Greenstyle Casa & Giardino Orto & giardino Piante Muschio: caratteristiche e coltivazione della pianta

Muschio: caratteristiche e coltivazione della pianta

Le caratteristiche del muschio, i diversi utilizzi e i consigli per coltivarlo. Ecco tutto quello che probabilmente non sapevi su questa pianta.

Muschio: caratteristiche e coltivazione della pianta

Fonte immagine: Foto di woong hoe da Pixabay

Il muschio è un morbido manto vegetale che la nostra mente associa istintivamente ed immediatamente al periodo natalizio. In realtà i muschi (si parla al plurale perché sono moltissime le tipologie che appartengono a questa categoria) sono ben più di una mera decorazione per il Presepe. Si tratta infatti di un vero tesoro per il nostro ecosistema e per la biodiversità.

Ma partiamo innanzitutto dalla definizione di muschio. I muschi sono delle piccole piante che fanno parte della famiglia delle briofite (Bryophyta), che comprende all’incirca 15.000 specie sparse in tutto il Pianeta. I muschi si sviluppano soprattutto nelle zone boschive e vicino ai corsi d’acqua e prediligono ombra e umidità per poter crescere serenamente.

Essi sono a tutti gli effetti degli organismi viventi. Non hanno radici o tessuti conduttori (traggono infatti nutrimento dall’aria e non dal terreno), ma nonostante ciò svolgono una serie di compiti essenziali per la vita sul nostro Pianeta.

Dove si trova il muschio?

I muschi si trovano praticamente in tutto il mondo. Essi si raggruppano in colonie (generalmente nei lati esposti a Nord, quelli più freschi e ombreggiati) formando una sorta di tappeto verde nel sottobosco, sugli alberi e sulle rocce.

Durante l’estate, quando le temperature tendono a salire e fa molto caldo, il muschio sembra appassire, assumendo infatti un colore giallo-rossiccio, ma in realtà la pianta non sta affatto morendo. Invece sfrutta l’umidità presente nell’atmosfera per sopravvivere e tornare rigogliosa con l’arrivo delle prime piogge.

Caratteristiche

Quando parliamo di muschio, in realtà ci riferiamo a una famiglia che conta tantissimi membri. Sebbene a un primo sguardo possano sembrare piuttosto simili, essi presentano chiare differenze fra loro. Si tratta comunque di piante piccolissime (la più grande raggiunge circa 30 centimetri di ampiezza), ma il loro valore riguarda soprattutto le funzioni che svolgono e che vengono analizzate e studiate nell’ambito della briologia, ovvero quella branca della botanica che studia proprio le briofite.

Abbiamo già visto che i muschi sono privi di vere e proprie radici. Per ancorarsi al suolo, sfruttano infatti delle strutture piliformi chiamate rizoidi. I muschi sono caratterizzati da tessuti vascolari non lignificati. L’assorbimento e il trasporto dell’acqua avviene dunque attraverso tutta la superficie della pianta.

A cosa serve il muschio?

muschio
Fonte: Foto di JimboChan da Pixabay

I muschi sono molto importanti per l’ambiente. Spesso li troviamo associati ai licheni. Questi ultimi rappresentano un altro portento della natura, frutto di un’alga e un fungo che vivono in simbiosi, scambiandosi sostanze nutritive per garantire la reciproca sopravvivenza. Muschi e licheni sono considerati dei “bioindicatori” fondamentali, poiché entrambi crescono dove l’ambiente è sano e meno inquinato.

Inoltre, i muschi sono considerati essenziali per favorire la nascita di nuove piante. Essi infatti trattengono i semi presenti nel bosco e ne facilitano il processo di germinazione. In più, il muschio rappresenta un elemento essenziale anche per la salvaguardia del terreno, poiché lo ricopre mantenendo l’umidità e prevenendone l’erosione.

Essendo una pianta molto antica, il muschio suscita molto interesse anche dal punto di vista dell’evoluzione delle piante in senso più ampio. Non a caso, è considerato una pianta pioniera, poiché si stabilizza in siti inospitali, dove poi cresceranno altre piante. Si ritiene che proprio grazie ad esso, milioni di anni fa sia nata la vita sulla Terra

Sul muschio, infine, trovano riparo e cibo anche i piccoli insetti e gli altri microorganismi presenti in natura.

La raccolta è illegale?

Vista la grande importanza che ricopre, il muschio in natura è protetto dalla legge. Ciò significa che raccoglierlo è illegale, dal momento che funge da tappeto protettivo per il suolo. Se si avvicinano le festività natalizie e hai bisogno di muschio per il Presepe, la scelta più saggia sarà dunque quella di acquistare un muschio artificiale on line, o di rivolgerti a un vivaio per acquistare quello coltivato.

Come viene usato il muschio?

