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Lupo ucciso dal governatore del Montana, è polemica

L'uccisione di un lupo per mano del Governatore del Montana ha scatenato aspre polemiche: l'abbattimento poteva essere evitato.

Lupo ucciso dal governatore del Montana, è polemica

Fonte immagine: Pixabay

Il Governatore dello Stato americano del Montana Greg Gianforte avrebbe violato le normative vigenti intrappolando e uccidendo un lupo adulto dal manto nero. Il tutto a pochi passi dal Parco Nazionale di Yellowstone.

Un episodio drammatico avvenuto a metà febbraio all’interno di un ranch nelle vicinanze del parco stesso. L’animale aveva sconfinato accidentalmente fuori dalla riserva naturale finendo letteralmente nel mirino del governatore repubblicano del Montana, colpevole di aver ucciso l’animale senza nessuna pietà.

Il lupo, identificato grazie al radiocollare come il numero 1155, era finito all’interno del territorio del Montana dove l’uccisione dei lupi è consentita. Cosa non ammissibile all’interno dei territori federali come il Parco Nazionale di Yellostone, casa naturale e riserva della povera vittima. Gianforte è stato subito ripreso attraverso una ammonimento scritto, ed è stato obbligato a seguire un corso online sulla cattura dei lupi. Lo stesso che non aveva concluso per tempo prima di uccidere il povero lupo, nonostante fosse un corso con mandato statale.

Caccia al lupo: una pratica cruenta, dalla trappola all’uccisione

Nonostante non rappresentino un pericolo per l’uomo e per gli allevamenti, ancora oggi i lupi sono al centro di vere e proprie battute di caccia. Gli sforzi di conservazione per preservarne la sopravvivenza spesso si scontrano con questa pratica crudele e dannosa.

Solo il mese precedente nello Stato del Wisconsin è stato abbattuto un numero elevato di esemplari, 216 lupi ovvero una percentuale maggiore rispetto a quella dichiarata dalle autorità. Il lupo grigio, che da poco ha perso la protezione dell’Endangered Species Act per mano dell’amministrazione Trump, soffre questa improvvisa esposizione.

In difesa del lupo e delle normative è accorso, per assurdo, anche John Sullivan, presidente del gruppo sportivo Backcountry Hunters and Anglers. La caccia al lupo esclude il maltrattamento, la cattura e la presenza di trappole, cosa che il governatore Gianforte avrebbe dovuto ben conoscere ed evitare. Per questo la scelta avventata ha scatenato critiche da più fronti, in particolare considerato lo status di animale tutelato e protetto riconosciuto al lupo.

Fonte: The Guardian

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