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Orto: cosa coltivare a novembre

Novembre è un mese di manutenzione per l'orto, eppure non mancano alcune verdure gustose da coltivare, dai legumi fino alle insalate invernali.

Orto: cosa coltivare a novembre

Il mese di novembre è finalmente cominciato: in questo ultimo scampolo di autunno, le temperature cominceranno progressivamente a diventare sempre più rigide, lasciando poi spazio al successivo inverno. E anche nell’orto giunge il momento di prepararsi alla stagione più fredda, con interventi sia strutturali che in termini di coltivazioni. Eppure, al clima sempre più rigido, non corrisponde un’inattività della terra: scegliendo le giuste verdure, infatti, si potrà ottenere ancora un prolifico raccolto invernale. Quali sono, di conseguenza, le pietanze più indicate per la coltivazione in questo mese?

Prima di cominciare, vale la pena sottolineare come il divario climatico, almeno sullo Stivale, sia a novembre molto rilevante: al Nord si sperimentano temperature ormai invernali, mentre al Sud non è raro trovare ancora un piacevole tepore. Gli abitanti del Meridione, di conseguenza, potranno ancora approfittare a lungo delle verdure tipiche di settembre e di ottobre.

Insalate ed erbe aromatiche

Lattuga brasiliana
Fonte: Iceberg Lettuce via Shutterstock

Pur avvicinandosi al periodo di minore attività, l’orto di novembre permette ancora di approfittare di un gruppo nutrito di insalate ed erbe aromatiche, immancabili sulla tavola di tutto l’anno. Cambiano però i consumi, rispetto alle stagioni precedenti, e si prediligono tutte quelle varietà capaci di dimostrare una buona resistenza ai climi più freddi: fra queste la lattuga iceberg, chiamata anche lattuga brasiliana, ma anche alcune varietà di radicchio rosso. Se il clima ancora lo consente, sarà possibile piantare gli ultimi rappresentanti di rucola e valeriana, per variare di tanto in tanto.

Sul fronte delle erbe aromatiche, più che della coltivazione, novembre è il mese del raccolto: si potrà approfittare di rosmarino e salvia, ma anche di prezzemolo e menta.

Legumi, bulbi e altri ortaggi

Aglio
Fonte: Aglio via PixabayAglio via Pixabay

Novembre è tipicamente un mese di preparazione per l’orto: si seminano e trapiantano, infatti, le varietà dalla crescita più lenta, per approfittare di un nutrito raccolto all’inizio dell’anno successivo, già dalla fine di gennaio e gli inizi di febbraio. Particolarmente interessante, almeno su questo fronte, è l’attenzione solitamente concessa ai legumi: in questo periodo, infatti, si potrà procedere alla semina dei piselli e delle fave, ma anche di lenticchie e ceci.

Il penultimo mese dell’anno, inoltre, rappresenta il momento tradizionale per la coltivazione dell’aglio. Già dalla prima settimana del mese, infatti, sarà possibile trapiantarne i bulbi, per un rigoglioso raccolto in itinere. Lo stesso vale anche per tutte le varietà invernali della cipolla, prestando però attenzione a temperature non eccessivamente estreme.

Qualora si disponesse di una piccola serra, o anche solo si avesse la possibilità di stendere una copertura notturna per il giardino coltivato, in questo mese si potranno coltivare anche alcune varietà resistenti di spinaci, le cime di rapa e le tipologie di cavolo invernale.

Consigli di manutenzione

Materiale da pacciamatura
Fonte: Hands holding a handful of red decorative mulch via Shutterstock

Nonostante la coltivazione sia ridotta, e il raccolto scarso, novembre non è sinonimo di inattività dell’orto. È necessario, infatti, provvedere ad alcune pratiche di manutenzione, non solo per preparare il terreno alle gelate invernali, ma anche permettere adeguato riposo e fertilizzazione in vista della prossima primavera.

Il primo passo è quello di eliminare tutte le erbacce residue, nonché di liberare gli eventuali condotti di scolo da detriti accumulati nelle ultime settimane, come foglie secche che potrebbero ostruire il passaggio. Nelle porzioni dell’orto rimaste libere da eventuali coltivazioni, inoltre, è utile una blanda opera di fertilizzazione con concime organico, da completare con una buona vangatura: in questo modo, si permetterà alla terra di ritrovare il suo equilibrio in termini di sostanze nutritive, dopo molti mesi di crescita.

Infine, è utile pensare a eventuali protezioni per gli ortaggi rimasti, sia semplicemente per evitare gli effetti più dannosi delle eccessive precipitazioni del periodo, che per garantire una sufficiente temperatura del terreno. Tra le tante, la pacciamatura potrebbe essere di certo la tecnica più utile.

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