma la caratteristica che accomuna la maggior parte dei mustelidi è la presenza di ghiandole anali estremamente sviluppate, assai simili a quelle delle moffette. L’odore di queste ghiandole, che vengono strizzate per marcare il territorio o per difesa, è assai penetrante. Nelle lontre queste ghiandole sono praticamente assenti o poco sviluppate.

In generale l’aspetto e il fisico dei diversi tipi di mustelidi si è adattato al loro stile di vita e di caccia. Per esempio le puzzole e le donnole hanno un corpo molto allungato per permettere di cacciare le prede nelle tane.

Come dimensioni, anche queste sono variabili: la donnola è il mustelide più piccolo e pesa 25 grammi, mentre lontre marine e ghiottoni possono arrivare a superare i 30 kg. I maschi tendono ad essere più grandi delle femmine.

Comportamento e riproduzione

Molti Mustelidi sono animali crepuscolari o notturni, ma non mancano quelli attivi anche di giorno. Alcune specie costruiscono tane, altre preferiscono stare sugli alberi. Lontre e visoni sono bravi nuotatori. In generale rimangono attivi anche d’inverno, tranne i tassi che nelle zone a Nord vanno in letargo.

I Mustelidi sono animali solitari e molto territoriali (tranne alcune lontre e il tasso europeo). Vista, udito e olfatto sono estremamente sviluppati. I territori dei maschi sono molto ampi, non si sovrappongono fra di loro, ma si sovrappongono a quelli di più femmine. Anche le femmine preferiscono non sovrapporre i rispettivi territori se possibile.

Sono animali molto silenziosi, abili predatori. Tendono a vocalizzare solamente quando entrano in contatto con altri membri della loro specie o con altri animali.

Per quanto riguarda la durata della gravidanza, varia da 30 a 60 giorni. In molte specie è presente un impianto ritardato dell’ovulo fecondato, motivo per cui possono passare anche mesi fra l’accoppiamento e la nascita. Le femmine tendono ad avere una sola cucciolata all’anno. Esattamente come accade con gli scoiattoli, anche i cuccioli di mustelidi nascono inermi, ciechi e indifesi. Però crescono più rapidamente: a due mesi sono ampiamente svezzati, mentre la maturità sessuale arriva fra i sei mesi e i due anni.

La durata di vita media in natura varia fra i 5 e i 20 anni.

Alimentazione

I Mustelidi tendono ad essere soprattutto carnivori, anche se alcune specie e in alcuni periodi dell’anno possono nutrirsi di vegetali. Tendono anche a dare la caccia a prede decisamente più grandi di loro. I mustelidi possono mangiare di tutto: piccoli mammiferi, uccelli, rettili, pesci, anfibi, insetti, vermi, crostacei, uova, frutta, tuberi, noci…

In particolare puzzole, donnole, ermellini, visoni e furetti sono carnivori stretti, solo ogni tanto possono mangiare frutta o bacche.

La puzzola europea, Mustela putorius

Puzzola
Fonte: Flickr – Peter Trimming

La puzzola propriamente detta è la Mustela putorius (da non confondere con Mustela putorius furo che è il furetto). Si tratta di un mammifero carnivoro della famiglia dei Mustelidi. Spesso si usa erroneamente il termine “puzzola” per riferirsi anche alle moffette o puzzole americane del genere Mephitis e alle zorille del genere Ictnoys, ma in questo caso non è corretta come definizione: le puzzole e le moffette sono cugine, condividono il fatto di avere ghiandole anali sottocaudali dalle quale emettono una sostanza assai puzzolente, ma non sono lo stesso animale.

Il caratteristico odore della puzzola è dato proprio dal secreto delle ghiandole anali. La puzzola spruzza dalle ghiandole anali un liquido maleodorante che ha lo scopo di marcare il territorio. In passato, invece, si pensava che avesse uno scopo difensivo.

Questo secreto maleodorante viene emesso anche dalle moffette e dai furetti. A proposito di questi ultimi, detenuti ormai solo come animali domestici, per evitare che emanino il caratteristico odore, non è necessario asportare le ghiandole anali come si pensava in passato, ma basta sterilizzarli.

La puzzola europea è diffusa in tutta l’Europa, arrivando fino alle propaggini meridionali di Svezia e Finlandia. La possiamo trovare anche in Gran Bretagna, mentre sembra essere assente in Grecia e Croazia, soprattutto sul versante adriatico.

