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Mandarinetto: proprietà e ricetta

Come preparare in casa un ottimo liquore al mandarino digestivo e profumato: ingredienti, procedura e varianti della ricetta base.

Mandarinetto: proprietà e ricetta

Fonte immagine: Pexels

Il liquore al mandarino, o mandarinetto, è spesso presente nelle tavole come fine pasto da sorseggiare freddo che con il suo profumo intenso favorisce la digestione anche dopo un pranzo o una cena particolarmente abbondante. Questa bevanda di colore arancione, tendente al rosso, è anche protagonista di numerose ricette, come il limoncello, perfetto per aromatizzare dolci e impasti per torte oppure per rendere più gustosa una semplice macedonia di frutta.

Il mandarinetto può essere preparato in casa, preferibilmente usando mandarini di stagione non sottoposti a trattamenti chimici ma provenienti da coltivazioni biologiche: per preparare il liquore, infatti, è necessario utilizzare le bucce di questi frutti, talvolta usati anche interi, pertanto è fondamentale fare riferimento a ingredienti sani e di provenienza certificata.

I mandarini adoperati per la preparazione del liquore, inoltre, dovrebbero essere freschi, sodi e integri, dotati di buccia priva di lesioni o altri segni. È anche determinante lavare in modo molto accurato i frutti prima di iniziare la procedura, eliminando eventuali residui depositati sulla superficie.

Ingredienti

Mandarini

La ricetta base del mandarinetto prevede l’utilizzo di pochi ingredienti e delle sole bucce, tuttavia esistono alcune varianti che si basano sull’inserimento di mandarini interi. Per quanto riguarda la ricetta tradizionale, occorrono:

  • 1 litro di alcool (95%);
  • 1 chilo di mandarini;
  • 1 litro di acqua naturale;
  • mezzo chilo di zucchero bianco.

Procedura

Zucchero

La procedura che porta alla realizzazione del liquore vero e proprio prevede due fasi distinte, da un lato la macerazione della scorza dei mandarini nell’alcool e dall’altra la preparazione dello sciroppo di zucchero.

Il primo passaggio segue il lavaggio dei mandarini, che da asciutti devono essere sbucciati in modo da ricavare la scorza priva di parti bianche. Le bucce devono essere successivamente tagliate in piccoli pezzi, sistemate in una bacinella di vetro e ricoperte completamente di alcool: il contenitore, coperto, deve essere lasciato riposare in un luogo fresco e asciutto, o direttamente in frigorifero, per circa quindici giorni.

Il secondo passaggio inizia con la preparazione dello sciroppo, facendo sciogliere lo zucchero in acqua calda dentro una pentola a fuoco lento, fino a quando non si sarà completamente sciolto creando un liquido denso e dalla tonalità ambrata. Lo sciroppo deve essere lasciato raffreddare prima di essere aggiunto al macerato di scorza e alcool, mescolando con cura e filtrando il liquido più volte usando un imbuto e una garza in modo tale da ottenere un liquore liscio e privo di residui.

Una volta portati a termine tutti i passaggi, il liquido deve essere versato in una bottiglia di vetro e collocato in frigorifero: per gustarlo pienamente è tuttavia necessario lasciar passare almeno un mese prima di consumarlo, assicurandosi che sia molto freddo.

Varianti

Mandarini interi

Come accennato, è anche possibile non utilizzare le sole scorze ma adoperare i mandarini interi per ricavare un liquore ancora più corposo e profumato. La procedura è pressoché uguale fatta eccezione per la fase iniziale incentrata sull’asportazione delle bucce, tuttavia per ottenere un risultato ottimale è consigliabile procurarsi dei frutti che siano integri e soprattutto di dimensioni abbastanza piccole.

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