Greenstyle Mobilità Auto MEB: i vantaggi della piattaforma per le auto elettriche di Volkswagen

MEB: i vantaggi della piattaforma per le auto elettriche di Volkswagen

Conosciamo la piattaforma MEB, utilizzata da Volkswagen per le nuove auto elettriche del gruppo.

MEB: i vantaggi della piattaforma per le auto elettriche di Volkswagen

Fonte immagine: Volkswagen

Il Gruppo Volkswagen è maestro nella creazione di piattaforme modulari, non a caso quella denominata MQB ha dato vita a diversi modelli di Brand differenti, auto dalla personalità distinta che però hanno in comune la medesima base. Dalla Volkswagen Golf alla SEAT Leon passando per la ŠKODA Octavia ed altre ancora. Adesso, questa filosofia costruttiva è stata traslata anche sulla produzione di auto elettriche del Gruppo teutonico. Un obiettivo ambizioso, una sfida commerciale che sfrutta una tecnologia pensata per abbattere i costi e dar vita a prodotti sempre al passo con i tempi. Ma cosa c’è dietro alla nuova piattaforma MEB per i veicoli elettrici? Scopriamolo attraverso i 6 motivi principali che hanno portato a questa scelta.

1) Il primo, come abbiamo citato, è relativo alla riduzione dei costi, sempre più importante soprattutto ora che l’economia è stata piegata dal coronavirus e che il settore dell’automotive ha subito un duro colpo a livello commerciale. Infatti, una piattaforma condivisa consente di accelerare anche i tempi produttivi e, di conseguenza, di avere meno spese per rendere i prodotti più accessibili.

2) Il secondo riguarda le emissioni. Non a caso il 27 marzo 2019 il Parlamento Europeo ha dato il via a nuove normative per ridurre le emissioni di CO2 delle auto a 95 g/km, ed ha approvato ulteriori tagli, rispettivamente del 20% e del 45%, entro il 2025 ed il 2030, altrimenti i costruttori andranno incontro a sanzioni salate. Nella sola Germania si stima che ci saranno tra i 7 ed i 10 milioni di auto elettriche entro il 2030 per soddisfare quanto stabilito nell’accordo sul clima di Parigi.

3) Poi si passa agli aspetti della vita pratica dell’automobilista, come ad esempio quello del comfort di marcia. Le auto elettriche hanno emissioni acustiche quasi inesistenti, ed un grande spazio interno favorito dalla collocazione delle batterie sul fondo del pianale e dalle dimensioni dei propulsori elettrici che consento di ricavare centimetri preziosi nell’abitacolo con misure da ammiraglia in un corpo vettura da compatta. Anche il passeggero centrale gode di maggior libertà di movimento, perché senza il tunnel di trasmissione sparisce quel rialzo del pavimento che tanto disturba nei lunghi viaggi.

4) Non è da sottovalutare la possibilità di poter avere 3 soluzioni relative al pacco batteria per ogni modello, come sulla ID.3, in questo modo il cliente può scegliere la variante più adatta alle sue esigenze chilometriche, magari risparmiando nel caso non intenda percorrere lunghe distanze, o voglia utilizzare l’auto prevalentemente in città.

5) Come è accaduto con la piattaforma MQB, anche quella MEB consentirà non solo di modulare le dimensioni dei veicoli, dando vita a modelli di segmenti differenti per dimensioni e caratteristiche, ma anche di costruire auto dalle linee e dagli interni profondamente diversi nello stile pur condividendo la stessa base. Infatti, un’Audi sarà sempre diversa da una SEAT e da una ŠKODA, ed una Volkswagen dovrà avere delle caratteristiche peculiari, perché ogni marchio ha la necessità di rispettare le sue caratteristiche e soddisfare in pieno le aspettative della propria clientela, ma nessuno si accorgerà che sotto un vestito profondamente originale andrà a celarsi una base condivisa.

6) Quando i brand di un Gruppo sono tanti e condividono la stessa piattaforma si può anche andare a colmare un vuoto in una gamma estesa aggiungendo un veicolo particolare come può essere una spider o una coupé, qualora la richiesta di queste tipologie di auto riprendesse quota. Questo senza andare incontro ad investimenti esorbitanti che rischierebbero di scoraggiare la produzione di un’auto capace di soddisfare le richieste di una schiera di automobilisti particolarmente appassionati.

In collaborazione con MoDo – Volkswagen Group Italia

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