Come richiedere lo sconto IMU se hai 104 o l'invalidità - Greenstyle.it
In pochi lo sanno, e dunque pagano la quota intera, ma c’è la possibilità di chiedere uno sconto sull’IMU per chi ha invalidità o 104.
Nell’ambito del sistema tributario italiano, l’IMU rappresenta una delle imposte locali più rilevanti per i proprietari di immobili, ma esistono particolari agevolazioni rivolte a chi è titolare dei benefici della Legge 104/1992 o convive con persone con disabilità gravi.
Nonostante ciò, questa possibilità resta poco conosciuta, con conseguente pagamento integrale della tassa da parte di molti soggetti che avrebbero diritto a uno sconto o un’esenzione.
IMU e Legge 104: una normativa complessa e poco uniforme
L’Imposta Municipale Propria (IMU), introdotta nel 2012 in sostituzione dell’ICI, è destinata a colpire il possesso di immobili diversi dall’abitazione principale, incluse aree edificabili e terreni agricoli. Il calcolo dell’imposta si basa sul valore catastale rivalutato dell’immobile, cui si applicano aliquote definite dai singoli Comuni nel rispetto della normativa nazionale. La situazione si complica quando si tratta di agevolazioni per le persone con disabilità. Pur esistendo alcuni benefici a favore dei titolari della Legge 104 o di chi assiste un familiare disabile, non esiste una disciplina nazionale uniforme e vincolante che garantisca automaticamente tali sconti.
La materia è infatti demandata all’autonomia degli enti locali, con una forte variabilità da Comune a Comune. In pratica, l’agevolazione sull’IMU può concretizzarsi in diverse forme: dall’esenzione totale, alla riduzione dell’aliquota, fino a detrazioni fisse sull’imposta dovuta. Tuttavia, questa discrezionalità crea disparità di trattamento e un’ampia fetta di contribuenti, pur aventi diritto, ignora la possibilità di usufruire delle riduzioni. Per fruire degli sconti sull’IMU legati alla condizione di disabilità o all’assistenza di un familiare, è indispensabile rivolgersi direttamente all’Ufficio Tributi del Comune di residenza.
In molti casi, i regolamenti comunali sono pubblicati online, permettendo una prima verifica autonoma delle condizioni e dei requisiti richiesti. In alternativa, è consigliabile rivolgersi a un CAF, a un commercialista o a un patronato, che possono fornire assistenza nella valutazione della situazione e nella presentazione della domanda. Tra i documenti fondamentali da presentare figurano:
- Il verbale che attesti i benefici della Legge 104/1992;
- La certificazione di invalidità, se prevista;
- La prova della convivenza con la persona disabile, spesso richiesta per dimostrare il diritto all’agevolazione.

È importante sottolineare che l’agevolazione non viene riconosciuta automaticamente: è necessario avanzare una richiesta formale e fornire la documentazione completa. La mancata presentazione della domanda è una delle cause principali per cui molti contribuenti continuano a pagare l’IMU per intero, pur avendo titolo per ottenere sconti o esenzioni. La scarsa diffusione di informazioni chiare e aggiornate sulle agevolazioni sull’IMU per chi assiste persone con disabilità è un problema significativo. Molti cittadini non sono consapevoli del proprio diritto a una riduzione dell’imposta o dell’esenzione, e spesso non si rivolgono agli sportelli comunali o agli enti abilitati per chiedere assistenza.
Le amministrazioni locali potrebbero svolgere un ruolo più attivo nel promuovere queste agevolazioni, migliorando la trasparenza e facilitando l’accesso alle informazioni. Un aggiornamento frequente dei regolamenti comunali e una comunicazione efficace sono strumenti essenziali per evitare che chi ha diritto continui a versare la quota IMU per intero. Chi è titolare della Legge 104 o convive con un familiare con disabilità grave deve sempre verificare presso il proprio Comune la possibilità di richiedere uno sconto o un’esenzione IMU, evitando così di perdere un beneficio fiscale che potrebbe alleviare il peso della tassazione immobiliare.
