
Congedo lavorativo: come funziona - www.greenstyle.it
Quando si pensa a chi è invalido, dall’altro lato ci si chiede se mai possa avere la possibilità di prendere, specie se si lavora, dei giorni di congedo.
Cosa dice la legge in merito? Ci sono delle novità rispetto agli anni precedenti? Soprattutto per quel che riguarda il curare la propria malattia, in realtà, si ha diritto a dei giorni di congedo. Ma vediamo insieme nel dettaglio.
C’è la possibilità di richiederli perché la legge lo permette. Per questo motivo, cerchiamo di capire meglio in cosa consiste e, anche, di dare tutte le informazioni possibili.
Invalidità e congedo da lavoro: cosa c’è da sapere
Coloro che hanno un’invalidità civile riconosciuta hanno, allo stesso tempo anche diritto a dei giorni di congedo, specie se lavorano, che siano riconosciuti e al tempo stesso, anche retribuiti, per curare la propria malattia. E, in merito a questo, cosa dice la legge? Cerchiamo di capire bene insieme.
Se hai un’invalidità civile pari o superiore al 51%, puoi richiedere fino a 30 giorni annui di congedo retribuito per cure mediche legate alla tua patologia, senza impatto su stipendio. Questo lo dice la legge. Ma in che modo è possibile richiederli? Si tratta del congedo per cure, un’agevolazione prevista dalla legge e riservata ai dipendenti invalidi che necessitano di trattamenti sanitari legati alla propria condizione di salute.
Il tutto parte dal fatto se hai un’invalidità superiore al 51%, non per forza di una certa gravità: si tratta di uno dei benefici della legge 104. Chi ha diritto può assentarsi dal lavoro per un massimo di 30 giorni all’anno, che possono essere presi o in un’unica soluzione o anche in più soluzioni, per la sua necessità di sottoporsi alle terapie necessarie, purchè siano opportunamente documentate.
Come poterla richiedere
Questi giorni devono essere fruiti necessariamente dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso, in quanto non cumulabili con quelli dell’anno successivo.

È necessario fare domanda al proprio datore di lavoro con una richiesta formale per chiedere, nel dettaglio, i giorni di congedo e, dall’altro lato allegare anche quello che è un certificato medico che attesti le cure e la malattia stessa.
Ciò a cui bisogna fare attenzione è che le cure devono essere strettamente collegate alla patologia invalidante. C’è da dire, infine, che, una volta effettuate le cure ed il periodo di congedo, quando si è rientrati a lavoro, bisogna fornire al datore di lavoro la documentazione che attesti l’effettiva esecuzione delle cure, così da chiudere correttamente la procedura ed evitare qualsiasi ulteriore tipo di eventuale contestazione.