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Idropisia pesci rossi: sintomi, cause e cure

Una fra le malattie più comuni dei nostri pesci rossi è l'idropisia. Se noti che il tuo pesce rosso improvvisamente ha l'addome gonfio, potrebbe trattarsi di questa patologia. Sono numerose le cause che conducono a questa condizione: andiamo a vederle tutte, dando un'occhiata anche ai principali sintomi, alla cura e a come cercare di prevenire questa patologia.

Idropisia pesci rossi: sintomi, cause e cure

A differenza di quanto si pensa, l’idropisia tecnicamente non è una malattia, bensì un sintomo che può scaturire da diverse patologie o problematiche gestionali dei pesci. In particolare l’idropisia può colpire anche i nostri pesci rossi.

Se noti che la pancia del pesce diventa improvvisamente gonfia, puoi sospettare la presenza di questa patologia. Andiamo dunque a vederne cause, sintomi e cura. Ricordandoci che l’idropisia è presente anche nell’uomo.

Cause dell’idropisia nei pesci rossi

Idropisia pesce rosso

Il significato della parola idropisia è quello di una raccolta di liquido trasudatizio simile al siero del sangue nelle cavità corporee, ossia nelle pleure, nel peritoneo e nel pericardio e nei tessuti sottocutanei. Come termine, è obsoleto in medicina umana visto che gli si preferisce il termine di anasarca.

In veterinaria, invece, potreste sentirne parlare in rapporto a una problematica piuttosto comune nei nostri pesci di acquario.

Si tratta di una condizione dei pesci provocata dall’accumulo di liquido all’interno delle cavità del corpo o dei tessuti del corpo. Come sintomo, l’idropisia può essere scatenata da diverse problematiche:

  • scarsa qualità dell’acqua (anche troppa ammoniaca o nitriti)
  • scarsa pulizia dell’acqua e dell’acquario
  • infezioni virali
  • infezioni batteriche
  • modifiche troppo repentine di temperatura (questo anche quando gli cambiamo l’acqua durante la pulizia di routine), durezza e pH dell’acqua
  • stress, anche da sovraffollamento o troppo cibo
  • deficit del sistema immunitario
  • insufficienza renale
  • malattia del rene policistico
  • disturbi dell’apparato riproduttore, fra cui anche tumori
  • ritenzione delle uova

In generale con il termine idropisia si tende a descrivere l’aspetto di un pesce che soffre di questa sorta di anasarca, non una malattia specifica. Inoltre non sono solamente i pesci rossi a soffrire di idropisia. Per esempio, anche le carpe Koi tendono a manifestare spesso questa patologia.

Idropisia nell’uomo

Nell’uomo si parla di idropisia o di idrope quando si ha un accumulo di liquido sieroso in una cavità corporea. Solitamente nell’uomo questo accumulo lo si ha a livello del peritoneo. Con il termine di edema, invece, si intende un accumulo di liquido negli spazi interstiziali.

Quando l’edema diventa generalizzato si parla di anasarca.

Sintomi dell’idropisia nei pesci rossi

Pesci rossi acquario

Al di là del fatto che l’idropisia è un sintomo esso stesso, diciamo che fra i sintomi e le manifestazioni di idropisia nei pesci rossi abbiamo:

  • addome gonfio
  • occhi che gonfiano e tendono a sporgere verso l’esterno
  • squame che al posto di rimanere adese al corpo sporgono verso l’esterno
  • pinne che appaiono rovinate
  • perdita di colore sulle branchie
  • spina dorsale incuravata
  • feci più pallide del solito, bianche e simili a filamenti
  • edema della zona anale
  • anoressia
  • abbattimento
  • letargia
  • il pesce tende a stare troppo in superficie

Solitamente gli organi interni come reni e fegato sono i primi ad andare incontro a problemi. Successivamente, poi, l’addome si dilata e compaiono l’incurvamento della colonna vertebrale e le lesioni alle squame. Quando si arriva a questo punto, generalmente la malattia è giunta ad uno stadio di non ritorno.

Se noti uno o più di questi sintomi, contatta subito il tuo veterinario esperto di esotici. Se non trattata, infatti, l’idropisia porta a morte il pesce rosso.

Diagnosi

Per avere una diagnosi di certezza di idropisia è necessario rivolgersi a un veterinario esperto di esotici. La presentazione clinica è abbastanza suggestiva di questa malattia. Tuttavia non sempre si riesce a risalire alla causa scatenante, anche perché è possibile che ci siano più concause che scatenano la patologia.

Cura e terapia dell’idropisia nei pesci rossi

Non è facile parlare di terapia e cura dell’idropisia nei pesci rossi. Questo perché le cause possono essere molto differenti. In alcuni casi si parla di malattie virali o batteriche, quindi potenzialmente contagiose anche per gli altri pesci dell’acquario.

In altri casi, invece, la causa è un disturbo renale, un tumore o una ritenzione d’uova, problema del singolo pesce. Tuttavia, visto che all’inizio non si può essere certi di quale sia la causa, una delle prime cose che bisogna fare è isolare e mettere in quarantena i pesci malati per evitare la potenziale diffusione del contagio.

La quarantena, però, funziona solo quando la malattia viene trattata durante le sue fasi più precoci. Anche problematiche relative a una pulizia non adeguata dell’acquario, a temperature non adatte o a pH dell’acqua sbagliato possono scatenare la malattia in più pesci.

In questo caso bisognerà migliorare la gestione dell’acquario, la sua pulizia, la temperatura e la qualità dell’acqua per avere qualche risultato. Nel caso di stress, in teoria il pesce dovrebbe migliorare se posto in un altro acquario, da solo. Se dopo averlo reintrodotto nella vasca principale, i sintomi ricompaiono, bisognerà ricercare nell’acquario le cause di stress per eliminarle.

Se la causa è batterica, la somministrazione di antibiotici potrebbe aiutare il pesce a sopravvivere. In questo caso sarà il veterinario a prescriverti l’antibiotico più adatto e a spiegarti come somministrarlo ai pesci. Se il problema è virale, purtroppo non esiste una terapia specifica.

Una delle cure più comuni consiste nel fare al pesce un bagno in acqua e sale di Epsom, 2 cucchiaini in 30 litri d’acqua, in quanto questo avrebbe un effetto osmotico che potrebbe contribuire a ridurre l’edema nei tessuti. Si tratta di un sale differente degli altri sali per acquari che, di solito, sono basati sul cloruro di sodio e di solito tende a funzionare meglio. L’alternativa è usare un cucchiaino di sale ogni 3,5 litri di acqua.

Purtroppo la prognosi in caso di idropisia dei pesci è spesso infausta: il tasso di mortalità risulta molto alto. Una volta che si arriva a manifestarla potrebbe già essere troppo tardi. Comunque sia, prima si instaura una cura e meglio è.

Inoltre se l’acquario è gestito correttamente, se la qualità dell’acqua è buona, se si fa una buona alimentazione e se non c’è troppo sovraffollamento, è difficile che i pesci manifestino questa malattia.

 

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