E in Italia? Beh, in Italia la puzzola vive un po’ ovunque, tranne che nelle isole. È più probabile imbattersi in una puzzola vicino ai fiumi o a fonti d’acqua. Tuttavia la si può trovare anche sulle montagne, lungo la costa, nelle praterie, nei boschi o anche fra le dune.

Classificazione scientifica della puzzola

Questa è la classificazione scientifica della puzzola comune:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Mammalia
  • Ordine: Carnivora
  • Famiglia: Mustelidae
  • Genere: Mustela
  • Specie: M. putorius

Aspetto e caratteristiche della puzzola

La puzzola è lunga 60 cm, di cui 20 cm sono solamente di coda. Come peso, arriva a 1,5 kg per i maschi. Il corpo è allungato e affusolato, mentre le zampe sono corte e tozze. La testa è tondeggiante. Il mantello è corto d’estate e folto d’inverno, marrone scuro sul dorso e che tende a diventare sempre più scuro man mano che si arriva all’addome. Zampe e coda sono tendenti al nero. Presente un sottopelo fitto color crema.

La testa è nera, con disegni bianchi o crema su muso, guance e orecchie. La classica mascherina sul muso della puzzola, però, non è presente sin dalla nascita: compare intorno ai 3 mesi di vita.

Comportamento e riproduzione

La puzzola è un animale notturno e solitario. Di giorno sta al riparo (anche in rifugi rubati ad altri animali), mentre di notte va a caccia. Tende a cacciare soprattutto sul terreno, si arrampica meno bene, infatti, rispetto a martora e faina. È un animale molto silenzioso, ma come verso la puzzola può emettere guaiti o squittii.

Se eccitata o spaventata, emette dalle ghiandole anali il tipico liquido maleodorante. Marca anche il territorio in questo modo e tramite le feci.

La riproduzione avviene nel periodo invernale. Come molti Mustelidi, l’impianto dell’ovulo fecondato può essere ritardato: questo spiega perché, a volte, anche se l’accoppiamento avviene in inverno, le nascite si concentrano in aprile-maggio. La durata della gravidanza è di circa 45 giorni. Ogni cucciolata può essere composta da 3 a 8 cuccioli: questi nascono ciechi, sordi e ricoperti da una pelliccia sottile bianca, con cute rosa. Lo svezzamento avviene intorno al mese d’età, ma la madre continua ad accudirli fino ai 3 mesi.

La maturità sessuale arriva a sei mesi di vita. La femmina partorisce una sola volta all’anno, a meno che la cucciolata non muoia: in questo caso potrebbe tornare in estro.

Alimentazione della puzzola europea

La puzzola è un animale strettamente carnivoro. La sua dieta è composta di topi, ratti, conigli, uccelli, rane, lucertole, serpenti e uova. L’olfatto è molto sviluppato e la presa delle sua mascelle è molto potente. Grazie a questo morso può dare la caccia anche ad animali più grossi di lei. Se il cibo scarseggia, la puzzola può sopperire anche con insetti, frutti e bacche, ma rispetto a cani e orsi non è capace di digerire bene questo cibo.

Generalità sui Mephitidae

moffetta
Fonte: Flickr – Ndomer

Veniamo ora ai Mefitidi. Si tratta di un’altra famiglia dell’ordine dei Carnivori, distinta da quella dei Mustelidi. A questa famiglia appartengono le moffette e i tassi fetidi. Mentre i tassi fetidi sono originari di Filippine e Indonesia, le moffette, gli skunk macchiati e gli skunk dal naso di porco sono originari delle Americhe, dal Canada al Sud America. Specie estinte, invece, erano originarie dell’Eurasia.

Le moffette nelle Americhe sono i principali vettori della Rabbia, spodestando così le volpi rosse.

Questa è la classificazione scientifica dei Mephitidae:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Mammalia
  • Ordine: Carnivora
  • Sottordine: Caniformia
  • Famiglia: Mephitidae
  • Generi: Conepatus, Mephitis, Mydaus, Spilogale

Aspetto e caratteristiche della moffetta

Moffetta prato
Fonte: Flickr – Brian Gratwicke

I Mefitidi sono animali dal corpo allungato, con zampe corte e robuste dotate di artigli lunghi. Sono lunghi 40-94 cm a seconda della specie, e il peso va dal mezzo kg degli skunk macchiati agli 8,2 kg degli skunk dal naso di porco.

