Greenstyle Ambiente Che cosa si intende per insicurezza idrica?

Che cosa si intende per insicurezza idrica?

L'insicurezza idrica è un fenomeno in costante crescita nel mondo e coinvolge soprattutto i Paesi in via di sviluppo, dove l'accesso all'acqua potabile e sicura è spesso limitato. La gestione dell'acqua deve prendere in considerazione il fatto che le risorse idriche non sono infinite e che i cambiamenti climatici, con inondazioni sempre più frequenti da un lato e siccità dall'altro, possono provocare contaminazione delle acque o scarsità idrica.

Che cosa si intende per insicurezza idrica?

Con il termine insicurezza idrica si indica un fenomeno e un problema presente sul nostro pianeta di cui si parla sempre troppo poco. Va a braccetto con l’insicurezza alimentare, che è, invece, un tema ampiamente discusso e che riguarda l’incertezza di una grossa fetta della popolazione mondiale di avere cibo a sufficienza e salutare da portare in tavola. L’insicurezza idrica è la stessa cosa, ma non riguarda il cibo, bensì l’acqua potabile e sicura. Una carenza di quest’ultima comporta non solo problemi di salute, ma anche gravi carenze igieniche. La situazione, purtroppo, colpisce le zone del mondo già a rischio.

Che cos’è l’insicurezza idrica

L’insicurezza idrica riguarda quella fetta di popolazione che non ha accesso ad acqua potabile sicura da bere. Ci sono molti Paesi nel mondo nei quali non solo mancano le risorse idriche o non sono accessibili a tutti. Qui la qualità e la sicurezza dell’acqua che viene usata comporta rischi per la salute davvero inimmaginabile. L’insicurezza idrica è determinata da diversi fattori:

  • ineguale distribuzione globale di acqua dolce
  • variabilità nel tempo
  • deterioramento della qualità
  • rischio di inondazioni
  • economicità e accessibilità sociale
  • mancanza di un buon governo

I cambiamenti climatici attualmente in corso hanno accelerato un fenomeno che deve essere una priorità su scala globale, per permettere a tutti quanti l’accesso ad acqua sicura e potabile, come previsto anche da uno degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Scarsità di acqua sulla terra

Ogni giorno, in Italia, consumiamo circa 241 litri di acqua a persona. E ne sprechiamo più di 150 litri. Nel frattempo ogni giorno più di mille bambini sotto i 5 anni perdono la vita proprio a causa di malattie legate a servizi idrici e igienici non adeguati. I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale stanno provocando da un lato fenomeni atmosferici sempre più intensi, che provocano inondazioni che possono contaminare le acque potabili, mentre dall’altro canto causano una siccità che sta causando grandi problemi nel Mediterraneo, in particolare in Africa, dove l’insicurezza idrica è a livelli inestimabili.

Anche in Italia non siamo messi meglio, visto che, su una scala da 0 a 5, il nostro Paese si trova in forte posizione di rischio 3, a causa della carenza di acqua piovana e di riserve negli invasi. Risolvere la crisi idrica e igienico sanitaria che il mondo sta attraversando è fondamentale. Considerando anche che entro il 2030 la domanda di acqua supererà del 40% l’effettiva disponibilità sulla Terra.

Acqua contaminata e mancanza di accesso all’acqua potabile

Non è solo una questione di risorse idriche che mancano. Ma anche di mancanza di accesso all’acqua potabile, soprattutto in quei Paesi in cui non c’è un’eguaglianza per quello che riguarda la fornitura. Senza dimenticare che spesso l’acqua che si utilizza nei Paesi in via di sviluppo è contaminata, causando problemi di salute che dovrebbero interessare tutto il mondo.

L’insicurezza idrica è una sfida per il 21esimo secolo, perché rappresenta una crisi umanitaria, ambientale ed economica senza precedenti. Il mancato accesso ad acqua potabile e sicura porta a problemi davvero impressionanti. Si parla di malattie e infezioni che si diffondono, soprattutto tra i più fragili, come i bambini, a causa di mancanza di servizi igienici e di utilizzo di acqua contaminata.

risorse idriche

Scarsità idrica e cambiamenti climatici

La scarsità idrica, così come l’insicurezza idrica, sono effetti evidenti dei cambiamenti climatici che il nostro mondo sta attraversando. Il cambiamento che il clima terrestre sta affrontando, infatti, intensifica in modo impressionante il deficit idrico e la distruzione degli habitat e degli ecosistemi che dovrebbero proteggere e purificare l’acqua. A causa della scarsità idrica, molte persone si vedono costrette a migrare, perché questo fenomeno limita la crescita economica. La situazione è solo destinata a peggiorare, dal momento che non sembra volersi arrestare la crescita delle temperature terrestri. Nonostante l’allarme lanciato da tempo dagli scienziati di tutto il mondo sul temutissimo punto di non ritorno.

La gestione delle risorse idriche è inadeguata in gran parte del mondo

Il mondo è diviso in due. Tra chi non ha le risorse idriche e chi le spreca o ne detiene praticamente il monopolio, non assicurando una sicura e certa spartizione con tutta la popolazione globale. Nel sesto Assessment Report dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), emerge con chiarezza come la gestione delle risorse idriche debba subire profondi cambiamenti, unendo le prospettive derivanti dalle scienze fisiche e dalle scienze sociali. La disponibilità fisica dell’acqua è limitata e anche se ci fossero sufficienti quantitativi per rispondere alla domanda globale, il problema riguarda soprattutto la gestione della domanda, per quella che gli esperti chiamano negoziazione e diplomazione dell’acqua. Tutto questo con i cambiamenti climatici che aggravano la situazione già delicata.

La governance dell’acqua deve migliorare, garantendo non solo l’uguaglianza e il libero accesso all’acqua potabile, ma evitando anche gli sprechi, puntando su innovazione, buona gestione, coinvolgimento e inclusione.

Fonti:

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