Greenstyle Ambiente Animali La Mantide religiosa mangia anche uccelli

La Mantide religiosa mangia anche uccelli

La mantide religiosa è un insetto piuttosto affascinante ma anche vorace: note le sue abitudini nei confronti dei suoi simili ma anche verso gli uccellini.

La Mantide religiosa mangia anche uccelli

Fonte immagine: LubosHouska

La mantide religiosa, nota scientificamente come Mantis religiosa, è un insetto molto diffuso e dall’aspetto fisico particolare. Il suo nome ha origini greche: “Mantis” significa “profeta-indovino” e rimanda alla posa delle sue zampe anteriori, unite in gesto di preghiera. Il suo colore verde o marrone brillante la rende molto affascinante, anche grazie a due macchie nere presenti sul lato interno delle zampe anteriori. Una strategia messa in atto per difendersi dai predatori: le macchie replicano l’aspetto di un occhio. Sicuramente è un insetto elegante ma particolarmente vorace e crudele, sempre alla ricerca di proteine, in particolare durante la fase dell’accoppiamento.

Ma è anche tristemente nota per la fase di cannibalismo post incontro sessuale, in alcuni casi può avvenire anche durante l’atto. La femmina uccide il maschio consumando il suo corpo, a partire dalla testa, così da proseguire nella fase di accoppiamento.

La sua alimentazione è carnivora e si nutre di altri insetti, ma anche grilli, rettili, anfibi e salamandre. Recentemente è emersa una nuova abitudine alimentare, che comprenderebbe anche gli uccelli di piccola taglia. Secondo uno studio portato avanti da ricercatori svizzeri e statunitensi, le mantidi religiose sarebbero in grado di cibarsi di ventiquattro specie diverse di volatili.

Il formato incide molto sulla scelta, per questo tra i prediletti ci sarebbe il colibrì golarubino (Archilochus colubris) che, con i suoi nove centimetri di lunghezza, risulterebbe il più appetibile. Il volatile, solito frequentare giardini ricchi di fiori da impollinare, diventa una preda facile per l’insetto abituato a mimetizzarsi tra il fogliame. L’incredibile diffusione dell’insetto è stata accidentale: trasportato dalla sua terra d’origine, L’Africa, probabilmente con un carico di piante. Una presenza tollerata proprio per la sua fame di insetti, ma che nel tempo si è rivelata pericolosa per molti animali di piccola taglia.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Oggi è la Giornata Mondiale per gli Animali da Laboratorio
Animali

Forse non tutti sanno che ogni 24 aprile si celebra la Giornata Mondiale per gli Animali da Laboratorio. Si tratta di una ricorrenza nata parecchi anni fa che vuole ricordare a tutti che bisogna fare ricerca in maniera cruelty free, utilizzando tecniche all’avanguardia che non sfruttino la sofferenza degli animali. Perché in molti casi non è necessario impiegare gli animali per fare ricerca scientifica.