Come colore del mantello, ma maggior parte delle moffette sono bianche e nere, ma alcune sono marroni, grigie o crema. Tutte le moffette sono striate sin dalla nascita: anche loro fanno dunque parte della categoria degli animali a strisce. A seconda della specie, la striscia può essere unica dal dorso alla coda, doppia o una serie di strisce e macchie. Alcune specie presentano strisce anche sulle zampe.

Anche le moffette sono famose per l’emissione di liquido maleodorante con le ghiandole anali. Queste ghiandole sono simili a quelle dei mustelidi, ma ancora più sviluppate. Il secreto è formato da un composto di tioli o mercaptani (contenenti zolfo), capaci di emanare un odore disgustoso che sa di uova marce e aglio. Occhio che se una moffetta vi spruzza addosso il suo secreto, difficilmente riuscirete a rimuoverlo in breve tempo dai vestiti.

Grazie a dei muscoli posti vicino a queste ghiandole odorifere, le moffette possono spruzzare il liquido fino a 3 metri di distanza. E sono anche molto precise.

Ma c’è di più: non solo l’odore di questo liquido è nauseabondo e forte (lo si percepisce anche a distanza di 1,5 km), ma se il secreto colpisce gli occhi può causare una forma di cecità temporanea.

Le ghiandole contengono una quantità di liquido massimo per 5-6 spruzzi. Una volta emesso tutto, le ghiandole ci mettono anche una decina di giorni prima di riempirsi di nuovo. Solitamente prima di spruzzare danno un avviso: camminano con le zampe rigide e sollevano la coda. Se ciò non funziona, allora spruzzano.

Comportamento e riproduzione

Anche le moffette sono animali crepuscolari e solitari. Solo nelle zone più fredde diversi soggetti possono condividere la tana per stare al caldo. I territori dei maschi e delle femmine si sovrappongono.

Non vanno in letargo d’inverno, ma passano parecchio tempo nella tana, in una sorta di dormiveglia inattivo dove si nutrono poco. Le femmine d’inverno tendono a dormire in gruppo, i maschi da soli.

Udito e olfatto sono molto sviluppati, mentre hanno una pessima vista: vedono chiaramente fino a un massimo di 3 metri, motivo per cui facilmente vengono investite.

La durata di vita in natura è di 1-3 anni, mentre in cattività possono arrivare anche a 10-15 anni.

Le moffette tendono ad accoppiarsi ad inizio primavera. La durata della gravidanza è di 66 giorni e i piccoli nascono di solito a maggio. Ogni cucciolata è composta in media da 4-7 cuccioli. Anche le piccole moffette nascono cieche, sorde e ricoperte di un sottile strato di pelo. Gli occhi si aprono a 3 settimane, lo svezzamento avviene a due mesi, ma rimangono con la madre fino all’anno di vita, cioè fino a quando non raggiungono la maturità sessuale.

Alimentazione

La moffetta, a differenza della puzzola, è un animale onnivoro. A seconda della stagione la sua dieta è composta da piccoli roditori, talpe, lucertole, serpenti, salamandre, rane, uccelli, insetti, larve, uova, funghi, noci, radici, foglie, erbe e bacche. Nelle aree cittadine frugano spesso fra i rifiuti, raramente mangiano le carcasse abbandonate da altri animali.

La moffetta o puzzola americana striata, Mephitis mephitis

Moffetta a strisce
Fonte: Flickr – DioTime 1

La moffetta comune o moffetta striata, nome scientifico Mephitis mephitis, è un carnivoro del genere Mephitis presente in Stati Uniti, Canada meridionale e Messico settentrionale. L’UICN l’ha classificata come specie a rischio minimo visto che è molto diffusa ed è capace di adattarsi a qualsiasi ambiente. Nel Nord America viene spesso detenuta come animale da compagnia (è anche un animale da pelliccia).

Classificazione scientifica della moffetta

Questa è la classificazione scientifica della moffetta:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Classe: Mammalia
  • Ordine: Carnivora
  • Sottordine: Caniformia
  • Famiglia: Mephitidae
  • Genere: Mephitis
  • Specie: M. mephitis

Aspetto e caratteristiche della moffetta

La moffetta comune ha un corpo robusto con arti corti e tozzi. La testa è conica e la coda è molto lunga e dal mantello folto. La lunghezza totale del corpo è di 52-77 cm, mentre il peso varia dagli 1,8 ai 5,5 kg. Ha le zampe plantigrade con piante nude. Le zampe anteriori hanno cinque artigli lunghi ricurvi, atti allo scavo. Gli artigli delle zampe posteriori sono più corti.