Oltre che come decorazione, alcuni tipi di muschio vengono impiegati per i più disparati utilizzi. Di seguito vedremo quali sono i tipi di muschio più utilizzati.

Muschio per acquari

Quando si parla di muschio per acquari, a quali piante ci stiamo riferendo esattamente? Queste piccolissime piantine per acquario vengono spesso utilizzate a scopo decorativo, ma questo non è il solo vantaggio che potresti trarne. I muschi per acquari infatti aiutano a mantenere l’acqua pulita e a ridurre la formazione di alghe. Il che rappresenta un grande vantaggio per gli animali domestici.

Tra i muschi più famosi per la cura dell’acquario di acqua dolce vi sono la Vesicularia dubyana e Taxiphyllum barbieri.

Muschio stabilizzato

Probabilmente di recente ti sarà capitato di ammirare delle verdi pareti di muschio in qualche locale o luogo pubblico. Di cosa si tratta esattamente? È vero muschio o piuttosto un’imitazione decisamente ben fatta? Quello che hai ammirato è un tipo di struttura molto particolare e cioè il muschio stabilizzato.

Questo prodotto naturale viene sottoposto a un processo di stabilizzazione, per cui non avrà bisogno di alcun tipo di manutenzione o trattamento.

Sempre più spesso si sceglie di creare delle pareti di muschio stabilizzato fai da te, per portare un pezzetto di natura nella propria casa. I muschi sono inoltre impiegati in molti paesi del Nord Europa come veri isolanti per i tetti, poiché sono in grado di proteggere le superfici dagli sbalzi di temperatura. Inoltre, grazie ai pannelli di muschio, le case assumono un aspetto ancor più bello.

Muschio bianco

Forse ti sorprenderà saperlo, ma in realtà il muschio bianco non è altro che un prodotto sintetico impiegato nell’ambito della creazione di profumi. Insomma, in natura questo ingrediente non ha niente a che vedere con la pianta che ben conosciamo.

Come coltivare il muschio

Fonte: Foto di JimboChan da Pixabay

Abbiamo visto che molto spesso le persone staccano il muschio dai boschi come decorazione del Presepe. In realtà  si tratta di un gesto inopportuno e ben poco salutare per l’ambiente, oltre che illegale.

È tuttavia possibile coltivare il muschio e farlo crescere nel tuo giardino. Prima di cimentarti in questa operazione, devi tenere a mente che queste microscopiche piantine preferiscono l’umidità, l’ombra e un terreno acido e ben umidificato.

Quando e dove coltivare il muschio

Per poter coltivare il muschio, avrai bisogno di una o più zolle di muschio per iniziare. Potresti acquistarle nei negozi specializzati e cominciare la tua avventura durante i primi giorni di primavera, quando non c’è ancora troppo caldo e il terreno è sufficientemente umido per accogliere il nuovo arrivato.

Per quanto riguarda il punto migliore dove far crescere i muschi, scegli delle zone al riparo dal forte freddo e prevalentemente all’ombra. Ciò che più conta è che la pianta si trovi in ambienti freschi e umidi, dove possa prosperare e crescere indisturbata.

Vendita muschio fresco: dove trovarlo?

Fonte: Foto di Darkmoon_Art da Pixabay

Per iniziare la coltivazione fai da te, puoi acquistare zolle di muschio fresco presso gli appositi centri florovivaistici più forniti, presso i negozi di fiori e on line. Il muschio è infatti impiegato per numerosi scopi. Ad esempio, spesso viene applicato intorno ai bonsai, per conferire un aspetto più curato e ordinato.

Prepariamo il terreno

Dopo aver stabilito il punto migliore in cui piantare il muschio, sarà tempo di mettersi all’opera. Prima di posizionare la zolla, prepara il terreno smuovendo delicatamente la terra con un rastrello. Quindi, inumidiscilo e lascia assorbire l’acqua per circa mezz’ora.

A questo punto, potrai appoggiare la zolla sul terreno. Esercita una leggera e delicata pressione in modo che aderisca bene e poggia sulla superficie delle pietre leggere in modo da esercitare un peso ulteriore.

Durante le settimane successive, mantieni l’area umida evitando però i ristagni d’acqua. Il muschio avrà aderito quando, sollevandolo, non riuscirai a staccarlo dal suolo.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Certificato MSC per la pesca sostenibile: quali sono gli standard
Pianeta Terra

Il certificato MSC per la pesca sostenibile è un riconoscimento rilasciato dall’organizzazione no profit Marine Stewardship Council, ente indipendente che opera in molti Paesi del mondo, inclusa l’Italia. La certificazione viene assegnata alle aziende che rispettano una serie di principi di sostenibilità, tuttavia non mancano le critiche in merito ai parametri previsti.