
Nuovi bandi Cassa Forense per giovani avvocati e famiglie: le principali misure (greenstyle.it)
La Cassa Forense ha recentemente pubblicato una serie di bandi volti a supportare gli avvocati e i praticanti iscritti.
Le iniziative, che si inseriscono nel quadro del piano 2025 dell’ente previdenziale della categoria forense, puntano a promuovere il benessere professionale e familiare, nonché la digitalizzazione degli studi legali.
Nel dettaglio, i bandi si articolano in tre linee di intervento: prestiti a tasso zero per under 35, contributi per l’acquisto di strumenti informatici e contributi una tantum per la genitorialità, con un importo di 2.000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato nel 2024.
Prestiti agevolati per avvocati under 35 (bando n. 1/2025)
Il bando più atteso riguarda i prestiti a tasso zero riservati agli avvocati e praticanti iscritti a Cassa Forense con meno di 35 anni, con almeno due anni di iscrizione, inclusi i periodi di praticantato. Questa misura offre un’importante opportunità di finanziamento per giovani professionisti che intendono avviare o ampliare il proprio studio legale.
Le condizioni sono particolarmente vantaggiose:
- importi variabili da 5.000 a 15.000 euro;
- rimborso flessibile da 12 a 60 mesi;
- interessi interamente coperti dalla Cassa;
- garanzia fideiussoria messa a disposizione dall’ente per chi dichiara un reddito professionale netto inferiore a 10.000 euro.
Le domande per accedere a questa forma di credito devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica dal 15 aprile al 31 ottobre 2025. È richiesta una autocertificazione che attesti la destinazione del prestito a fini professionali, come la creazione o lo sviluppo dello studio legale.
Incentivi per la digitalizzazione degli studi legali (bando n. 2/2025)
In un’epoca in cui la tecnologia rappresenta un elemento chiave per la competitività, la Cassa Forense ha previsto un contributo per agevolare gli avvocati e i praticanti nell’adeguamento tecnologico degli studi.
Il bando prevede un rimborso pari al 50% delle spese sostenute (IVA esclusa) per l’acquisto di dispositivi e software necessari alla digitalizzazione, con un contributo che varia da 300 a 2.000 euro. Le spese ammissibili comprendono:
- notebook, stampanti, firewall;
- software dedicati, sistemi di videoconferenza;
- soluzioni di intelligenza artificiale e cybersecurity.
Sono considerate valide le spese effettuate dal 1° gennaio 2024 fino al giorno prima della pubblicazione del bando. La presentazione delle domande è attiva dal 15 aprile al 15 luglio 2025, con obbligo di allegare fatture quietanzate. La graduatoria tiene conto del reddito professionale 2023, dando priorità ai redditi più bassi e, in caso di parità, ai più giovani e agli iscritti da più tempo.

Un ulteriore sostegno è rivolto alle famiglie degli iscritti Cassa Forense: un contributo di 2.000 euro per ogni figlio nato, adottato o affidato nel 2024. La misura si rivolge a avvocati, praticanti, pensionati per invalidità o superstiti, iscritti o in fase di iscrizione, a condizione che non percepiscano altre pensioni e siano in regola con i versamenti contributivi.
Non possono presentare domanda coloro che abbiano già ricevuto analogo sostegno pubblico o previdenziale nel 2025. Le richieste devono essere trasmesse online entro il 15 luglio 2025, corredate da certificazione o autocertificazione di nascita/adozione/affidamento e attestazione ISEE valida.
I criteri di priorità stabiliti sono:
- assenza di indennità di maternità o paternità percepite;
- nascita di gemelli;
- in caso di parità, priorità ai nuclei con ISEE più basso.
Vista la limitatezza delle risorse, è consigliabile presentare domanda tempestivamente.
Bonus Corso di Lingue 2025: 800 euro dall’INPS per studenti
Parallelamente agli interventi dedicati alla categoria forense, l’INPS ha pubblicato il Bonus Corso di Lingue 2025, una borsa di studio destinata a sostenere gli esami per la certificazione del livello di conoscenza linguistica secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento (CEFR).
Possono partecipare studenti che nell’anno scolastico 2024-2025 abbiano frequentato gli ultimi due anni della scuola primaria o la scuola secondaria di primo e secondo grado. Il corso di lingua deve concludersi con un esame di certificazione in un livello compreso tra A2 e C2, avere una durata da 4 a 9 mesi e prevedere almeno 60 ore di lezione in presenza.