Particolare è il colore del mantello. Solitamente ha lo sfondo nero con una striscia bianca che parte dalla testa e si divide lungo le spalle. Poi continua lungo i fianchi fino alla coda. Alcuni soggetti presentano una macchia bianca sul petto, mentre altri hanno delle strisce bianche anche sulle zampe. Per questo fanno parte della categoria degli animali a strisce. Ci sono poi alcuni esemplari marroni o crema, ma sono rari.

Anche la moffetta ha le ghiandole odorifere accanto all’ano, molto più sviluppate rispetto a quelle della puzzola. Il secreto emesso è giallo e oleoso: è formato da un mix di mercaptani o tioli, composti di zolfo e viene spruzzato anche a metri di distanza.

Comportamento e riproduzione

La puzzola americana vive nei boschi, nei terreni cespugliosi, nei campi aperti, nelle zone rocciose, nelle aree urbane e coltivate. Può sia scavarsi la tana da sola che occupare quelle abbandonate di altri animali. Le femmine d’inverno possono convivere nelle tane insieme a un solo maschio. Non va in letargo, ma tende a risparmiare energia stando nella tana e abbassando la sua temperatura corporea.

Viene predata da pochi animali: di solito gli altri predatori stanno bene alla larga per via del loro secreto. Volpi, tassi, linci, puma e coyote aggrediscono le moffette solo se hanno parecchia fame. Più facile che vengano predate da uccelli come aquile e gufi, ma anche questi temono il loro secreto. Diciamo che la puzzola americana ha pochi nemici naturali disposti a sfidarla.

Si riproduce una volta all’anno e l’accoppiamento avviene fra metà febbraio e metà aprile. La durata della gravidanza è di 59-77 giorni. I piccoli nascono fra metà maggio e giugno. Ciascuna cucciolata è composta da 2 a 12 cuccioli che pesano 25-40 grammi e nascono ciechi, ricoperti da una peluria rada. L’apertura degli occhi avviene a tre settimane, mentre lo svezzamento a 42-56 giorni. Sono indipendenti a due mesi mezzo.

Alimentazione della puzzola americana

La moffetta è un animale insettivoro. Preferisce mangiare cavallette, api, coleotteri, grilli e bruchi, ma può nutrirsi anche di vermi e gamberi. Quando serve, può mangiare anche arvicole, pulcini e uova, senza dimenticare i pesci, rettili, anfibi e anche le carogne. I soggetti che vivono vicino alle coste si nutrono anche di granchi e pesci. Quando l’occasione lo richiede, può integrare la sua alimentazione con mele, mirtilli, mais e patate.

Curiosità sulla puzzola

puzzola Bambi
Fonte: Flickr – Austin Kirk

Ecco alcune piccole curiosità sulla puzzola:

  • Nel film Bambi della Disney, uno degli amici di Bambi è proprio una puzzola. Il suo nome non ufficiale è Bluebelle, ma la Disney non ha mai confermato
  • La Warner Bros ha prodotto un cartone animato nel quale la puzzola è protagonista assoluta. Si tratta di Pepé Le Pew: Pepé è in realtà una moffetta ed è un latin lover assai invadente che fa di tutto per conquistare Penelope Kitty, una gattina bianconera che lui scambia per una esponente della sua razza
  • Nel recente film di Space Jam 2, una scena con protagonista Pepé Le Pew è stata tagliata in quanto un giornalista del New York Times ha accusato Pepé di molestie sessuali
  • Falso mito: la puzzola non è immune al veleno della vipera
  • La moffetta è uno dei principali nemici delle api: quando trova un favo, lo distrugge e si ciba delle api dell’alveare
  • La moffetta, oltre a essere portatrice del virus della Rabbia, può anche essere ospite del Parvovirus canino. Inoltre può essere colpita anche dalla Leptospirosi

Si può tenere la puzzola come animale domestico?

Chi non vorrebbe avere in casa una puzzola domestica? Ebbene: la moffetta americana, ancora più della puzzola comune, è facilmente addomesticabile e maggiormente propensa a diventare un animale domestico (anche se negli Stati Uniti c’è il problema che la moffetta è uno dei principali serbatoi della Rabbia). E qui in Italia?

Dipende: prima di precipitarti a prendere una puzzola come animale domestico, è meglio informarsi presso il proprio Comune, Asl, Provincia e Regione se la puzzola viene considerata come un animale esotico, la cui detenzione è consentita secondo determinate norme o se viene considerate come un animale selvatico, nel qual caso la sua detenzione non è concessa.

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